mercoledì, ottobre 29, 2008

Troppo scemi per scegliere chi votare

Capite, neppure per le elezioni Europee ci saranno più le preferenze, perchè, come spiega il Conducator, "dobbiamo mandare in Europa dei professionisti delle varie materie nelle Commissioni". Scelti da uno che se intende, è ovvio.

'sta democrazia lo ha definitivamente stufato: lo Stato Azienda non può più permettersi il lusso di fare in modo che i propri rappresentanti siano votati direttamente, nè qui nè altrove.

E pensare che, prima di giugno, avevamo ancora qualche speranza - in caso di vittoria - di rivedere la più vergognosa legge elettorale dell'Occidente: ora, sarà già tanto se non andremo a votare in futuro su schede precompilate, con la denuncia di brogli se il risultato è al di sotto "dei sondaggi quasi imbarazzanti che mi danno al 72%".

Speriamo in futuro di non doverci raccontare, ahimè, una delle barzellette raccolte da Moni Ovadia in "Proletari di tutto il mondo, ridete!":

Un cittadino sovietico, che sta partecipando alle elezioni, prima di inserire la scheda nell'urna tenta di aprirla per cercare di capire per chi diavolo è stato costretto a votare.
Un poliziotto lo vede e lo ferma: "Compagno cittadino, che diavolo stai facendo?" e lui: "Beh, sto cercando di capire per chi ho votato..."
E il poliziotto, di rimando, strappandogli di mano la scheda e gettandola a forza nell'urna: "Compagno, ma non lo sai che il voto è segreto????"

Chiudo questo post - come mi capita a volte - con il testo di una lontana e bella canzone di Gaber, dedicata alle elezioni (qui il video): sperando che - nel bene e nel male - certe domeniche di sole possano un giorno avere di nuovo quel profumo.


Le elezioni. (1976)

Generalmente mi ricordo
una domenica di sole
una giornata molto bella
un'aria già primaverile

in cui ti senti più pulito
anche la strada è più pulita
senza schiamazzi e senza suoni

chissà perché non piove mai
quando ci sono le elezioni.

Una curiosa sensazione
che rassomiglia un po' a un esame
di cui non senti la paura
ma una dolcissima emozione,

e poi la gente per la strada
li vedi tutti più educati
sembrano anche un po' più buoni

ed è più bella anche la scuola
quando ci sono le elezioni.

Persino nei carabinieri
c'è un'aria più rassicurante
ma mi ci vuole un certo sforzo
per presentarmi con coraggio
c'è un gran silenzio nel mio seggio

un senso d'ordine e di pulizia.
Democrazia...

Mi danno in mano un paio di schede
e una bellissima matita
lunga, sottile, marroncina,
perfettamente temperata

e vado verso la cabina
volutamente disinvolto
per non tradire le emozioni

e faccio un segno sul mio segno
come son giuste le elezioni.

È proprio vero che fa bene
un po' di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita
così perfetta è temperata...

io quasi quasi... me la porto via.
Deeemocraziaaaaa...

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