Da un incontro con l'Assessore all'Istruzione della Regione Piemonte, è emerso un dato inquietante che riguarda la scuola superiore: in Italia, essa propone circa 950 (NOVECENTOCINQUANTA) indirizzi diversi.
Mentre negli altri gradi di istruzione l'autonomia (dopo un primo avvio incerto e confuso) ha significato maggiore libertà di azione e possibilità per le scuole di connettersi le une con le altre in una rete che permette di dispiegare una progettualità al passo con i tempi, nelle superiori l'autonomia significa ancora oggi concorrenza spietata per l'acquisizione di "clienti", con logiche di puro marketing, generando un vero e proprio supermarket dell'offerta formativa.
I POF sono esposti negli scaffali come merci scintillanti, ed alle famiglie si propone l'idea che si possa scegliere quel che si vuole, la merce che soddisfa di più (e che, implicitamente, "costa di meno" in termini di impegno e di fatica).
Ed ecco nascere ad esempio i licei scientifici ad indirizzo sportivo (!!!), dove l'ingrato compito di avvicinarsi a materie ostiche come il latino (ahimè, il dannato giogo centralista che impedisce di liberarsene definitivamente!) è risarcito da giorni interi di cazzeggi in mountain bike o da corsi di scherma, e dal sogno di trasformare la scuola in un viatico divertente verso una ricca carriera da atleta.
Altri sedicenti "licei scientifici ad indirizzo sperimentale", che di scientifico hanno solo il prestigioso titolo, l'odiato latino sono anche riusciti ad estrometterlo.
In una provincia piemontese è stato addirittura istituito un "liceo classico ad indirizzo scientifico",
quintessenza della follia e clamorosa truffa per gli "utenti/clienti".
Tutto questo potrebbe in fondo considerarsi un tentativo di rinnovamento delle istituzioni scolastiche, per modernizzare l'offerta formativa e avvicinarla agli interessi dei giovani.
Peccato che uno poi vada a vedere poi i dati OCSE sull'istruzione, che mettono a confronto gli studenti quindicenni di 57 paesi del mondo, e scopra che lo studente italiano in mountain bike si colloca al 33° posto per competenze di lettura, al 36° per cultura scientifica ed al 38° per quella matematica.
Peccato che, secondo i dati del Ministero della Pubblica Istruzione, nella nostra scuola superiore alla fine del primo quadrimestre il 70% degli studenti presenti in media quattro insufficienze a testa, ovviamente nelle materie che caratterizzano di più i corsi di studio.
In tutto questo c'è qualcosa che non funziona, direi.
Mentre negli altri gradi di istruzione l'autonomia (dopo un primo avvio incerto e confuso) ha significato maggiore libertà di azione e possibilità per le scuole di connettersi le une con le altre in una rete che permette di dispiegare una progettualità al passo con i tempi, nelle superiori l'autonomia significa ancora oggi concorrenza spietata per l'acquisizione di "clienti", con logiche di puro marketing, generando un vero e proprio supermarket dell'offerta formativa.
I POF sono esposti negli scaffali come merci scintillanti, ed alle famiglie si propone l'idea che si possa scegliere quel che si vuole, la merce che soddisfa di più (e che, implicitamente, "costa di meno" in termini di impegno e di fatica).
Ed ecco nascere ad esempio i licei scientifici ad indirizzo sportivo (!!!), dove l'ingrato compito di avvicinarsi a materie ostiche come il latino (ahimè, il dannato giogo centralista che impedisce di liberarsene definitivamente!) è risarcito da giorni interi di cazzeggi in mountain bike o da corsi di scherma, e dal sogno di trasformare la scuola in un viatico divertente verso una ricca carriera da atleta.
Altri sedicenti "licei scientifici ad indirizzo sperimentale", che di scientifico hanno solo il prestigioso titolo, l'odiato latino sono anche riusciti ad estrometterlo.
In una provincia piemontese è stato addirittura istituito un "liceo classico ad indirizzo scientifico",
quintessenza della follia e clamorosa truffa per gli "utenti/clienti".
Tutto questo potrebbe in fondo considerarsi un tentativo di rinnovamento delle istituzioni scolastiche, per modernizzare l'offerta formativa e avvicinarla agli interessi dei giovani.
Peccato che uno poi vada a vedere poi i dati OCSE sull'istruzione, che mettono a confronto gli studenti quindicenni di 57 paesi del mondo, e scopra che lo studente italiano in mountain bike si colloca al 33° posto per competenze di lettura, al 36° per cultura scientifica ed al 38° per quella matematica.
Peccato che, secondo i dati del Ministero della Pubblica Istruzione, nella nostra scuola superiore alla fine del primo quadrimestre il 70% degli studenti presenti in media quattro insufficienze a testa, ovviamente nelle materie che caratterizzano di più i corsi di studio.
In tutto questo c'è qualcosa che non funziona, direi.
7 commenti:
Trovo tutto questo veramente assurdo. Un'operazione di maquillage commerciale senza cambiare la sostanza. Una buona scuola la fanno gli insegnanti preparati e motivati. Inutile inventarsi queste amenita'.
Infatti si vedono i risultati!
Che classe fanno i tuoi figli?
Seconda media e terza liceo scientifico (assolutamente tradizionale): i loro insegnanti sono ammirevoli, motivano e rendono attraente la materia senza cedere mai sulla necessità della fatica e dell'impegno quotidiano. Ma non sempre si è così fortunati...
Si', penso che tu possa ritenerti fortunato. Anche ai miei non sta andando male (prima media e prima liceo scientifico). Quando il grande ha finito le medie ci sembrava che non fosse stato preparato bene e temevamo l'impatto con il liceo. Invece con il suo "buono" si e' dimostrato assai piu' preparato di molti suoi compagni passati con "ottimo" e che quest'anno stanno arrancando.
E' tutta una questione di fortuna, purtroppo. Per questo hanno poco senso le offerte sghiribillenti che tu citavi.
"Sghiribillenti" è un aggettivo che mi piace assai, me ne approprierò:-)
Non mi parlare della scuola! Vissuta come genitore è stata veramente una delusione su tutti i fronti.Il piccolo va i seconda elementare,la grande in seconda media,pare che voglia fare il liceo scientifico.Le prospettive non sono rosee.I pof sono una scusa per assegnare agli insegnanti delle ore di straordinario e quando c'è la necessità di compresenze ,a causa di alunni ingestibili, vanno in giro dicendo che non possono fare gli straordinari. Non servono a niente questi pof.E' cosi difficile per loro fare il normale programma ministeriale?Magari fatto bene?Il termine sghiribillo per me è troppo "delicato" lo lascio alla sorellona ,io userei un termine più pesante per meglio definire la scuola italiana.
Io sono nel Consiglio di Istituto del liceo di mia figlia, e devo dire che anche la partecipazione dei genitori alla vita della scuola lascia assai a desiderare...i ruoli di partecipazione (nei consigli di classe e di istituto) sono ricoperti male e svogliatamente, ed anche le poche possibilità di intervento pratico e di controllo/condivisione sulle attività della scuola vanno perdute...
(ma adesso vedrete, con il mafioso Dell'Utri che si mette a riscrivere i libri di storia andrà molto meglio...i ragazzi sapranno che Borsellino e Falcone sono morti d'infarto e che la strage di Portella della Ginestra in realtà è stata una intossicazione alimentare:-)))
Anch'io faccio parte del consiglio d'istituto dell'istituto comprensivo "La Pira". E'vero i genitori spesso si defilano e non partecipano ,ma non hanno neanche nessuna voce in capitolo. Per poter sbloccare una situazione tragica in classe di mia figlia (1° media) abbiamo dovuto scrivere a tutti ministro compreso.
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