L'euforia è lì, un piccolo cumulo di cenere sulla pietra, ingrigito ed ormai freddo, pronto per essere raccolto con la paletta e gettato nel sacco nero centimetrisettantapercento.
Mi si sfalda tra le dita, diventa polvere.
Pazienza.
Apro i cassetti della mente, e cerco qualcosa di gaio, di divertente, di ameno.
mmm... questo no... questo è scaduto...accidenti, è quasi tutto da buttar via.
E questa? "Ma tu, quando frulli le arance, dopo ti restano a grumi?"
Dio mio, non ci vado più al caffè con i colleghi, no, se genero queste cose...
Va be', ma per fortuna ho sempre i miei sogni.
Ora ci penso e starò meglio, sicuro. Basta che me ne venga in mente uno.
Bzzzz...trrr...sfffffffffffff...ecco...mah...l'immagine è sfocata, e l'audio è peggio di quello del Palamazda. E' lei? La mia fata? Non ci somiglia neanche un po'.Come faccio a farmi venire i brividi con tutte queste righe, interferenze, disturbi?
Okay, dormo troppo poco, sto invecchiando e non riesco più a concentrarmi su nulla.
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