La legge "Rognoni - La Torre" permette, da vent'anni, di colpire la mafia in modo efficace, sul piano economico, con la confisca dei beni derivati dalle attività illecite.
I beni confiscati (immobili, terreni) vengono quindi "restituiti" alla società civile (e diventano strutture ed opportunità di lavoro per cooperative ed attività "sane").
Oggi, un disegno di legge(*), che sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento, prevede (tra altre cose) la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", del provvedimento di confisca.
L'associazione "Libera" e i familiari delle vittime della mafia hanno lanciato un appello per chiedere al Parlamento un ripensamento di questa norma: mi sembra cosa buona e giusta, e doverosa per un futuro di speranza, leggere l'appello e sottoscriverlo qui.
(*) comma 1, lettera "m", art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali”
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