
Uno degli ultimi appartenenti alla gloriosa genie degli "inviati speciali", come furono a vario titolo Barzini, Terzani e la Fallaci.
Siciliano e profondo conoscitore del mondo arabo, ricordo il suo "Diario arabo", pubblicato sulle colonne della Stampa durante la prima Guerra del Golfo, come una delle poche cose misurate e rispettose dell'Altro che si potessero leggere durante la trionfale cavalcata della Propaganda Bellica.
Pensare che oggi, nella categoria "giornalisti", possano essere accomunati personaggi come Man e Minzolini, come Terzani e Belpietro, come la Fallaci (grandissima penna, nonostante il delirio degli ultimi anni) e (oddiooddiovomito!) Sallusti...beh, è un triste segno dei tempi!