"Ancora? Cioè,le bombe che bruciano i corpi ma non i vestiti…. il caporale che al telefono pare…il collega che ha intravisto forse… la Sgrena che al mercato avrebbe…il fosforo che diventa napalm..l’iraq che diventa Vietnam…Luttazzi che diventa un comico…"
Commenti come questi (su Macchianera, ad una vignetta di Mauro Biani) obbligano moralmente a parlare di Falluja. Quello che è successo dopo la messa in onda del servizio di RaiNews (il dibattito che ne è sorto) ha secondo me aspetti autenticamente surreali.
E' come se un tizio venisse investito. Ed un servizio televisivo dicesse "E' stata una jeep, ecco le prove!". Ed un amico dell'investitore dicesse all'autore del servizio: "Una Jeep? ma sei stupido? era una Porsche Cayenne Turbo 2.8. Sei proprio cretino. Se non riconosci il modello, come ti permetti di parlare dell'incidente? Non sei autorizzato. Fai propaganda. Dici cazzate." Ed intanto l'investito muore, mentre si dibatte dell'aspetto tecnico.
Ora - lo ripeto - chi se ne fotte se il fosforo è un gas o un condimento. Chi se ne frega se l'hanno usato o no. Chi se ne frega se era permesso o no dalle convenzioni internazionali o dal trattato di Pancalieri.
Il tema è un altro. Che Falluja è stata assediata, nel novembre 2004, per dare la caccia ai nemici. E che tutti quelli che non sono riusciti a scappare, e tutti quelli che non erano guerriglieri (cioè persone normali, innocenti, come me e voi, o forse anche di più visto che sono stati occupati da una forza straniera) sono stati massacrati.
Come fece Saddam con i curdi qualche anno prima.
Le forze occupanti si sono comportate, alla fine, come i "cattivi" che volevano cacciare.
E su questo punto, gli strafottenti-spiritosi-sarcastici esperti di armamenti, chissà perchè, diventano stranamente silenziosi.
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