Sola, con il suo gatto.
La sua mansarda ha un’unica, piccola finestra puntata verso le stelle.
Dentro, un lettone con un piumone naif, un vecchio armadio vinto dalle tarme, zeppo dei suoi abiti più cari, ed un lavandino ed un bugliolo triste nascosti dietro una tenda.
In dieci metri quadri c’è tutto ciò che è rimasto di lei, tutto ciò che è importante.
Ce n’è voluto, di tempo, per liberarsi dal superfluo.
Da un marito ricco e noioso, che la possedeva per abitudine e vanità.
Da una famiglia miserabile per sogni e vocazioni, che ripudiava la bellezza quanto la felicità, da un nugolo di fastidiosi amanti che se la portavano in giro come una spilla.
Aurora è ancora giovane e bella, e la sua solitudine è qualcosa di simile all’aria fresca, ad un tramonto di montagna, ad un prato in primavera.
E’ come la città senza automobili e fabbriche: pulita, silenziosa, adatta per sentire il proprio respiro. Quando torna dal lavoro, Aurora si fa una doccia e poi si butta, nuda, sul piumone, con lo sguardo che esplora il cielo attraverso la finestra.
E si ascolta, con una sigaretta in mano e il pelo di Minou sotto l’altra, il lento discendere del fumo azzurrino nei polmoni. Socchiude gli occhi, e resta così per ore, sino a quando un brivido o la fame le scuotono con dolcezza le membra.
Non mangia quasi mai, Aurora, ma il suo corpo gode del poco che le dà, diviene flessuoso ed invitante.
A volte, qualcuno bussa alla porta. E’ il suo ragazzo di un’ora (di un anno, di un secolo) che, senza una parola, la esplora con le labbra e la lingua su tutto il velluto che la ricopre, soffermandosi sulle morbide colline amorose, sul solco rosato, arandolo al tempo dei sospiri lievi di lei.
Poi, se ne va. E lei resta ancora lì, sola, con un sorriso grande come il mondo che si specchia nella luna.
6 commenti:
Coincidenza? Sembra la fine della mia storia...
Ma il racconto è vecchissimo, quindi giuro che non te l'ho rubata:-)
Incredibile la coincidenza col racconto di Chiara!
Ciao
Sileno
Urca, mi è sfuggito: quale?
Accidenti, l'ho letta adesso...davvero impressionante la coincidenza!
Bello
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