Il 9 aprile, per la prima volta dalla elezioni del 1946, NON potremo scegliere il nome della persona per cui votare per l'elezione alla Camera dei Deputati.
Qui, in un Paese in cui fino a qualche tempo fa la parola democrazia significava qualcosa. In Italia. Non in Transnistria, o in Turkmenistan, o in qualche finta democrazia esportata con le armi. Qui.
Non so voi, ma io sono basito.
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