martedì, agosto 21, 2012

Godersi i propri veleni

Poichè giustizia l'è morta, ed è probabilmente impensabile ormai porre rimedio ai danni provocati da decenni di imprenditoria criminale ed avvelenatrice, credo nel valore innovativo di un semplice disegno di legge:

"Chiunque promuova, diriga o gestisca una attività industriale manifestamente inquinante, ha l'obbligo di residenza nel territorio in cui tale attività è operativa."

Credo che se Ferrante e Riva vivessero obbligatoriamente nel quartiere Tamburi di Taranto, così come se lo Stato avesse a suo tempo obbligato Schmidheiny e De Cartier a vivere a Casale Monferrato, ci sarebbero motivazioni assai più forti ad evitare di inquinare: la vita ed i figli propri, si sa, valgono molto più di quelli degli altri.


giovedì, agosto 02, 2012

La scomparsa del lavoro

Martedì 31 luglio 2012 l'ISTAT diffonde il seguente comunicato stampa:

Occupati e disoccupati (dati provvisori)

A giugno 2012 gli occupati sono 22.970 mila, in calo dello 0,1% rispetto a maggio (-29 mila unità). Il calo riguarda in particolare le donne. Rispetto a giugno 2011 il numero di occupati mostra una lieve crescita (11 mila unità).
Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in diminuzione nel confronto congiunturale di 0,1 punti percentuali e stabile in termini tendenziali.
Il numero dei disoccupati, pari a 2.792 mila, cresce del 2,7% rispetto a maggio (73 mila unità). Tale aumento riguarda sia gli uomini sia le donne. Su base annua la crescita è pari al 37,5% (761 mila unità).
Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a maggio e di 2,7 punti rispetto all'anno precedente. A tale proposito si segnala la revisione dei dati relativi ai precedenti tre mesi, dovuta ad un aggiornamento del modello di destagionalizzazione.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 34,3%, in calo di 1,0 punti percentuali rispetto a maggio. I giovani disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di età.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona al 36,1%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,8 punti su base annua.

Nell'ultimo anno, dunque, i disoccupati in Italia sono cresciuti di SETTECENTOSESSANTUNOMILA unità, il 37,5 % in termini percentuali, e sono arrivati a DUE MILIONI SETTECENTONOVANTADUEMILA.

Non so a voi, ma a me sembrano cifre spaventose