giovedì, luglio 26, 2012

15 milioni per un anno, duemila per una vita.

Uno che gioca bene a pallone viene pagato anche 15 milioni di euro l'anno.
La vita (mancata) di un ragazzo precario, invece, spezzata nel suo divenire dal crollo di una impalcatura,  in questo paese vale meno di 2000 euro.

Pare che sia colpa (o merito) del "mercato", bellezza.

Ah.

Lo stesso "mercato" che "dobbiamo convincere", che "imploriamo" di risparmiare il nostro paese, a cui sacrifichiamo energie, risorse, vite umane, per il quale vendiamo il culo a fettine e parti reali del nostro paese?

A quella stessa identica merda, dunque, dobbiamo chiedere rispetto, invece di riconoscerlo come nemico?

Ah.

Senti, Monti...

io non sarò un professore, 

ma nemmeno tu mi sembri molto intelligente.

Otto milioni di poveri in Italia

La povertà, dunque, riprende piede in Occidente ed è l'unica cosa davvero in crescita, oltre alla ricchezza spropositata di chi ricco lo è già in eccesso.
Casa, sanità e trasporti vengono tagliati a discapito di chi ha più bisogno, pur di non scalfire nemmeno i privilegi di chi ha troppo.

Le alternative sono solo due:
  • o il Sistema in cui viviamo ha FALLITO, e allora fa schifo e dobbiamo rifarlo da capo;
  • o il Sistema in cui viviamo è RIUSCITO, perchè proprio la disuguaglianza è il suo fine, ed allora fa schifo e dobbiamo rifarlo da capo.

Visto che tutto quello che esiste è il prodotto (sebbene stratificato e consolidato nei secoli) di una capacità di immaginazione UMANA, la cosa più stupida che si possa fare è cadere nella sindrome TINA (There Is No Alternative) e pensare che non ci siano alternative ad un mondo fatto così.

Le alternative ci sono eccome. Se possiamo PENSARE qualcosa di diverso, possiamo anche costruirlo.

lunedì, luglio 16, 2012

V(u)oto pneumatico

Dovessi votare oggi, sarei in gravissima difficoltà.
E' vero che siamo in un periodo di democrazia sospesa, e questo non è bello, ma è anche vero che il ritorno alla democrazia attiva mi spaventa.
Il governo attuale ci massacra e ci rintrona con il mito usurato della "crescita", ma nel nuovo governo rischiamo di ritrovare forze che di nuovo daranno la stura alla immaturità ed alla irresponsabilità delle masse.
Non parlo solo di ColuiCheRitorna, perchè - anche se a me personalmente repelle - costui rappresenta "democraticamente", appunto, pulsioni e anime e aspettative di larghe fasce di popolazione.
Poichè la democrazia è un fatto di numeri, la opinione di un coglione e la conoscenza di un saggio valgono ahimè allo stesso modo, e questo consente di vincere le elezioni non necessariamente a chi è "migliore" (nel senso di onesto, realista, pragmatico, affidabile, credibile), ma a chi riesce a convincere la massa più ampia possibile di coglioni - che, come noto, sono molti di più e molto più facilmente influenzabili dei saggi.
Questo è uno dei motivi per cui non mi sento più democratico.

martedì, luglio 03, 2012

Maria Giuana...il ritorno

AVVISO!

Questo post è stato completamente riscritto e rieditato in una versione aggiornata ad aprile 2016, che trovate qui.

C'è una vecchia canzone piemontese, "Maria Giuana", che ha una storia lunghissima...

lunedì, luglio 02, 2012

Boschi, Regine e uomini

Un bosco.
Se lo guardi da lontano, arrivandoci, è soltanto una delle piccole macchie scure nel mare di declivi verdissimi della Lessinia - rimasta senza alberi secoli fa, forse per farne navi o case...

Una faggeta, per esser più esatti.
Ombrosa e fresca, mentre oltre le chiome l'afa si deposita come un sudario sui dolci versanti nudi e privi di acqua.

Una Regina, altissima e indifferente, si erge in mezzo al piccolo bosco: è un faggio secolare (fratello del Grande Faggio del Bosco del Vaj, o della Ru Verda del Bosc Grand).