Sei incazzata. Con te stessa, con il mondo, ed anche con me.
Incazzata per i soliti motivi. Perchè nel tuo futuro possibile non c'è più molto, ed il presente non ti soddisfa, ma anzi si fa ogni giorno più precario, più faticoso, più grigio.
Non hai più voglia di passioni fugaci, e forse, in generale, neppure di passioni persistenti.
Vorresti valori, sicurezze, tempo, tranquillità.
Tutto quello che, in questa epoca e a quest'età, forse nessuno ci potrà mai più garantire.
Io faccio lo scemo, il clown. Minimizzo, ma solo perchè in questo momento - solo IN questo momento - sono con la testa fuori dallo stesso pantano.
O forse perchè sto invecchiando sul serio, e inizio ad escludere dal mio orizzonte, piano piano, tutte le cose che non potrò mai avere. (Escluderò anche te, un giorno?)
Inizio a vivere osservando quel che c'è intorno a me ed in me, invece di cercare ossessivamente quel che non c'è: se ci fossero stati dei talenti sarebbero emersi anche senza un maestro, se ci fossero state decisioni clamorose forgiate dalla mia anima le avrei prese, se ci fosse stata una qualsiasi sorta di "superiorità" rispetto alla media qualcuno l'avrebbe vista.
Se tutto questo non è accaduto, pazienza. Non accadrà domani.
Forse faccio ancora in tempo a gratificarmi con le piccole cose che ho. Questa piccola intelligenza, questa piccola base di conoscenza (minuscola rispetto a quel che avrei voluto, ma anche qui...trattasi di possibilità), questo approccio pragmatico alle cose.
Forse faccio ancora in tempo, usando quel poco che ho, a fare qualcosa di utile, di buono, di sensato.
Qualcosa che porti il mio contributo a questo mondo fatto malissimo. Forse perchè tutti, invece di essere semplicemente quel che siamo, tentiamo - fallendo - di inseguire quel che non saremo mai.
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