lunedì, febbraio 16, 2009

Dell'informazione malata, morbosa e fuorviante

Ad ascoltare tg e gr in questi giorni, sembra che il paese sia percorso da ondate di stranieri stupratori. Nessun luogo è sicuro, nessuna donna è al sicuro, se percorre strade che incrociano rumeni o tunisini.

Il meccanismo informativo è tale da mettere perfettamente a fuoco la necessità di odiare lo straniero, e nel contempo fare diventare la violenza un fatto "estraneo a noi".
Il ragionamento indotto è che "se non ci fossero gli stranieri non ci sarebbe la violenza".
Sono certo, purtroppo, che al potere non interessi nulla di queste anime e di questi corpi violati, esattamente come non gli interessava nulla di Eluana Englaro.

E' il solito "format" comunicativo applicato da quando gli unni sono andati al potere.
Il messaggio che viene quotidianamente martellato nei cervelli è che questo è un paese di gente perbene contaminato da poche milionate di farabutti di vario genere: di volta in volta si tratta (in ordine di cattiveria) di rumeni e stranieri in genere, piloti, insegnanti, sindacalisti (e comunisti, nella più orribile delle coniugazioni), impiegati pubblici...

Il problema di questo format bugiardo è che, man mano che le cose vanno peggio, occorre allargare progressivamente la cerchia dei cattivi, o dire che i cattivi sono ancora più cattivi di quanto si pensasse.
Ecco infatti l'ostinazione rancorosa contro i clandestini, che oggi sono il nemico più debole e con meno capacità di difendersi: ed io credo che nei palazzi del potere qualcuno veda con piacere, al di là delle condanne di circostanza, il diffondersi di atti di violenza compiuti dalla parte peggiore del popolo contro i propri "nemici", segno evidente che il messaggio è stato interiorizzato.
Nessun tg dice che chi è disposto a sprangare in branco un innocente fa ribrezzo e schifo esattamente come chi stupra: è un'opinione impopolare, di fronte alla barbarie dilagante.
E non manca l'incitamento al peggio, con l'annuncio dell'ennesimo inutile decreto "cattivo", e con una provocazione - ovviamente di matrice leghista - sulla castrazione, che ancora una volta tenta di superare i limiti dell'orrore (ma castreranno allora anche i bravi padani che stuprano le proprie sfortunate compagne nelle comode villette del Nord?).

Ma la violenza (la violenza contro le donne, contro i deboli, contro i diversi e gli "estranei") è un relitto arcaico della natura umana da cui ci può affrancare soltanto con la cultura: e un potere che odia la cultura, la conoscenza, la scuola, l'educazione, il cittadino (preferendogli il servo ignorante) è un potere che oggettivamente e consapevolmente opera per la diffusione della violenza.
Per bieco interesse, perchè è più semplice dominare un popolo rincoglionito, ignorante, bue: sfruttarlo, usarlo, adoperarlo come strumento per conservare e perpetuare la diseguaglianza, l'ingiustizia.

Noi uomini che in questo modello aborriamo di riconoscerci, oltre a rafforzare la nostra rete di affetti e di relazioni sane, schiette, egualitarie con le donne e con gli uomini, non dobbiamo cadere nella trappola del silenzio, nè farci dettare l'"agenda dello sdegno" dal potere e dai suoi media.

Ieri Eluana, oggi le ragazze violate in modo seriale...è uno schifoso ricatto emozionale, quello a cui ci obbligano.
Giorno dopo giorno ci occupano la mente con qualcosa di cui a loro non importa nulla, ma che ci impongono come doverosa emozione collettiva: ma poichè - ad esempio - delle donne stuprate in casa, o delle donne straniere stuprate dalle bestie italiche, non ci parlano mai, quel che ci costringono a condividere è un'emozione corrotta, parziale, bugiarda.

Che ci distrae dalla necessità - dalla priorità - di combatterli, di rifiutarli, di cacciarli via, perchè finchè ci saranno loro la semina della violenza non avrà mai fine.

6 commenti:

riri ha detto...

Ciao, condivido quanto hai espresso così chiaramente. Grazie.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Purtroppo é un Paese alla deriva e certe realtà sembra vogliano farcele supinamente accettare.

E questo é scandaloso.

Sileno ha detto...

Sono con voi amici.
Sileno

Angela ha detto...

pare che in Sardegna non l'abbiano capito...

Luposelvatico ha detto...

Purtroppo no. Il fatto che abbiano vinto ancora, nonostante le oscenità visibilissime che hanno esibito nelle ultime settimane, significa che alla maggioranza della gente quelle oscenità non fanno nè caldo nè freddo, e che il modo di sentire della maggioranza è sempre più distante dal mio.
Ne prendo atto, ma non ho nessuna intenzione di rassegnarmi.

Anonimo ha detto...

mi chiedo quanto sia profondo questo baratro di cui non si vede più la fine...
...perchè forse bisogna toccare il fondo per poi iniziare a risalire...
mi sento come nelle sabbie mobili, come un granello di sabbia che faticosamente cerca di emergere e viene schiacciato verso il basso da una massa di fango compatta che inesorabilmente sta affondando...
Stefi