lunedì, dicembre 21, 2009

Ciao, Vecchio Cronista...

La scorsa settimana se n'è andato, a 87 anni, Igor Man: uno dei miei giornalisti preferiti.
Uno degli ultimi appartenenti alla gloriosa genie degli "inviati speciali", come furono a vario titolo Barzini, Terzani e la Fallaci.
Siciliano e profondo conoscitore del mondo arabo, ricordo il suo "Diario arabo", pubblicato sulle colonne della Stampa durante la prima Guerra del Golfo, come una delle poche cose misurate e rispettose dell'Altro che si potessero leggere durante la trionfale cavalcata della Propaganda Bellica.

Pensare che oggi, nella categoria "giornalisti", possano essere accomunati personaggi come Man e Minzolini, come Terzani e Belpietro, come la Fallaci (grandissima penna, nonostante il delirio degli ultimi anni) e (oddiooddiovomito!) Sallusti...beh, è un triste segno dei tempi!

Parliamoci chiaro...

Nessun puttaniere, corruttore, bugiardo, eversore, frequentatore di mafiosi e sodale di razzisti xenofobi diventa MENO puttaniere, corruttore, bugiardo, eversore, frequentatore di mafiosi e sodale di razzisti xenofobi solo perchè qualcuno gli tira una statuetta addosso (atto che condanniamo doppiamente: primo perchè dai nemici della democrazia bisogna difendersi con gli strumenti della democrazia, senza inquinare fini nobili con mezzi violenti, secondo perchè in una telecrazia qualsiasi gesto sconsiderato rischia di creare consenso per chi non se lo merita).

Qualsiasi ragionamento in questo senso è una cazzata. Chiunque lo faccia (anche un puttaniere, corruttore, bugiardo, eversore, frequentatore di mafiosi e sodale di razzisti xenofobi; ma anche un ex-presidente del Consiglio e sedicente leader della sinistra).

giovedì, dicembre 17, 2009

Quel che scompare


Mezzo milione di posti di lavoro in meno nell'ultimo anno, dice l'ISTAT.
Diciamo, per approssimazione, che si tratta di almeno un altro milione e mezzo di persone che hanno perso la sicurezza, la serenità, la possibilità di sognare un futuro.
L'infelicità, la paura, il panico, la disperazione si allargano nel paese come un fiume che esonda sotto le pioggie.

A L'Aquila, quel pezzo di popolo ormai inutile ai fini della propaganda è abbandonato a se stesso, sotto la neve: ora che le promesse bugiarde lasciano lo spazio al nulla, quelle persone non servono più, danno fastidio, e si tratta come al solito di capire "a chi dare la colpa" (le imprese? i sobillatori? i comunisti? i pm?), e bastonare chi rompe.

In Sardegna, 200.000 persone partecipano ad una LOTTERIA che mette in palio 4 posti di lavoro in un supermercato. A qualcuno sembra un'idea geniale ed innovativa: a me, sembra l'ultimo stadio di un paese finito, marcio, perduto.

La questione dei diritti si risolve dunque così: i ricchi avranno accesso ai posti migliori,per censo e diritto dinastico, anche se sono caproni ignoranti.
Liberi, se vogliono, di fare i fannulloni con stipendi da favola.
Per i poveri, nessuno si assume nemmeno più la responsabilità di dir loro: "mi spiace". O "non sei adatto".
Non meritano nemmeno più questo, il diritto ad uno schiaffo in faccia che farebbe di loro persone offese, ma ancora PERSONE.
Ed invece no. Stiano a distanza. Lontane, invisibili, il più possibile.
Siano la FORTUNA, la SORTE, il FATO a decidere se devono vivere e morire, se devono avere un lavoro, se devono o meno andare a scuola, se devono o meno essere curati (sei nato straniero? ehhhhh, mi spiace bello mio: è il fato...).
Capite a cosa siamo arrivati?
La deresponsabilizzazione assoluta della società non solo rispetto ai bisogni delle persone, ma alle persone stesse, il cui destino è affidato alle sorti di un biglietto, di una lotteria.

Li negano, ci negano. Vogliono che non esistiamo più, che diventiamo una massa di non-persone di cui pilotare tutto, anche i sentimenti.
Esigono persino, i personaggi che hanno creato tutto questo, di negarci il diritto all'xxxx.(1)
Pensa te. Vogliono essere amati! Per legge!

Pensano che tutto sia in vendita, anche quel che proviamo, anche i nostri sentimenti.
Non sanno, non capiscono, non sentono.
Ignorano la realtà e la stuprano ogni giorno con le loro menzogne ripetute come un mantra.
Ignorano il fiume dilagante di dolore, di bisogni, di esigenze: di rabbia che cresce, pulsante, ogni giorno, nelle persone perbene, oneste, umiliate, offese, ridotte a non-persone.

Si rinchiudono nel fortino, urlano più forte, arraffano tutto quel che resta, distruggono il resto: sono pronti a darsi alla fuga, se le catene con cui stanno coprendo il paese non dovessero dimostrarsi sufficienti.

Sono maligni, cattivi, come le parole che non smettono un attimo di puntare su di noi per farci del male.

(1) Per una precisa scelta politica questo blog ha deciso di non utilizzare la parola di quattro lettere che in questi giorni infesta l'informazione.

martedì, dicembre 15, 2009

La prima lista.

Fabrizio Cicchitto punta il dito contro quelli che ritiene i responsabili della "campagna di xxxx iniziata fin dal 1994" e che è "concentrata contro una sola persona: Silvio Berlusconi". Per Cicchitto "la campagna è condotta dal network Repubblica-L'Espresso, da Il Fatto, dalla trasmissione di Santoro Annozero e da un terrorista mediatico di nome Travaglio". Cicchitto, durante l'informativa di Maroni, ha indicato anche "l'Italia dei valori il cui leader di Pietro sta evocando la violenza" e "qualche settore giustizialista, onorevole Bersani, del suo partito". E l'obbiettivo, ha detto, è il "rovesciamento del legittimo risultato elettorale".

Apprezziamo anche in questo caso l'equilibrio e la compostezza del Capogruppo del PDL.

Le Ronde si tengano pronte, soprattutto quelle con le camicie brune, che appena il capo dà l'ordine si parte.

UPDATE: Non so se faccia più impressione sentir Cicchitto che parla di xxxx, o Berlusconi che parla di amore.

Divieto d'xxxx.

UPDATE: Ritenendo corretta l'osservazione addotta dal primo commentatore di questo post, da oggi ed a tempo indeterminato questo blog censura la parola che da ieri attraversa e infesta ogni media, coniugata normalmente nell'espressione "campagna d'xxxx".

Aderiamo sinceramente allo spirito del prossimo (indispensabile, urgentissimo) DDL promosso dal Governo, che imporrà alla gente di non xxxxx i bianchi occidentali che stanno in maggioranza e che governano (insomma, alcune deroghe bisognerà pur concederle: comunisti, pm, extracomunitari, insegnanti, piloti, sindacalisti, studenti, fannulloni, barboni, operai che si lamentano...sennò il popolino come si diverte?).


E suggeriamo al Ministro Maroni di procedere alla chiusura immediata del portale Wikiquote (scherziamo!), che nel tempo ha raccolto e collezionato le visibili tracce della campagna d'xxxx ordita nel paese dal centrosinistra e dal mostruoso Di Pietro.

Qui di seguito alcune delle orribili espressioni da noi reperite, oltretutto attribuite dai comunisti a famosi esponenti della maggioranza, altrimenti noti per il proprio equilibrio e la propria quotidiana testimonianza di amore per il prossimo.

(Purtroppo, nessuna ironia può attenuare l'indignazione, lo schifo, il vomito che mi genera questo tipo di ipocrisia. Non ce la faccio proprio. Penso di xxxxxxx. La mia anima, ahimè, è già fuori legge.)

Roberto Calderoli

  • Come si sa, preferisco la legge del taglione.
  • Posso fare un rilievo razzista, ma razzista fra virgolette? Ci sono etnie con una maggiore propensione al lavoro e altre che ne hanno meno. Ce ne sono che hanno una maggiore predisposizione a delinquere.
  • Non sono xenofobo, ma dico cose xenofobe.
  • Non sopporto che, per difendere i loro diritti, gli omosessuali vadano in piazza conciati da checche.
  • Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai...
  • [riguardo ad episodi di stupro] La soluzione? Presto detto: Per prevenire simili reati serve una sola cosa: la castrazione fisica di quei delinquenti. Un tempo si parlava di castrazione chimica, ma personalmente sono propenso a metodi più semplici: un colpo di forbice da giardiniere, non necessariamente sterilizzata.

Umberto Bossi

  • Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. È una costola del vecchio regime. È il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la lega faceva cadere il regime, lui stava per il Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è il tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre? Berlusconi è bollito. È un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceshiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi?
  • Berlusconi è l'uomo della mafia. È un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra.
  • Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. È un Kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Perón della mutua. È molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.
  • La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera. Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro. Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa. Tratta lo Stato come una società per azioni.


Mario Borghezio

  • La Lega non cambia linea: vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini.
  • Non usiamo termini offensivi verso questi nobili servitori dello Stato. A noi bastano i gesti, per capire come la pensiamo [fa quello dell'ombrello]. E dobbiamo, e qui voglio veramente elogiare gli amici di Verona, deputati, parlamentari e non, che hanno fatto i nomi, perché bisogna avere il coraggio di fare i nomi e i cognomi, no? Di quelli... di Forleo, di Papalia. Non bisogna aver paura di rischiare: bisogna fare i nomi perché devono essere scolpiti i nomi di, di... queste facce di merda.

Maurizio Gasparri

  • Santoro e il presunto comico Vauro sono due volgari sciacalli che vomitano insulti con le tasche piene di soldi dei cittadini. Gente così offende la verità, alimenta odio e merita solo disprezzo totale della gente perbene. L'insulto è la loro regola. Colpa di gestori della Rai che per fortuna stanno per essere cacciati come meritano.
  • L'opposizione in democrazia è essenziale. La strumentalizzazione dei bambini dimostra invece la natura criminogena dell'opera di falsificazione in atto. Veltroni e Di Pietro non prendono le distanze dai loro manovali, i cui figli vengono intossicati da cattivi genitori dal cervello bruciato dalla droga e dalle bugie dei capi della sinistra.

Giancarlo Gentilini.

  • non c’è posto per romani e meridionali
  • Io gli immigrati li schederei a uno a uno. Purtroppo la legge non lo consente. Errore: portano ogni tipo di malattia: tbc, aids, scabbia, epatite...
  • Voglio eliminare i bambini dei zingari.
  • Non avrei pregiudizi se riaprissero i casini: mi ricordo in gioventù di certe creole, certe mulatte...[...]Che vuole, le prostitute sono le navi scuola dei giovani!
  • A Gorgo hanno violentato una donna con uno scalpello davanti e didietro. E io dico a Pecoraro Scanio che voglio che succeda la stessa cosa a sua sorella e a sua madre
  • Bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile
  • Bisogna sparare sui gommoni e sulle carrette del mare, logicamente non quando sono ancora piene di clandestini, ma sugli scafisti, anche con un colpo di bazooka, i gommoni vanno distrutti, perché, a un certo punto, bisogna puntare ad altezza d'uomo
  • darò immediatamente disposizioni alla mia comandante (dei vigili urbani) affinché faccia pulizia etnica dei culattoni, i culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che sono disposti ad accoglierli. Qui a Treviso non c'è nessuna possibilità per culattoni o simili
  • Io non ho nulla contro i gay, le prostitute, le lesbiche: ognuno è arbitro del proprio corpo. Non tollero però che queste esibizioni amorose, o altro, avvengano nella provincia di Treviso. Pulizia etnica quindi significa tabula rasa.

Vittorio Sgarbi

  • [Rivolgendosi a Marco Travaglio] Siamo un grande paese con un pezzo di merda come te, questo siamo.
  • Sono dei deficienti. Egoisti. Stronzi. Destrorsi. Unti. Razzisti. Evasori. Hanno scelto la Lega? Complimenti. Risultato: si trovano a essere governati dai meridionali democristiani e dai comunisti. [...] Voglio fare un'Antilega al Sud, incitando i merdionali a non comprare più prodotti veneti. Questi qui ormai coltivano il razzismo puro. Questa gente non è stupida. È peggio: ignorante e plebea. Il concetto di fondo è: questi elettori sono tutti teste di casso.
  • Berlusconi si scopa tutte queste ragazze in nome di tutti gli italiani, e questi lo devono ringraziare perché per governare bene bisogna scopare bene.
  • Io odio Federico Zeri e desidero la sua morte.
  • Le donne sono molto attratte dall'immagine di virilità non esteriore ma intellettuale. Cioè io rappresento un modello di virilità assoluta del cervello. E quindi l'idea di essere violentate e penetrate dal cervello invece che dal fallo le eccita ancora di più che della penetrazione che qualunque uomo può fare... è una iperpenetrazione.

lunedì, dicembre 14, 2009

Io se fossi Dio

Io se fossi Dio
prenderei a schiaffi Massimo Tartaglia
(e gli schiaffi di Dio, si sa,
appiccicano al muro tutti)
perchè io non ho creato i matti
per far piacere ai cattivi
li ho fatti per liberarli dall'assurdità del quotidiano
e non per nascondere col sangue
la natura violenta del caimano.

Io se fossi Dio
mi incazzerei con lui oltre il dovuto
perchè con quel gesto folle e rozzo
permette ai servi viscidi e schifosi
di proclamarsi vittime,
al posto dei botoli rognosi che eran ieri
che insultano, ringhiando e con la bava,
il senso dello Stato e chi lo ama.

Io se fossi Dio
gli urlerei cretino, deficiente
perchè di nuovo, un'altra volta,
ci rendi più difficile vedere dietro al niente
la vera violenza contro l'uomo,
di chi odia davvero le persone,
le loro vite, i loro affetti
e con le leggi e con il suo potere
offende la giustizia,
distrugge la speranza.

(Perdonami, Gaber.)

giovedì, dicembre 03, 2009

Tartufo

Finalmente, dopo l'imbarazzante incidente del "si va a vedere la moglie di R.B. che calca i palcoscenici per piacer suo, e non degli spettatori", ieri sera sono andato a TEATRO.:-)

"Tartufo", di Moliere, è un'opera satirica sull'ipocrisia: per questo, nonostante sia stata scritta nel 1664, rappresenta personaggi che ognuno di noi può ben identificare tra quelli che si incontrano nella vita quotidiana.

Carlo Cecchi è un Orgone perfetto nella sua dabbenaggine ed incapacità di "vedere" la vera natura di Tartufo, oltre ogni evidenza, fino a quando non sembra troppo tardi.

Elia Schilton è mellifluo, viscido ed infido quanto basta (il che vuol dire che è bravissimo nel ruolo di Tartufo:-))

Squillante, spassosa e meravigliosamente partenopea la Dorina interpretata da Antonia Truppo (che, nella mia considerazione personale, è balzata assai in alto in classifica, anche se nulla insidia ancora il primo posto di Lucilla Giagnoni:-)).

Bellissimi i costumi seicenteschi, anche se toccherà chieder conto a Cecchi (anche regista dell'allestimento) della ragione di alcuni anacronismi esibiti in scena, certo voluti ma dal significato oscuro.
Passi il fatto che il contratto di matrimonio e gli atti giudiziari siano evidentemente fatti al pc, e la cosa si veda bene in controluce dalle prime file... ma quella orribile borsetta di plastica, di quelle che dan le farmacie per i medicinali, esibita dal personaggio di Madama Pernella all'inizio del primo atto, e che rivelerà solo il fine di estrarne un fazzoletto, che diavolo di senso ha?:-)

Si replica al sempre splendido Carignano di Torino fino al 6 dicembre.