giovedì, dicembre 22, 2005

Pubblicità regresso/2

...ed il secondo spot di cui volevo parlare molto male lo trasmettono alla radio (almeno, su Radio Capital), e credo sia lo spot di una compagnia di telefonia mobile (non è che faccio il misterioso, proprio non faccio mai caso al "brand" che viene pubblicizzato: non me lo ricordo davvero).
C'è un giovane psicopatico che riceve regali alquanto demodè da sorella, amici e vecchie zie (animaletti di cristallo, libri su muschi e licheni, camicie di flanella...) ed inizia lo spot con apparenti parole di ringraziamento, che alcuni secondi dopo si trasformano in rabbiose invettive sarcastiche con conseguenti distruzioni degli oggetti incriminati.
Il tizio sbraita perchè avrebbe voluto, invece, uno stramaledetto telefonino ipersottile.
Alla fine, una voce afferma che "i migliori regali sono quelli che uno si fa da solo", o una cosa simile.
Insomma, a me 'sto ragazzotto fa una paura dannata: dovreste sentire che razza di aggressività tira fuori per una cazzata del genere: roba da chiamare un esorcista.
La sua isteria è assolutamente ingiustificata, tanto più che 'sto demente è affascinato apparentemente solo dall'aspetto estetico del telefonino: che serva a telefonare è del tutto irrilevante, secondo il nostro psicopatico.
La prossima volta che a uno passa per la testa di regalargli qualcosa, provveda a presentarsi al suo cospetto con due infermieri ed un'ambulanza. Al primo accenno di reazione, portatelo in una clinica adeguata.


Da due giorni volevo scrivere questo post: e proprio oggi che mi son deciso, e senza alcun preavviso, la mia migliore amica me ne parla bene. Ovviamente, da pavido quale sono, mi son ben guardato dal dirgli cosa pensavo realmente. Lo dico solo a voi. Siate discreti.

lunedì, dicembre 19, 2005

Pubblicità regresso/1

Non è affatto strano che la comunicazione pubblicitaria rappresenti, nel bene o nel male, la società a cui si rivolge per "vendergli" una merce.
E' quindi logico che, ultimamente, aumentino le pubblicità aggressive, o in cui i testimonial siano giovani o meno giovani psicopatici, arroganti e fuori di testa.
Ne segnalerò qualcuna, di quelle che mi fanno torcere particolarmente le budella.

"Se impieghi più di venti secondi a scegliere un paio di jeans, scordati di dare ordini ad un plotone".
Questa scritta inquietante appare sotto la foto di un gruppo di soldati (dell'Esercito Italiano) su un set di guerra.
I quattro sono ai piedi di un muro sbrecciato e cadente, il suolo è sabbioso: è evidente il riferimento all'Iraq,
Vestiti con mimetiche immacolate e scarponi puliti, sono chinati nell'evidente intenzione di difendersi da un attacco.
Sotto, in piccolo, alcune frasi di invito all'arruolamento come Allievo Maresciallo.

Direi che questa pubblicità (che ho visto anche in tv, ma che solo su stampa si coglie nella sua pienezza) rappresenta un evidente (e pericoloso) salto di qualità nella comunicazione dell'Esercito.
Se vi ricordate, fino a ieri l'Esercito si presentava ancora come un esercito "civile": il set era un'aula o un'azione di protezione civile.
Oggi, evidentemente, la situazione è tale che è possibile, per l'Esercito, rispolverare ed esibire un orgoglio bellicista per troppi anni occultato o nascosto.
La comunicazione si adegua, e non nasconde più la vocazione autentica dell'Esercito: combattere.

E lo slogan è efficacissimo: guerra ed azione. Decisioni rapide. In antitesi al pensiero profondo e pacifico, che ha bisogno di tempo. Anche per fare una cazzata come comprare un paio di jeans.
Un Maresciallo non perde tempo. Non ce l'ha. Potrebbero ammazzare lui ed i suoi, apparendo d'improvviso dietro un muro sbrecciato.
Indispensabile, dunque, decidere in fretta. E, nel caso specifico, sparare per primi.
Altro che protezione civile ed esercito civile. E' di nuovo il tempo di sparare, finalmente, e di ammazzare prima di morire.

Bleah.

venerdì, dicembre 09, 2005

Ahmadinejad e Borghezio



Accidenti, il Presidente dell'Iran dovrebbe essere nominato leghista ad honorem.
Nel senso che la quantità di sciocchezze verbali, razziste ed insulse che ha proferito ieri riferendosi ad Israele rischia di offuscare le omologhe scemenze dei nostri imam padani verdevestiti.
Che contano meno di lui, quindi quando dicono cose analoghe non fanno ormai più impressione, ma al massimo generano uno sbadiglio distratto.
Però mi devo preoccupare: le sue affermazioni del tipo "se agli europei piace Israele, che se la piglino", hanno troppe analogie logiche con il contenuto del mio post sulla chiesa itinerante.
Insomma, senza far nulla mi ritrovo più vicino ad Ahmadinejad che a Borghezio. Porca miseria.

Le foto dei due fenomeni sono prese da qui e da qui

Eurostar: peggio la cena o i clienti?

Un paio di giorni fa, tornando da Bologna con l'Eurostar, ho avuto la pessima idea di cenare sulla carrozza ristorante.
Questo il menu: a) un piatto di tagliatelle Barilla con sugo di pomodoro tendente all'acido; b) alcune fettine di manzo arrosto con patate bollite al vapore (entrambe le vivande senza sale); c) una fetta di torta al cioccolato rinsecchita assai; d) una bottiglietta di plastica con acqua naturale da 50 cl.
Il prezzo di questo deprimente pasto? 26 EURO!!!
Ho rinunciato alla bottiglietta di vino da 37,5 cl a 8 euro, visto che non trattavasi di un Brunello di Montalcino.
Scandaloso. Vergognoso. Infame.
A questo si aggiunga, nel tavolo a fianco, la presenza di un piccolo imprenditore obeso e baffuto che, casualmente ritrovatosi con due signore come compagne di tavolo, vantava indegnamente le sue numerose relazioni extraconiugali, contribuendo al senso di vomito generale.
Ah, dimenticavo: per rendersi ancora più simpatico il baffuto delirava sul fatto che i notav a Torino stavano incendiando la città, avendo già dato alle fiamme l'auto della Bresso.
Odioso, e pure attore attivo della peggiore informazione.

TAV/dopo l'8 dicembre

I numeri non sono un indice credibile della verità: quindi, se ieri più di quarantamila persone in Val Susa si sono "riprese Venaus", non è per questo detto che la ragione stia dalla loro parte.
Ma, seguendo la stessa logica, non si capisce neppure perchè la verità debba stare dalla parte opposta.
Vediamo un po'.
Da un lato decine di migliaia di persone che sono costrette a studiare i progetti per difendersi: a leggerli insieme, a confrontarsi, a discutere, a ragionare, a passare notti e serate a verificare ogni dettaglio. In Val Susa ora ci sono migliaia di persone che sanno tutto del progetto: e non li si può più fregare. E' consapevolezza, baby, e con quella non ci si può far nulla.
E poi, le stesse decine di migliaia di persone, sono costrette a mollare il sofà ed il telecomando ed uscire, nel freddo intenso, con i propri corpi e le proprie facce, per riprendere FISICAMENTE il controllo del proprio territorio.
Non è un reality, è la realtà. E' fatica, stanchezza fisica, freddo, paura, anche.
Sono uomini, donne e bambini che invece di partecipare al dibattito da lontano, attraverso la TV, o comodamente seduti davanti al pc, mandano a farsi fottere la vita virtuale e decidono di riappropriarsi di quella reale.
Fatta di fango e neve, e di sentieri conosciuti attraverso cui si può fregare qualsiasi occupante, perchè nel mondo globale forse non sei nessuno, ma a casa sua anche lo scemo del villaggio ha un vantaggio incancellabile.
C'è il gusto, perchè no, di ripercorrere le orme dei partigiani: la situazione è diversa, profondamente diversa, per fortuna, ma c'è di nuovo qualcosa che è nemico a casa tua.

Io non lo se avete ragione "a prescindere", cari amici della Val Susa: non ho il vostro livello di informazione sull'argomento.
Ma quello che state facendo è splendido: ridate spessore fisico alla democrazia, che non è più abituata a questo spettacolo.
Il potere era ormai rassegnato a masse informi e telerincoglionite, da istruire in salotto: ma voi avete spostato nella vita reale il terreno del confronto, e lì la TV non serve a niente.
Sono passati allora dal sedativo catodico al manganello...senza capire che ormai potranno pure menarvi, ma sono costretti ad ascoltarvi, a parlare con voi: guardandovi negli occhi.
Per questo, anche solo per questo, siete splendidi.

giovedì, dicembre 01, 2005

TAV: spiegarsi tardi è meglio che non farlo mai

Continuo a non schierarmi sull'argomento (il cuore sta in Valsusa, ma quando si governa il cuore è solo uno dei partiti di maggioranza), ma è interessante cogliere alcune novità da parte di chi è legittimamente e cosapevolmente favorevole alla realizzazione del TAV.
Ieri Luciano Gallino su "Repubblica" si chiedeva: ma è possibile che in tutti questi anni, a favore della TAV, non si sia prodotta un'informazione convincente, che risolva definitivamente i due enormi dubbi che gravano sull'opera?
Il primo dubbio (non necessariamente in ordine di importanza) è di carattere "ecologico-sanitario": c'è amianto nella montagna? lo scavo creerà pericoli alla salute degli abitanti non solo della valle, ma della provincia di Torino?
Il secondo dubbio riguarda la convenienza economica : realizzata la TAV e l'oneroso tunnel di 52 km, con una spesa che si situerà nei prossimi 15 anni attorno ai 13-18 miliardi di euro (circa 4 ponti di Messina, per intenderci) , quali sono i risparmi economici ed ambientali stimati nei decenni successivi che giustificano l'opera?
In una intervista su "Repubblica" di oggi, il Presidente della Regione Piemonte afferma di aver chiesto a Prodi, su questo argomento, l'inserimento di quattro punti nel programma di governo dell'Unione:
  1. Ripristinare la valutazione di impatto ambientale sull'opera, anche se non è prevista dalla legge obiettivo;
  2. Stendere un piano complessivo, in accordo con la UE, per la valorizzazione ed il rilancio della Valle di Susa;
  3. Definire un patto politico, concreto e operativo, per spostare le merci dal trasporto su gomma a quello su ferro;
  4. Dire no al progetto se, al termine dei lavori preliminari e dei sondaggi, l'impatto ambientale dell'opera risultasse inaccettabile.
Io credo che, se un ragionamento del genere fosse stato affrontato nei mesi scorsi con i valsusini, ci sarebbero state buone speranze di evitare le manganellate, le barricate, la tensione nella neve, e quanto di brutto e spiacevole potrebbe accadere in queste ore ed in questi giorni.
Se si fosse usato rispetto per le opinioni altrui, invece di procedere come caterpillar con slogan vuoti (lo vuole l'Europa, è un'opera necessaria), probabilmente ci sarebbe stato spazio per un ragionamento collettivo utile per tutti (poi gli idioti NOTUTTO ci sono sempre, ma qui si tratta di cinquantamila persone normali...cittadini a cui è doveroso riconoscere il diritto di critica).

Ma, per tardi che sia, un ragionamento politico bisogna pur ricominciare a farlo, affinchè scompaiano dalla valle i manganelli e gli scudi di plastica. Mica si può andare avanti 15 anni così, a militarizzare il territorio e coltivare la rabbia delle persone.

martedì, novembre 29, 2005

Bruttezze nazionali



Il nuovo logo della nazionale italiana di calcio è veramente un obbrobrio. Ne parla diffusamente qui, sul sito di grafica Socialdesignzine, lo storico di araldica e vessillologia Alessandro Martinelli.

giovedì, novembre 24, 2005

Per una Chiesa moderna/1

Si vogliono qui avanzare alcune proposte pratiche per rendere la Chiesa Cattolica più adatta alla realtà odierna (e, diciamocelo, meno invadente rispetto alla nostra vita quotidiana).
Forse è proprio solo un problema di vicinanza, ma io - che ho un sacco di problemi quotidiani, primo fra tutti quello di limitare tutti i mesi il rosso in banca - sono abbastanza infastidito dal continuo strombazzare dei nostri confinanti vaticani su ogni argomento possibile ed immaginabile. Essendo io convintamente ateo, sto iniziando a detestare la Chiesa Cattolica quasi più di quanto non sopporti certi imam dalla sciocchezza facile.
Insomma, il rischio di una crescita dell'anticlericalismo, paventato in questi giorni, diventerà certezza se ogni mattina un vescovo continuerà a dirci qual è l'unico modo giusto per fornicare, innamorarsi, cucinare l'impepata di cozze e lavarsi i denti.
Sul fornicare, poi...sulla famiglia, poi...insomma, farsi dire le cose da gente che NON NE SA NULLA...è proprio il massimo.
Veniamo comunque alla prima proposta pratica: la Chiesa Itinerante. L'idea è quella che, da alcune migliaia di anni, a buona parte della popolazione mondiale è negato il privilegio di convivenza ravvicinata con il Pontefice e la sua corte.
Questa, ne converrete, è una cosa alquanto ingiusta. Si aggiunga che - come dicevamo - l'ingerenza cattolica nel nostro paese sta producendo effetti di saturazione e reazione allergica, mentre altri popoli del mondo - poverini - non riescono invece, per ragioni di distanza, a udire bene il messaggio di Santa Madre Chiesa.
La proposta è quindi di rendere stato itinerante la Città del Vaticano con i suoi abitanti (dal Primo all'ultimo). Non è un problema trovare, nel mondo, uno spazio a tempo di 0,44 kmq per circa mille persone. Poichè è doveroso rispettare i tempi lunghi della Chiesa, si può proporre, per il prossimo millennio, uno spazio nella periferia di Washington (acquistato o preso in affitto dalla Chiesa USA, se ha conservato qualche spicciolo dopo i rimborsi miliardari in seguito ai processi per pedofilia).
La sintonia con i locali neocon garantirà di certo una piacevole permanenza in loco.
Per la sede successiva (anni 3005-4004) ci si può pensare con calma, ma l'Africa mi sembra una sede adatta per stimolare un corretto ritorno alle origini (Alex Zanotelli potrà sicuramente consigliare qualche sito adatto).

mercoledì, novembre 23, 2005

Aborto/1

Luca Sofri, sul suo blog, cita un pezzo di Guia Soncini sul "Foglio".
Che, sull'argomento, è mille volte più lucido del post che potrei (e vorrei) scrivere io.

Poi, insomma, sull'aborto noi uomini in genere diciamo troppe stupidaggini: è meglio ascoltare, leggere, e pensare intensamente, prima di aggiungerne altre.

Falluja/2: i "distrazionisti"

"Ancora? Cioè,le bombe che bruciano i corpi ma non i vestiti…. il caporale che al telefono pare…il collega che ha intravisto forse… la Sgrena che al mercato avrebbe…il fosforo che diventa napalm..l’iraq che diventa Vietnam…Luttazzi che diventa un comico…"

Commenti come questi (su Macchianera, ad una vignetta di Mauro Biani) obbligano moralmente a parlare di Falluja. Quello che è successo dopo la messa in onda del servizio di RaiNews (il dibattito che ne è sorto) ha secondo me aspetti autenticamente surreali.

E' come se un tizio venisse investito. Ed un servizio televisivo dicesse "E' stata una jeep, ecco le prove!". Ed un amico dell'investitore dicesse all'autore del servizio: "Una Jeep? ma sei stupido? era una Porsche Cayenne Turbo 2.8. Sei proprio cretino. Se non riconosci il modello, come ti permetti di parlare dell'incidente? Non sei autorizzato. Fai propaganda. Dici cazzate." Ed intanto l'investito muore, mentre si dibatte dell'aspetto tecnico.

Ora - lo ripeto - chi se ne fotte se il fosforo è un gas o un condimento. Chi se ne frega se l'hanno usato o no. Chi se ne frega se era permesso o no dalle convenzioni internazionali o dal trattato di Pancalieri.

Il tema è un altro. Che Falluja è stata assediata, nel novembre 2004, per dare la caccia ai nemici. E che tutti quelli che non sono riusciti a scappare, e tutti quelli che non erano guerriglieri (cioè persone normali, innocenti, come me e voi, o forse anche di più visto che sono stati occupati da una forza straniera) sono stati massacrati.
Come fece Saddam con i curdi qualche anno prima.
Le forze occupanti si sono comportate, alla fine, come i "cattivi" che volevano cacciare.

E su questo punto, gli strafottenti-spiritosi-sarcastici esperti di armamenti, chissà perchè, diventano stranamente silenziosi.

martedì, novembre 22, 2005

Mondi possibili

Sharon abbandona il Likud: il partito, ostaggio dell'estrema destra nazionalista, è un peso che non consente di portare avanti il processo di pace.
SPD e CDU iniziano da oggi, in Germania, a governare insieme con il cancellierato di Angela Merkel.

E qui, qualcuno dice che l'avversario "sventola le bandiere del terrorismo ed è per l'eliminazione - se non fisica - morale dell'avversario."

Come dire: la luna, il dito che la indica, ed uno stupido TUTTO INTERO.

lunedì, novembre 21, 2005

Libertà di opinione

Se hanno arrestato Irving, anche Calderoli dovrebbe iniziare a preoccuparsi...:-)

Un padre coscienzioso

Giancarlo Fisichella, beccato alle 4,30 di mattina dalla Stradale mentre correva a 150 all'ora su una strada con il limite a 60. Patente ritirata. Giustificazione: "correvo a casa perchè la tata aveva chiamato me e mia moglie per dirci che nostro figlio aveva la febbre alta: stava già un po' male quando siamo andati via".
Bravo, papi. Quando un figlio sta male, anch'io vado dagli amici a bere fino all'alba: è il senso della famiglia. Se uscivi alle 2 (e già c'era da vergognarsi), potevi andare ai 30 all'ora.
Ma no, ma chi se ne fotte, c'è la tata!
Sono solo le 4, dispiace lasciare gli amici così presto per un pargolo rompiballe.
E quando ti beccano, hai pure il coraggio di tirar fuori quella scusa: "il figlio malato"...
Ragazzi, se questi sono campioni, siamo davvero a posto.

venerdì, novembre 18, 2005

Mafia/2

"La mafia ci fa schifo", è il nuovo slogan del Presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro.
L'UDC siciliana (il partito del Presidente Cuffaro) vede cinque esponenti arrestati e dieci indagati per gravi reati di mafia. Ieri mattina, a Palermo, si è aperto il processo (udienza preliminare) contro il boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano e 75 fedelissimi picciotti.
La Regione Sicilia, che figura tra le 37 parti lese indicate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, NON si è costituita parte civile.
Già, la mafia gli fa così schifo che non la vogliono nè vedere nè toccare.

Mafia/1

La legge "Rognoni - La Torre" permette, da vent'anni, di colpire la mafia in modo efficace, sul piano economico, con la confisca dei beni derivati dalle attività illecite.
I beni confiscati (immobili, terreni) vengono quindi "restituiti" alla società civile (e diventano strutture ed opportunità di lavoro per cooperative ed attività "sane").
Oggi, un disegno di legge(*), che sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento, prevede (tra altre cose) la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", del provvedimento di confisca.
L'associazione "Libera" e i familiari delle vittime della mafia hanno lanciato un appello per chiedere al Parlamento un ripensamento di questa norma: mi sembra cosa buona e giusta, e doverosa per un futuro di speranza, leggere l'appello e sottoscriverlo qui.

(*) comma 1, lettera "m", art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali”

giovedì, novembre 17, 2005

Angela Merkel

L'immagine di Angela Merkel è tratta da Wikipedia

Leggo su "Repubblica" di oggi una bella intervista ad Angela Merkel. Non è "bella" perchè io condivida il programma della CDU, ma perchè ci son dentro affermazioni di buon senso che da noi - da tempo - non abbiamo più nemmeno la speranza di udire.
Gli intervistatori (tre giornalisti di "De Zeit" ) le pongono, tra le altre, una domanda bellissima: "Il suo rapporto con Schroeder è cambiato: dall'animosa ostilità della sera delle elezioni al reciproco rispetto di oggi: ne è felice?".
Pensate ad un giornalista che, in Italia, possa interrogare così il nostro Presidente del Consiglio. Chiedere se è felice dei buoni rapporti con il suo avversario...
Comunque, Angela Merkel risponde: "E' un bene." E' un bene: capite? "E' un segno del ritorno alla normalità politica. Un segno che accettiamo la realtà. La conclusione dei negoziati è riuscita al meglio."
E subito dopo le chiedono: "Ha sottovalutato i socialdemocratici, li riteneva peggiori di voi o meno competenti?".
E lei: "Non ho mai pensato che non fossero competenti." Ragazzi, qui siamo su Marte. L'intervista prosegue con toni estremamente pacati e interessanti, e vi consiglio di leggerla, se potete: fa bene al cuore.
Ora, non cito questa intervista perchè auspico che un'esperienza come la Grosse Koalition tedesca possa avverarsi anche qui. Purtroppo, non penso che la Casa della Libertà assomigli alla CDU o alla SPD: in questo momento assomiglia di più ad un esercito di occupazione che, prima di lasciare il paese da cui deve andarsene, sta "avvelenando i pozzi" come dice Eugenio Scalfari. La legge elettorale ne è un fulgido esempio: come ha analizzato Zagrebelsky, avrà effetti perversi in termini di premi di maggioranza. Mi sembra sia fatta apposta per rendere ingovernabile il Paese.
Tremonti, qualche giorno fa, ha proposto anche da noi, in un'intervista, uno scenario possibile di Grosse Koalition.
A me, è sembrata una proposta con enormi zone d'ombra, decisamente poco limpida, da parte di chi - lo ripeto - continua a confrontarsi con la parte avversa prevalentemente con dileggi, sfottò ed aggressività.
Chissà se, tra qualche anno, assomiglieremo alla Germania, tornando ad un approccio "alto" alla politica. Per ora, l'orizzonte è deprimente. Ci sarà da ricostruire quasi tutto, quando l'"esercito di occupazione" se ne sarà andato. E ammesso che troveremo la forza per cacciarlo.

Devoluscion

Notevole ampliamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri, riduzione delle prerogative del Presidente della Repubblica. Il primo può chiedere al secondo di far sciogliere le Camere: nomina e revoca i ministri. Il potere di legiferare in modo esclusivo su Sanità ed Istruzione passa alle Regioni.
Questa riforma sarebbe preoccupante anche se fossimo in un paese normale.
Ma non è normale, un paese dove la classe dirigente non ha misura, usa il dileggio, lo sfottò e l'aggressività non solo contro la parte avversa ma anche contro i cittadini.
Dove si dicono cose irresponsabili (la casa per tutti) e poi si correggono con affermazioni sconcertanti (la casa a tutti gli sfrattati), ovviamente tacciando la stampa di essere menzognera.
Dove si decide di dare elemosine a pioggia, parlo dei mille euro per i figli nati nel 2005, (e forse non solo ai primogeniti, e forse anche a quelli nati nel 2006), a ricchi, quasipoveri e poveri (i primi ci si faranno una cena, i secondi manco ci pagano il nido per due mesi, i terzi lasciamo perdere), e si taglia una cifra sette volte superiore per i servizi.
Qui le cose non funzionano; ma se proviamo a dirlo, ricominciamo ad essere bersagli di dileggio, sfottò ed aggressioni che - come al solito - hanno il solo scopo di alzare la nebbia e non affrontare la realtà.

mercoledì, novembre 16, 2005

TAV

Cinquantamila, tanti e pacifici, a dire no alla TAV.
Anche in questo caso, tutto quello che leggo in questi giorni non mi risulta convincente.
Amianto e uranio: per l'Università di Siena sono un pericolo reale, per l'ARPA Piemonte no.
Passaggio delle merci da gomma a rotaia: i NOTAV citano uno studio della Commissione Interministeriale che indica in un misero 1% la quota di merci che scenderanno dai TIR per "salire" sulla nuova linea, mentre i PROTAV "di sinistra" dicono che è assurdo rifiutare una concreta opportunità di trasferire le merci su rotaia.
Comunque, capisco benissimo l'opposizione di chi si vedrà piazzare megacantieri sul territorio per 15 anni senza ricavarne nessun beneficio particolare.
Tutte le volte che esco di casa e scendo dalle colline, vedo lo scempio della linea TAV Torino- Novara. Per far risparmiare dieci minuti a poche decine di migliaia di passeggeri l'anno, si è pesantemente inciso sul territorio in cui vivono centinaia di migliaia di persone. Un muro altissimo ha cancellato la vista dell'orizzonte, dalla pianura. Terrificanti svincoli appaiono d'improvviso in mezzo alla campagna. Un inutile orrore. Disgustoso. E fondamentalmente inutile per quasi tutti.

martedì, novembre 15, 2005

Falluja

E' un inizio pericoloso, lo so, per un blogger che non vuole la rissa. Ho letto molto, in questi giorni, dopo aver letto il servizio sul sito di Rainews e - soprattutto - dopo aver visto le foto. Ho letto parole di indignazione, ma anche minimizzazioni, e accuse a Rainews di aver fatto pura propaganda.Chi ha assunto quest'ultima posizione dice in sostanza che "il fosforo bianco non ha gli effetti che si dicono, non si lancia con gli elicotteri, serve per illuminare gli "obiettivi" e non per uccidere i civili". Ho letto raffinate disquisizioni di esperti di armi (posso dire "armi chimiche" o vengo insultato come Fassino da Christian Rocca? Nel dubbio mi astengo). Ho letto da qualche parte (non ricordo dove) la smentita americana: terrificante esercizio di equilibrismo verbale (ma giudicate voi, appena ritrovo il link).
Ma, secondo me, questi sono dettagli del tutto secondari. Se parliamo di questo perdiamo di vista la cosa principale. Quegli esseri umani, o quel che ne resta. Possiamo astrarcene, fare i tecnici o gli osservatori. O guardare quelle foto, guardarle ancora, inorridire, provare una pena profonda e chiederci perchè. Perchè è accaduto. E COSA è accaduto.
Ecco, io mi fermo qui, a queste due domande. Il resto non lo voglio neanche sentire.

No aggressiveness

Mi impegno pubblicamente: voglio fare un blog interessante senza fare un blog aggressivo.
Esprimere idee senza esprimere dileggio, odio o sarcasmo verso chi non le condivide. Se dobbiamo confliggere, rispettiamoci. Se non riusciamo, ignoriamoci: tanto non ne verrebbe fuori nulla di buono, nevvero?

lunedì, novembre 14, 2005

Ohhhh ancora un altro blog?...:-(

...non se ne sente il bisogno, eh?
Esistono blog su tutto e sul contrario di tutto, tenuti da persone che sanno scrivere benissimo e su argomenti che conoscono benissimo.
Perchè leggersi pure questo?
Beh, è una domanda a cui anch'io cercherò di dare una risposta, prima o poi.
Per il momento, benvenuti.