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lunedì, febbraio 18, 2008

Kosovo: un errore.

L'Italia è uno dei cinque paesi UE che hanno deciso di riconoscere la "dichiarazione di indipendenza" del Kosovo dalla Serbia. Che a capo della Farnesina ci sia oggi (seppur in fase di smobilitazione) quello stesso D'Alema che partecipò con un ruolo di comprimario alla sporca guerra contro la Serbia del 1999, è significativo.
Peccato che se uno cerca notizie sul nuovo "leader" del'indipendenza kosovara, trova quanto segue (qui da Wikipedia edizione inglese - KLA è il "Kosovo Liberation Army", da noi meglio conosciuto con l'acronimo originario UCK):

In 1993, Thaçi was sent in and became a member of the inner circle of the KLA. Thaçi (nom de guerre "Gjarpëri" [the Snake]) was responsible for securing financial means, training and armament of recruits, teaching them in Albania under the auspices of its Kosovar-sympathetic government, to be dispatched to Kosovo. As with other paramilitary leaders involved in conflicts in the states of the former Yugoslavia, Thaci is alleged to have extensive criminal ties. In July of 1997, the District Court of Priština sentenced Thaçi to 10 years of prison in absentia for criminal acts of terrorism and Thaçi and his Drenica unit went into hiding in the woodlands in Drenica. In February of 1998 the government in Belgrade headed by Slobodan Milosevic issued an arrest warrant under the condemnation for having ambushed and attacked patrolling Serbian policemen.

Condannato a dieci anni di prigione per atti criminali di terrorismo. Da un tribunale. Ora, qualcuno potrà dire "è normale che un tribunale pilotato dai serbi condanni un leader dell'indipendentismo del Kosovo". Senza prove? Può essere. Ma chi lo può affermare con sicurezza? Chi può sbilanciarsi a dire che Thaçi è un personaggio con cui è preferibile entrare in relazione? Chi può dare rassicurazioni sulla vocazione democratica della vecchia guardia dell'UCK, la cui ferocia contro la minoranza serba non ebbe nulla da invidiare a quella delle altre componenti criminali e fuorilegge della catastrofe balcanica?

Non potevamo aspettare? Dovevamo per forza allinearci agli interessi americani nel riconoscere una indipendenza che va guardata con il massimo del sospetto?

Cosa sia il Kosovo oggi, in realtà, lo vedete qua: un crocevia ed un punto di ingresso in Europa dei traffici d'armi e di stupefacenti.
Babsi Jones, autrice di "Sappiano le mie parole di sangue", ambienta il romanzo durante l'assedio di Mitrovica (città del Kosovo a maggioranza serba) da parte dell'UCK: è una lettura istruttiva e terribile.
Conviene rileggersi, oggi, anche il suo istruttivo articolo "Kosovo for dummies": qui è descritto bene che tipo di personaggio sia il Thaçi che abbiamo appena riconosciuto (la definizione corretta sembra essere molto prossima a "criminale di guerra"): leggetelo bene, questo articolo di Babsi. Fa capire che razza di politica estera nei confronti della ex-Jugoslavia sia adottata dagli USA (già lo sapevamo) e dalla giovane Unione Europea (lo immaginavamo dal 1999), chi siano i personaggi protetti da questa politica, e chi siano le vittime designate.

Che cosa sia l'UCK, di cui Hashim Thaçi è stato il capo - soprannominato "Il Serpente" - insieme a Agim Ceku, il cui ameno soprannome era "il macellaio dei Balcani", lo potete leggere anche qui.

Che nessuno in Italia mostri di preoccuparsi per questo, nè tra i partiti emergenti nè tra il clero sempre pronto a salvare feti e mai persone, non stupisce: agghiaccia.

martedì, ottobre 23, 2007

Onore a te, Babsi Jones.

Con questo post, Babsi Jones dichiara conclusa la propria presenza attiva sulla rete.
La scelta deriva da una serie di concause (le polemiche ferocissime e sanguinarie sul suo libro - che non ho letto - sono forse l'ultima), ma quel che mi interessa evidenziare nel suo post di commiato è una cosa che condivido a fondo.
L'impossibilità di discutere di qualsiasi cosa nel rumore immenso del mondo di oggi, sia nella sua dimensione reale che in quella virtuale; la cacofonia confusa con la democrazia; il poter parlare/urlare/parlarsi addosso (senza ascoltare) vantato come conquista.

Personalmente, ho spento per sempre la TV per potermi ascoltare quando parlo, e faccio un uso abbastanza moderato della rete per potermi capire quando penso:-))). E' una questione di misura, come sempre, di fare ciò che è nei propri limiti. Esiste un limite massimo di informazioni che è possibile gestire dando un senso ed una priorità alle stesse: oltre, vi è solo e davvero un rumore indistinto ed inutile.

Quando vedo blog con settanta/ottanta link a blog diversi, mi chiedo come diavolo faccia il tenutario a leggere tutta quella roba ogni giorno conservando la sanità mentale.
Mi chiedo a cosa serva questa contaminazione estrema, in cui tutti parlano di tutto. Io ormai parlo solo di me e di quel che sento, ed è già una cosa assai difficile da conoscere:-).
Non seguo più i fatti del giorno, ho limitato l'acquisto di quotidiani a tre giorni la settimana (principalmente per motivi economici, ma anche per disintossicarmi dall'informazione).
Leggo libri, approfondimenti, saggi: voglio essere solido e stabile nelle poche cose che so, e di tutto il resto non voglio parlare, e nemmeno "averci un'opinione".
Basta con il "pensare globalmente, agire localmente": meglio "pensare bene almeno a qualcosa, e poi agire":-))

Tornando a Babsi Jones: la scelta del silenzio è coraggiosa, e probabilmente dovuta dopo una forte, rumorosa sovraesposizione che non poteva non attirare altro rumore.
Per quanto ultimamente divergessi alquanto dalle sue opinioni, troppo draconiane per il mio modo di vedere la vita, l'assenza di sue parole nuove sarà in qualche modo una perdita importante. Ma restano quelle che ha scritto fin qui (intelligenti, stimolanti, mai banali), e su quelle possiamo pensare e ragionare a lungo, senza alcuna urgenza.

PS Anche il mio amico Andrea Rendi ha dichiarato l'esaurimento temporaneo delle motivazioni che lo portano a tenere un blog...ma son sicuro che torna:-)

martedì, marzo 28, 2006

Farsa e tragedia

Oggi mi è giunta da un amico una mail orribile.

Questo il testo.

Oggetto: Ricordati di loro quando voterai per il centro-sinistra.
Per non dimenticare...
1. AHMETAJ ARBRNOR - AVDO, 4, Korisa
2. AHMETAJ AGRON, 10, Korisa
3. BERISA ELVIS, 17, Prizren
4. BERISA ESAD, 12, Prizren
5. BESIM VALJETA, 6, Djakovica
6. BRUDAR JULIJANA, 10, Plav
7. GASI DEA, 9, Pristina
8. GASI DENISA, 4, Pristina
9. GASI REA, 6, Pristina
10. DACIC SENAD, 18, Besnik
11. DIMIC DRAGANA, 12, Staro Gradsko
12. ZIVANCEVIC MIODRAG, 8, Djakovica
13. ZECIRI NERCIVANE, 17, Djakovica
14. ZULJFERI BECIR - BECA, 14, Prizren
15. ZULJFERI KASANDRA, 3, Prizren
16. ZULJFERI MAKSUM, 2, Prizren
17. KASTRATI KUJTIM, 1, Orahovac
18. KNEZEVIC MIROSLAV, 14, Plav
19. KOPOLA ARIJETA, 13, Podujevo
20. KOPOLA MERLJINDA, ?, Podujevo
21. KOPOLA MERUSA, ?, Podujevo
22. KOPOLA CAVIT, 15, Podujevo
23. KOPOLA FLJORINDA, 18, Podujevo
24. KODZA BURIM, 14, Kacanik
25. KODZA VALJDET, 15, Kacanik
26. KODZA EDON, 4, Kacanik
27. KODZA OSMAN, 14, Kacanik
28. KODZA FISTIK, 5, Kacanik
29. KRASNICI ERNEST, 3, Orahovac
30. KREPNIK HAJDARAJ, 16, Djakovica
31. KUKAJ ALJBON, 14, Korisa
32. KUKAJ FLJORINDA, 5, Korisa
33. LUGICI ARTA, 13, Lipljan
34. MAKSIMOVIC OLIVERA, 13, Plav
35. MILENKOVIC SANJA, 16, Varvarin
36. MILIC VLADIMIR, 12, Surdulica
37. MILIC MILJANA, 15, Surdulica
38. MILOVANOVIC MILOMIR, 17, Surdulica
39. MITIC IRENA, 16, Nis
40. NIKOLIC GORDANA, 18, Vladicin Han
41. OSMANI EDON, 14, Djakovica
42. PAVLOVIC DAJANA, 5, Ralja
43. PAVLOVIC STEFAN, 8, Ralja
44. PAJAZITI VIOLETA, 16, Djakovica
45. PAJAZITI VJOLCA, 18, Djakovica
46. PALJUSI DIJANA, 5, Korisa
47. PETROVIC MARIJA, 15, Podujevo
48. PETROVIC NIKOLA, 17, Podujevo
49. PECOLI BESMILJE, 17, Prizren
50. RADULOVIC ADAM, 18, Nis
51. RAKIC MILICA, 3, Batajnica
52. ROGLIC MARKO, 16, Novi Pazar
53. SIMIC MARKO, 2, Novi Pazar
54. SMAJLJI BERSADA, 7, Djakovica
55. STANIJANOVIC BRANIMIR, 6, Aleksinac
56. STOJANOVIC MILICA, 13, Pavlovac
57. TASIC DALIBOR, 18, Vranje
58. TOSOVIC BOJANA, 1, Kursumlija
59. DZAFERI REZARTA, 6, Korisa
60. DZAFERI SERANDA, 2, Korisa
61-81. 20 nepoznate dece uzrasta 3 meseca do 18 godina, Korisa
/20 unknown children aged 3 months to 18 years, Korisa

= solo i BAMBINI UCCISI DALLE BOMBE NATO 24.03 - 06.06 1999
Al Governo in Italia c'era l'Ulivo

DECA POGINULA OD NATO BOMBI
CHILDREN KILLED BY NATO BOMBS

From the book «Children Accuse»

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Dunque: la guerra contro la Serbia è stata una cosa orribile e dannatamente seria, che difficilmente potrà mai essere perdonata al governo D'Alema.
E' quindi giusta e sacrosanta, nel centrosinistra, una riflessione su come, nel 1999, ci si sia allineati ad una aggressione pretestuosa e criminale ad un paese, ad un popolo indicato come "unico responsabile" del conflitto balcanico seguito alla disgregazione (fortemente voluta dalla UE) dell'ex Jugoslavia, e "punito" con 78 giorni di bombardamenti.
Una guerra di europei contro gli europei.
Ma, detto questo, è ignobile usare COSI', come arma aggiuntiva in questa disgustosa campagna elettorale, una tragedia che si è fatto a gara per dimenticare per cattiva coscienza.
Disgustoso. Ci manca solo l'uso delle vittime di una guerra ignobile per portare qualche voto in più a gente che non si commuove per nulla.
Non c'è davvero limite al peggio.

P.S. per chi abbia la voglia, il tempo, l'attenzione necessaria ad affrontare il tema, segnalo di nuovo il blog specifico di Babsi, Jutopia, dedicato a fornire una documentazione ragionata, approfondita, oggettiva su quei 78 giorni che sconvolsero la Serbia ma - ahimè - lasciarono indifferente l'Europa.

lunedì, marzo 13, 2006

Troppo da dire...

Oggi ci sarebbe da scrivere troppo su troppe cose.
Gli incidenti di Milano (dopo i quali ho deciso di non consultare più Indymedia, visto che non è più possibile definire come "controinformazione" il delirio di soggetti paranoici, rozzi e violenti).
La morte di Slobodan Milosevic (su cui, se avete voglia di perderci un po' di tempo e soprattutto se avete voglia di un'informazione non a senso unico, dovete assolutamente consultare il nuovo sito "jugologo" di Babsi qui).
L'ignobile show del padrone di Forza Italia durante la registrazione di un programma televisivo.
Ma è troppo, per un blogger pigro e stanco come me.