martedì, aprile 01, 2008

Un amore

Ma forse Sally è proprio questo il senso...il senso...
del tuo vagare
forse davvero ci si deve sentire
alla fine un pò male
Forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio
per vivere davvero ogni momento
con ogni suo turbamento
e come se fosse l'ultimo...
(Vasco Rossi)

Non finirò mai di stupirmi, e di imparare che l'amore ha forme molteplici e misteriose.
Che ci si può sentire straordinariamente amati attraverso un apparente addio, che le scelte personali hanno una logica apparentemente incomprensibile ma rigorosa e spietata, che esiste una bellezza straordinaria anche nel dolore.

Un amore responsabile e attento al dolore degli altri, se lo è fino in fondo, non smette mai di esserlo anche se mette a repentaglio la sua esistenza.
Un amore che non ha voluto vincere, non ha "voluto approfittarne" quando poteva, non ha voluto ragionare in termini di successo, di concorrenza: un amore che è diverso, bello e limpido fino in fondo.
Un amore che ha saputo rischiare, attendere, capire, rispettare...in nome dei valori di una società migliore, che non esiste più e forse non è mai esistita, e ad essi è fedele, perchè non può essere diverso, perchè quei valori sono la sua essenza.

Un amore che è vivo, forte, indistruttibile, maturo, gioioso, libero, eppure scommette ancora su un altro salto di qualità, su un altro passaggio doveroso ma in cui rischia di perdere tutto: eppure lo fa, perchè deve, perchè lo sente giusto.

Un amore che rischia di consegnare una "vittoria" amara a chi non ha mai rischiato, non si è mai messo in gioco, non ha mai capito la dimensione di questo sentimento prima e rischia di non capire la dimensione di questo sacrificio adesso.

Un amore che mi ha reso l'uomo più felice della terra, e ora aggiunge ai suoi meriti l'orgoglio di averlo vissuto fino a qui, senza nessun cedimento a valori che non fossero puri, limpidi, cristallini.
Ho incontrato la donna più meravigliosa della mia vita, ed insieme abbiamo vinto una scommessa.
Essere noi stessi. Essere diversi, migliori. Questa è una vittoria che nessuno ci toglierà mai.

Ora ho questa libertà tra le mani (il tuo ultimo, immenso dono d'amore), e non so bene che farmene. Non so che strada prendere. Ma dopo lo sgomento ricomincerò a camminare. Per diventare migliore, e non smettere mai, affinchè tu sia sempre, sempre, sempre fiera di me.

Ti amo.

(Altri post dedicati a questo amore:

http://luposelvatico.blogspot.com/2007/10/che-cos-lamore.html

http://luposelvatico.blogspot.com/2007/10/che-cos-la-felicit.html

http://luposelvatico.blogspot.com/2007/10/fiducia.html)




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Lupo,
tema molto spinoso e difficilmente possibile renderlo oggettivo!!
Personalmente, cedo che la più grande capacità di Amare sia quella di lasciare veramente libero il soggetto amato. Libero di emanciparsi da noi stessi (che siano partner, amici e/o figli e/o genitori), libero anche di precipitarsi in un abisso e non fare più nulla per cercare di "salvarlo".
... Ciò comporta un grande dolore che non sempre si è in grado di sopportare... ma se c'è capacità di Amare sarà meno difficile!...Forse!
Stefi

luposelvatico ha detto...

Si, ognuno deve essere lasciato libero di scegliere. E, paradossalmente, questa è una cosa che sa fare solo chi ama. Chi non è capace costruisce gabbie, catene e costrizioni.

Anonimo ha detto...

Yo adivino el parpadeo
De las luces que a lo lejos
Van marcando mi retorno…
Son las mismas que alumbraron
Con sus palidos reflejos
Hondas horas de dolor..

Y aunque no quise el regreso,
Siempre se vuelve al primer amor..
La vieja calle donde el eco dijo
Tuya es su vida, tuyo es su querer,
Bajo el burlon mirar de las estrellas
Que con indiferencia hoy me ven volver…

Volver… con la frente marchita,
Las nieves del tiempo platearon mi sien…
Sentir… que es un soplo la vida,
Que veinte anos no es nada,
Que febril la mirada, errante en las sombras,
Te busca y te nombra.
Vivir… con el alma aferrada
A un dulce recuerdo
Que lloro otra vez…

Tengo miedo del encuentro
Con el pasado que vuelve
A enfrentarse con mi vida…
Tengo miedo de las noches
Que pobladas de recuerdos
Encadenan mi sonar…

Pero el viajero que huye
Tarde o temprano detiene su andar…
Y aunque el olvido, que todo destruye,
Haya matado mi vieja ilusion,
Guardo escondida una esperanza humilde
Que es toda la fortuna de mi corazon.

Volver… con la frente marchita,
Las nieves del tiempo platearon mi sien…
Sentir… que es un soplo la vida,
Que veinte anos no es nada,
Que febril la mirada, errante en las sombras,
Te busca y te nombra.
Vivir… con el alma aferrada
A un dulce recuerdo
Que lloro otra vez…