martedì, giugno 17, 2008

Fermiamolo.

Ecco qui, non è durata molto la recita di Berlusconi nel ruolo di "statista". Come spiega qui Ezio Mauro assai meglio di me, è bastato poco per veder riafforare il personaggio che conosciamo benissimo: personaggio che nutre un disprezzo profondo per lo Stato, per le istituzioni, per i poteri fondanti di questa democrazia.
Le sue dichiarazioni di ieri a supporto del vergognoso e ributtante emendamento al pacchetto sicurezza che consentirà di sospendere il processo a suo carico, ottenendo un anno di tempo per affossare definitivamente ogni tentativo di applicare la legge nei suoi confronti con una riedizione del tristemente noto "Lodo Schifani", sono semplicemente eversive.
Mi aspettavo che qualcuno mandasse i carabinieri ad arrestarlo, mentre proclamava le sue usuali sconcezze contro la Magistratura e dichiarava di non voler sottostare a nessun potere, a nessun equilibrio che non sia il suo.
Invece no: laddove quel che in un paese normale sarebbe una pustola, un'escrescenza che si sarebbe rimossa da tempo, in una democrazia estenuata e offesa da decenni di aggressione mediatica non genera neppure più gli anticorpi per difenderci da quel che, nato come un'influenza pittoresca, è diventato nel tempo un male incurabile.
Veltroni, forse dire "Se continui a fare il birichino non ti parlo più" non è ancora essere consapevoli della gravità della situazione.
Veltroni e Di Pietro, dite e fate qualcosa non dico di sinistra, ma qualcosa di DEMOCRATICO. Chiamateci in piazza, a percuotere le casseruole. Ad accatastare i nostri televisori davanti a Palazzo Chigi e sfasciarli a martellate, con la musica dei Pink Floyd al massimo del volume: "We don't need no education, we don't need no thought control...".
Se non lo facciamo ora, quando più riprenderemo il coraggio di reagire? Cosa dobbiamo ancora aspettare?
Che il funerale della democrazia - di cui il berlusconismo è l'esecutore materiale, ma di cui il mandante morale è questo popolo irreversibilmente rimbambito - sia almeno fragoroso, rutilante. Che ricordi almeno gli immensi sforzi dei Padri Costituenti per costruirla, e omaggi lo sforzo del Presidente Napolitano per salvarla.

18 commenti:

dario ha detto...

Mah... a me 'sta storia del Berlusconi "statista" non mi aveva mai fregato nemmeno all'inizio.
Tu vuoi invece dirmi che a te ti aveva abbindolato fino a ieri?
E che Veltroni e Di Pietro non se ne sono ancora fatta una ragione?

Nah! non ci credo!

luposelvatico ha detto...

Dario, io sono uno che si lascia "abbindolare" sempre. Ho scoperto che se non mi lascio abbindolare da un lato mi proteggo, ma dall'altro mi nego la felicità più profonda.
Quindi continuo orgogliosamente ad essere scemo, ingenuo, diverso ed a credere nelle parole altrui fino a prova contraria (ed assai spesso, per fortuna, non mi accontento neppure della prima:-))

dario ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dario ha detto...

Ue ue'... non ci offendiamo, please... volevo solo fare una battuta, mica ti ho detto che sei scemo o altre cosine che hai detto tu.

Certo, dopo cinque anni di governo (e almeno altri dieci di vita politica) di Berlusconi, mi sentivo quasi autorizzato a non fidarmi di Lui anche prima di queste elezioni... che dici, sono un po' troppo malfidente?

dario ha detto...

(scusa per il commento eliminato... ho fatto un po' di casino, e qualche correzione formale...)

Angela ha detto...

Siamo in pochi Lupo, a soffrire, gli italiani dormono di un sonno della ragione...vale la pena morire per gli italiani? Se farò uno sforzo, lo farò in nome tuo e di quei tre che faticano oggi a guardare il liquame di questa umanità al potere.
Non ci posso credere: sto morendo in un paese che non è mai stato libero, e non lo sapevo, come un'altra versione del Truman Show.

luposelvatico ha detto...

@dario: non è che mi offendo, è che ultimamente ho una reattività assai elevata, scusami tu.

@angela: not in my name...but in the name of love:-)))

dario ha detto...

Mi spiace, Lupo, se stai passando un periodaccio, ma consentimi di essere sorpreso nel leggere la tua sorpresa nello scoprire che Berlusconi si sta facendo i cazzacci suoi, invece che gli interessi degli italiani. Disdegno si', qullo lo capisco e lo condivido, ma sorpresa?!?!?
E poi, se non riesco a comprendere la fiducia che si ripone in Berlusconi, tanto meno riesco a comprenderla ora da parte di Veltroni, che, essendo del mestiere, dovrebbe essere un po' piu' smaliziato.
In questo panorama, cosa ci leggi? Che Veltroni e Di Pietro fanno buon viso a cattivo gioco (cioe' che hanno un asso nella manica che giudicano ancora troppo presto giocarsi? - Mah... dipende dall'asso!), oppure che, sapendo di non avere alcun potere rinunciano a sprecare il fiato e a farci risparmiare le casseruole che consumeremmo percuotendole? Oppure che giudicano che fare dei gran bei sorrisi a Berlusconi forse non otterranno tutto quel che vogliono, ma almeno un po' si'? Sono troppo sospettoso a credere che ci sia sotto ancora la puzza di inciucio che sentivo prima delle elezioni?

Davvero, non e' polemica, ne' la voglia di darti contro, ma non sarebbe meglio una opposizione un pochino pochino piu' radicale, ma che sia un pochino pochino piu' opposizione, perlappunto?

luposelvatico ha detto...

@dario: tipo?:-)))

dario ha detto...

@Lupo, in altre parole, devo quindi dedurre che "dite e fate qualcosa non dico di sinistra, ma qualcosa di DEMOCRATICO" e' una ammissione del fallimento del progetto?
(non intendo il progetto elettorale, ma quello di costruire una nuova "sinistra" alternativa alla destra)

Tipo, ovviamente, un partito, coalizione, schieramento, chiamalo come vuoi tu, che avesse incluso anche i valori della sinistra comunista, e non un fantasma che corre da solo dietro alla sottana di Berlusconi.

luposelvatico ha detto...

A me in questo momento basta che l'opposizione che c'è faccia il suo mestiere in senso democratico, nell'ambito delle regole esistenti.Non siamo nella fase in cui stiamo per progettare una società nuova, dobbiamo salvare quella che c'è sulla base delle regole democratiche esistenti e della Costituzione. Sulla costruzione di un partito di sinistra alternativo al PD, mi sembra che in questo momento non ci siano le condizioni.

dario ha detto...

Mah... mi lascia perplesso, Lupo, perche' se "l'opposizione che c'e'" non facesse "il suo mestiere in senso democratico", come sembrerebbe stia succedendo, hai un bel dire che il problema non e' creare l'alternativa ma far funzionare quel che c'e'.
Se l'auto non funziona o cambio l'auto o prendo un altro mezzo di trasporto.
Oppure mi adeguo a rimanere a casa finche'... chissa'... magari Berlusconi non mi da' un passaggio...

Io non e' che voglio di nuovo i Comunisti in parlamento. Questo sarebbe bello, ma non e' quel che sto dicendo. Sto cercando di suggerire che, se chi vuole qualcosa di democratico e di sinistra, per sperare di ottenere quel che vuole dovrebbe cercare di fare in modo che in Parlamento ci sia qualcosa di democratico e di sinistra. Cioe' tornare a rappresentare quella fetta di elettori democratici e di sinistra che sono rimasti tagliati fuori.

Insomma, avro' pure io il diritto di criticare la situazione che critichi tu e di individuarne le cause e le colpe nella mancanza di significato del PD, oltre che nella criminale ingordigia di Berlusconi?

dario ha detto...

:-( c'e' un "se" di troppo, e lo stile fa schifo... spero che il significato sia comunque chiaro.

luposelvatico ha detto...

Ma ti sembra forse che io abbia mai negato il diritto di critica di Chicche&Ssia?:-)

viviana ha detto...

il problema vero, cioè no: il problema più grave è che in altri momenti non c'è stato bisogno della chiamata alle armi di un partito d'opposizione per scendere in piazza, a volte anzi sono stati i partiti ad essere costretti a scendere in piazza dalla pressione di quello che allora si chiamava il popolo di sinistra. Pressione che ora non c'è. Forse siamo tutti un po' storditi, ancora sconcertati e avremmo bisogno di essere chiamati, organizzati, un po' diretti... Ma non sono convinta, angela, che siamo pochi: siamo un sacco di gente, milioni, il guaio è che non siamo stati abbastanza e che ne siamo dolorosamente consapevoli: ci siamo contati sulla misura di questa devastante sconfitta e ci sentiamo così, pochi e inutili, e quindi che senso ha scendere in piazza?

Non vedo l'ora che passi, non vedo l'ora che ci torni un po' di voglia di contarci, di farci sentire. Le piazze con milioni di persone contro la guerra sono roba di pochi anni fa, sarò ottimista ma giuro che è l'ottimismo della volontà: quelle persone adesso sono divise tra chi ha votato (e ha perso), chi non ha votato (e ha perso di più) e forse anche chi si è frainteso da solo e in cabina elettorale ha dato il peggio di sé (penso a quelli che ho sentito definirsi di sinistra e hanno votato Alemanno sindaco). Torneranno a stare nella stessa piazza, ma solo se sfoderiamo le unghie e la tenacia. Ci vorrà un casino di tempo, però. Voilà, il pessimismo della ragione :-/

dario ha detto...

Viviana, tra i fenotipi che hanno diviso il popolo della sinistra aggiungerei quelli che hanno votato ma non hanno capito molto bene per chi e perche'. Mi riferisco a quelli che, per dire, hanno votato Rutelli sindaco.

Ecco, io non sono romano, e quindi per fortuna non ho dovuto scegliere, ma sicuramente non mi sarei astenuto, sicuramente non avrei votato Alemanno e sicuramente non avrei votato Rutelli.
Credo che sarei li' ancora spaesato con la testa che gira e un senso di nausea senza capire bene quel che mi sta capitando, visto che non posso incolpare la peperonata che non ho mangiato ieri.

Artemisia ha detto...

Anch'io, come Viviana, non penso che siamo in pochi a soffrire. Affatto. Solo siamo smarriti e disorganizzati.

Anch'io, come Dario, non ho mai creduto al Berlusconi statista e, anzi, sono anche un po' contenta che abbia ritirato fuori il suo vero volto cosi' velocemente. Forse qualcuno che l'ha votato magari se ne accorge, chissa'!

Anch'io, come Lupo, non credo che siamo nella fase di progettare una societa' nuova. Mi basterebbe abbondantemente salvaguardare (ripristinare??) la legalita' e il rispetto delle regole democratiche.

Artemisia ha detto...

In proposito vi segnalo questo post scherzosamente provocatorio di Luciano Comida:
Con Berlusconi bisognava fare cosi'