16 marzo, TG2 delle 18.30. Il giornalista commenta così la nuova offensiva delle Forze Armate americane in Irak: " la più grande offensiva dall'inizio della guerra, nel 2003, è stata scatenata nella zona di Samara. Poichè è una zona densamente abitata, effetti collaterali sono possibili".
"Effetti collaterali sono possibili"????
La frase giusta è "verranno uccisi un sacco di innocenti". Come sempre. Ma è possibile che un giornalista sia così "embedded" con la cultura di guerra da parlare con il linguaggio biforcuto di un generale americano, prima dell'ennesima, assurda, orribile strage?
Bielorussia, 16 marzo. Il capo del KGB annuncia in TV che chiunque parteciperà a manifestazioni contrarie alle elezioni di domenica prossima (che rieleggeranno il satrapo Lukashenko) sarà passibili della pena capitale o del carcere a vita. Pena di morte o ergastolo per la partecipazione ad una manifestazione. A due passi dall'Unione Europea. Adesso sentirò il rombo dei bombardieri che volano su Minsk per rovesciare il regime e riportare la democrazia, mi son detto. Ma c'è stato solo silenzio.
Mosca, 16 marzo. I ministri dell'Energia dell'Unione Europea si stringono attorno a Putin: gli sorridono e cercano di portare a casa il gas per il prossimo inverno. A Grozny il riscaldamento è fornito dai russi con altri tipi di combustibile, ma adesso non è il caso di star lì a fare i pignoli per due-trecentomila morti quando è in gioco il benessere ed il tepore delle nostre case...
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