Notevole ampliamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri, riduzione delle prerogative del Presidente della Repubblica. Il primo può chiedere al secondo di far sciogliere le Camere: nomina e revoca i ministri. Il potere di legiferare in modo esclusivo su Sanità ed Istruzione passa alle Regioni.
Questa riforma sarebbe preoccupante anche se fossimo in un paese normale.
Ma non è normale, un paese dove la classe dirigente non ha misura, usa il dileggio, lo sfottò e l'aggressività non solo contro la parte avversa ma anche contro i cittadini.
Dove si dicono cose irresponsabili (la casa per tutti) e poi si correggono con affermazioni sconcertanti (la casa a tutti gli sfrattati), ovviamente tacciando la stampa di essere menzognera.
Dove si decide di dare elemosine a pioggia, parlo dei mille euro per i figli nati nel 2005, (e forse non solo ai primogeniti, e forse anche a quelli nati nel 2006), a ricchi, quasipoveri e poveri (i primi ci si faranno una cena, i secondi manco ci pagano il nido per due mesi, i terzi lasciamo perdere), e si taglia una cifra sette volte superiore per i servizi.
Qui le cose non funzionano; ma se proviamo a dirlo, ricominciamo ad essere bersagli di dileggio, sfottò ed aggressioni che - come al solito - hanno il solo scopo di alzare la nebbia e non affrontare la realtà.
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