Le elezioni si avvicinano, il nervosismo cresce e tutte le "buone maniere" simulate all'inizio della campagna elettorale dal centrodestra vanno a farsi benedire.
La cosa più disgustosa in assoluto è l'ingresso nell'agone politico di Marcello Dell'Utri.
Cofondatore di Forza Italia in tandem con il leader del principale schieramento a me avverso, questo signore è stato riconosciuto dai giudici di Palermo come mediatore tra gli interessi di Cosa Nostra e quelli dell'Innominabile: quando parla, dovrebbe avere accanto a sè un avvocato e di fronte a se un magistrato. Se avete tempo e voglia, potete leggere a questo indirizzo, gentilmente offerta dal sito della rivista "Narcomafie", la sentenza di oltre 1700 pagine con cui nel dicembre 2004 il nostro veniva condannato per associazione mafiosa.
Qui una sintesi dei motivi della condanna: Dell'Utri, secondo i giudici, è colpevole:
del delitto di cui agli artt. 110 e 416 commi 1, 4 e 5 c.p., per avere concorso nelle attività della associazione di tipo mafioso denominata “Cosa Nostra”, nonché nel perseguimento degli scopi della stessa, mettendo a disposizione della medesima associazione l’influenza ed il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario ed imprenditoriale, nonché dalle relazioni intessute nel corso della sua attività, partecipando in questo modo al mantenimento, al rafforzamento ed alla espansione della associazione medesima.
E così ad esempio:
1. partecipando personalmente ad incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra, nel corso dei quali venivano discusse condotte funzionali agli interessi della organizzazione;
2. intrattenendo, inoltre, rapporti continuativi con l’associazione per delinquere tramite numerosi esponenti di rilievo di detto sodalizio criminale, tra i quali Bontate Stefano, Teresi Girolamo, Pullarà Ignazio, Pullarà Giovanbattista, Mangano Vittorio, Cinà Gaetano, Di Napoli Giuseppe, Di Napoli Pietro, Ganci Raffaele, Riina Salvatore;
3. provvedendo a ricoverare latitanti appartenenti alla detta organizzazione;
4. ponendo a disposizione dei suddetti esponenti di Cosa Nostra le conoscenze acquisite presso il sistema economico italiano e siciliano.
Così rafforzando la potenzialità criminale dell’organizzazione in quanto, tra l’altro, determinava nei capi di Cosa Nostra ed in altri suoi aderenti la consapevolezza della responsabilità di esso DELL’UTRI a porre in essere(in varie forme e modi, anche mediati) condotte volte ad influenzare – a vantaggio della associazione per delinquere – individui operanti nel mondo istituzionale, imprenditoriale e finanziario.
Con l’aggravante di cui all’articolo 416 comma quarto c.p., trattandosi di associazione armata.
Con l’aggravante di cui all’articolo 416 comma quinto c.p., essendo il numero degli associati superiore a 10.
Reato commesso in Palermo (luogo di costituzione e centro operativo della associazione per delinquere denominata Cosa Nostra), Milano ed altre località, da epoca imprecisata sino al 28.9.1982
Questo personaggio emerito è dunque intervenuto con opinioni importanti nel già triste dibattito preelettorale. Il primo concetto è che lo stalliere mafioso di Arcore, condannato nel 2000 all'ergastolo, è un EROE.
Il secondo è che non esistono pentiti di mafia che non siano malati di mente.
Il terzo è che se il PDL vince le elezioni i libri di storia verranno rivisti per cancellare le pagine che inneggiano alla resistenza.
Il leader dello schieramento a noi avverso ha prontamente dato ragione all'emerito personaggio.
A me, sinceramente, tutto questo fa vomitare. Sono allibito, offeso, scandalizzato, indignato, incazzato, e questi non li sopporto davvero più.
La cosa più disgustosa in assoluto è l'ingresso nell'agone politico di Marcello Dell'Utri.
Cofondatore di Forza Italia in tandem con il leader del principale schieramento a me avverso, questo signore è stato riconosciuto dai giudici di Palermo come mediatore tra gli interessi di Cosa Nostra e quelli dell'Innominabile: quando parla, dovrebbe avere accanto a sè un avvocato e di fronte a se un magistrato. Se avete tempo e voglia, potete leggere a questo indirizzo, gentilmente offerta dal sito della rivista "Narcomafie", la sentenza di oltre 1700 pagine con cui nel dicembre 2004 il nostro veniva condannato per associazione mafiosa.
Qui una sintesi dei motivi della condanna: Dell'Utri, secondo i giudici, è colpevole:
del delitto di cui agli artt. 110 e 416 commi 1, 4 e 5 c.p., per avere concorso nelle attività della associazione di tipo mafioso denominata “Cosa Nostra”, nonché nel perseguimento degli scopi della stessa, mettendo a disposizione della medesima associazione l’influenza ed il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario ed imprenditoriale, nonché dalle relazioni intessute nel corso della sua attività, partecipando in questo modo al mantenimento, al rafforzamento ed alla espansione della associazione medesima.
E così ad esempio:
1. partecipando personalmente ad incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra, nel corso dei quali venivano discusse condotte funzionali agli interessi della organizzazione;
2. intrattenendo, inoltre, rapporti continuativi con l’associazione per delinquere tramite numerosi esponenti di rilievo di detto sodalizio criminale, tra i quali Bontate Stefano, Teresi Girolamo, Pullarà Ignazio, Pullarà Giovanbattista, Mangano Vittorio, Cinà Gaetano, Di Napoli Giuseppe, Di Napoli Pietro, Ganci Raffaele, Riina Salvatore;
3. provvedendo a ricoverare latitanti appartenenti alla detta organizzazione;
4. ponendo a disposizione dei suddetti esponenti di Cosa Nostra le conoscenze acquisite presso il sistema economico italiano e siciliano.
Così rafforzando la potenzialità criminale dell’organizzazione in quanto, tra l’altro, determinava nei capi di Cosa Nostra ed in altri suoi aderenti la consapevolezza della responsabilità di esso DELL’UTRI a porre in essere(in varie forme e modi, anche mediati) condotte volte ad influenzare – a vantaggio della associazione per delinquere – individui operanti nel mondo istituzionale, imprenditoriale e finanziario.
Con l’aggravante di cui all’articolo 416 comma quarto c.p., trattandosi di associazione armata.
Con l’aggravante di cui all’articolo 416 comma quinto c.p., essendo il numero degli associati superiore a 10.
Reato commesso in Palermo (luogo di costituzione e centro operativo della associazione per delinquere denominata Cosa Nostra), Milano ed altre località, da epoca imprecisata sino al 28.9.1982
Questo personaggio emerito è dunque intervenuto con opinioni importanti nel già triste dibattito preelettorale. Il primo concetto è che lo stalliere mafioso di Arcore, condannato nel 2000 all'ergastolo, è un EROE.
Il secondo è che non esistono pentiti di mafia che non siano malati di mente.
Il terzo è che se il PDL vince le elezioni i libri di storia verranno rivisti per cancellare le pagine che inneggiano alla resistenza.
Il leader dello schieramento a noi avverso ha prontamente dato ragione all'emerito personaggio.
A me, sinceramente, tutto questo fa vomitare. Sono allibito, offeso, scandalizzato, indignato, incazzato, e questi non li sopporto davvero più.
11 commenti:
sono anni(almeno 20...), che penso e dico che dovrei (si dovrebbe) prepararci alla "Resistenza"..., non solo perchè non deve essere persa come memoria storica, ma soprattutto perchè ho sempre temuto che prima o poi mi/ci toccasse dinuovo in qualche modo...
ad es. dopo Genova G8...una sera con amici la buttai lì dicendo che sarebbe stato opportuno capire come fare un allevamento di piccioni viaggiatori... che sono meno oscurabili dei cellulari... Mi hanno guardato non capendo il nesso... è triste non riuscire a farsi capire.
Ma a parte le mie tavanate avicole, ed i conati di vomito (cui mi associo)è molto difficile riuscire a capire come essere incidenti o, non dico riuscire a creare una controtendenza, ma per lo meno riuscire prima ad accordarsi su "un Piave" da cui non deve passare lo "straniero" e poi riuscire a difenderlo....soprattutto quando il corso del fiume non viene percepito come qualcosa di collettivo ma come "parcellizzazioni di un bene in quote individuali e/o di categoria".
Quindi resto assai pessimista in merito, vista l'alta litigiosità a Sinistra (+ o - democratica)...
Ho spaziato un pò, scusate, ma tornando a Dell'Utri, è solo uno dei tanti e non meno vergognosi casi in cui nella nostra "democrazia" è permesso di "esprimersi"...peccato che i media stanno in mano a loro... e nonostante la potenza di Internet che consente di reperire un'informazione più vasta (e spesso più corretta), purtroppo la maggioranza la usa per fare ricerche su "sesso e affini", come evidenziava un amico mio su altri blog...
Beh, non ho soluzioni e lo sfogo non ha diminuito la mia personale incazzatura.
Ciao
Stefi
Io personalmente sono terrorizzato. Se questi vincono, devastano di nuovo il paese. Ma anche se perdessero, cinque minuti dopo temo farebbero partire (peggio dell'altra volta) un progetto di destabilizzazione a base di accuse di brogli, di insulti, di provocazioni...il comportamento aberrante della destra in questi ultimi giorni me lo lascia pensare.
Nel dubbio, studio con cura la piantina dei sentieri della mia collina, li percorro con attenzione, valuto la presenza di rifugi e vie di fuga, e mi faccio di nuovo raccontare da mio padre di quando era partigiano.:-)
Lupo, ho anch'io questa sensazione di pericolo imminente. L'altra sera ho visto (scaricato) la puntata di "Niente di personale" dedicata alle vittime della mafia.
Mentre lo stomaco mi si stringeva sempre di piu' ascoltando queste storie di poliziotti, imprenditori, cittadini normali, pensavo alla scellerata dichiarazione di Dell'Utri su Mangano e la rabbia mi montava sempre di piu'.
Fermare questa destra e' la vera emergenza.
Tutto sommato e' positivo che in questa coda di campagna elettorale stiano tirando fuori il loro vero volto. Spero (SPERO!!!) che questo apra gli occhi a tanta gente. Mi riferisco soprattutto a quelli che non hanno intenzione di votare. Quelli che votano a destra non li fai ragionare neanche se apri loro il cervello!
Infatti, sto tentando di sensibilizzare in questi giorni gli amici che si stanno lasciando prendere dalla voglia di non votare.
Che si rendano conto di cosa accade, che almeno fermino chi il NOSTRO Stato lo vuol considerare cosa sua.
Secondo me la soluzione e' una sola:
La morte di Berlusconi.
Ora, questa sembra una battuta, ma la penso davvero cosi'. Siccome poi penso che un omicidio sia inaccettabile anche se la vittima fosse il demonio in persona, sono li' a pregare che Berlusconi muoia di morte naturale.
Perche' se Berlusconi non muore, ci sara' sempre chi lo vota, visto che, come dice Stefi, i media stanno tutti dalal sua parte. Berlusconi muore, il monolito si frantuma e avremo finamente una destra che si opponga alla sinistra. In questo panorama addirittura Storace e la Santanche' mi sembrano preferibili a Berlusconi.
In questo panorama, francamente, chi mi accusa di disperdere il mio voto perche' non lo do' al PD mi pare davvero un marziano.
Guarda, Dario, qui proprio non c'è mai stato spazio per la polemica sul voto utile...è l'ultimo dei problemi.
Sulla morte di Berlusconi...spero che non avvenga da qui a domenica, adesso non potrei sopportare milioni di persone piangenti al suo funerale da Grande Statista e il PdL al 70% sull'onda dell'emozione...:-(
Eppure...
un PdL orfano di Berlusconi non sarebbe peggio di tanti altri...
Se lo prendesse in mano Gianni Letta, forse...
Non capisco perchè fasciarsi il capo prima di romperlo.Secondo me non è poi così sicuro che vinca.Comunque tra mafiosi da una parte ed ex terroristi dall'altra non saprei che scegliere!
In linea di massima si potrebbe essere d'accordo, ma a chi ti riferisci esattamente parlando di "ex terroristi"?
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