giovedì, febbraio 02, 2006

Minus habens sarà lei, Cardinale!

Il Cardinale Poletto ha rilasciato, ieri, un'intervista alla edizione torinese di Repubblica che mi ha fatto trasalire. Da sempre il Cardinale se la prende con l'ateismo, ma ieri - e credo sia la prima volta - se l'è presa direttamente - e personalmente - con gli atei.
Appartenendo a questa categoria, mi sono sentito colpito.
L'ateo? "Un pover'uomo, o una povera donna, che deve rassegnarsi ad una vita senza speranza, non potendo contare sulla vita eterna." Segue un'altra frase di commiserazione, da cui risulta evidente che - per il Cardinale - NOI siamo persone da compatire.
La mia prima reazione, quella interiore, è stata molto rozza e volgare, e non merita di essere pubblicizzata.
Quel che tristemente vorrei far notare è che la deriva ideologica (e aggressiva) della Chiesa Cattolica prosegue senza sosta, e che in queste considerazioni sugli ALTRI (che sono ovviamente poveretti, tristi, infelici: INFERIORI) è contenuto un germe di discriminazione pericolosissimo.
Poletto mi indica ai cattolici (e mi auguro che ben pochi lo ascoltino) con la sua faccina colma di pietà e commiserazione, dicendo che sono inferiore a loro.
Mi auguro che domani non prosegua su questa strada, magari suggerendo ai bravi cattolici di cacciarmi, dopo aver segnato la mia porta di casa con una croce bianca.

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