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martedì, marzo 06, 2012

E poi dicono che il delitto non paga.


"By the end of the day Sunday, authorities reported turnout in Chechnya at 99.59 percent, with 99.82 percent of voters backing Mr. Putin. Mr. Zyuganov, the runner-up, won 0.04 percent. How it was accomplished is illustrative of the types of abuse that have angered the street protesters who oppose Mr. Putin."

In Cecenia, per le presidenziali russe ha votato il 99,59 degli elettori: il 99,82% di essi si è espresso per Putin, lo 0,04% per Zyuganov. 
Si, è vero, c'è stato un seggio dove Putin ha preso 1482 voti quando gli elettori erano 1389 (il 107%: si segnalano telefonate di congratulazioni dall'amico B.), ma in generale gli osservatori dicono che le elezioni sono state regolari.

In Cecenia. Il 99,82%.

Grozny: panorama (anno 2000)
Dove le prima (1991-1996) e la seconda guerra cecena (1999-2006), scatenate da Eltsin e Putin, hanno provocato tra i 100.000 ed i 250.000 morti tra la popolazione (che è nel totale di 1.250.000 persone).

E poi dicono che il delitto non paga.

Povera Anna Politkovskaja: è stato davvero tutto inutile.

lunedì, aprile 16, 2007

Altri lupi

Mentre la polizia sovietica bastona gli oppositori in piazza, Putin è con Berlusconi. Nulla di male, se il nostro ex-premier resistesse alla tentazione di dire la sua (a favore di Putin e contro "Altra Russia", inutile dirlo).
L'ultima volta che intervenne sulle cosiddette "questioni interne della Russia", fu per emettere la brillante sentenza a seguire: "La repressione russa in Cecenia? Una leggenda.".
Ma è così difficile stare zitti, se si hanno da dire solo boiate?

mercoledì, gennaio 25, 2006

Culo e camicia

"Mi chiamo Gastone, ma mi faccio chiamare Tone per...risparmiare il Gasssss..."
Il grande Petrolini, che inventò nel 1915 la figura di questo gagà vanesio e un po' scemo, non pensava certo che un giorno qualcuno avrebbe superato di parecchie lunghezze il suo dandy in fatto di sciocchezze e vanità.
Il nostro Gastone d'oggi appare ovunque e parla di tutto con la stessa patetica superficialità.
Esempio: "Bisognerebbe mandare l'esercito a sciogliere l'assemblea dei lavoratori Alitalia, ma non si può perchè poi accadrebbero tragedie di cui la sinistra approfitterebbe di certo", dove si arguisce che il problema non è mandare i soldati a sparare sui lavoratori, non è la tragedia di una soluzione alla sovietica che grondi sangue ed orrore, ma quel che ne trarrebbe l'opposizione contro di lui.
In questi giorni, appaiono in TV anche degnissimi comprimari. Scajola, ad esempio, gastoneggia alla grande. Tre giorni fa rassicura che la minor quantità di gas proveniente dalla Russia non avrebbe creato problemi per gli usi domestici, ieri fa approvare un decreto che sembra scritto da mia nonna, e non dal Ministro delle Attività Produttive di una nazione che sta nel G8: abbassate i termosifoni, mettersi la cannottiera, occhio agli spifferi.

Ma Berlusconi e Putin non erano amici per la pelle? Come mai il "comunista buono" (che non mi sentano ceceni, ucraini e georgiani) chiude i rubinetti del gas proprio a noi, nonostante i sorrisi e le pacche sulle spalle?
Non sarà che governare un paese è qualcosa di diverso dall'avanspettacolo?
(E qui mi incazzo anche con l'Unione: sul problema energetico, non si può far finta di nulla. Sto rigassificatore in Puglia lo facciamo si o no? Le fonti rinnovabili le portiamo al 10% o ci facciamo ancora le pippe su quanto son brutte le pale eoliche in Sardegna? SVEGLIAAAA!!!)