Ieri sera, nel nostro piccolo paesino di circa 1700 abitanti, noi consiglieri comunali della lista civica di minoranza abbiamo tenuto un incontro pubblico per illustrare il lavoro svolto, nell'ambito del nostro limitatissimo ruolo istituzionale, in questi tre anni e mezzo di legislatura.
La cinquantina di persone intervenute (un gran successo, tenuto conto della scarsa vocazione partecipativa della comunità) erano in parte animate da sentimenti ultimamente ahimè assai diffusi: una forte animosità (cosa assai diversa dalla passione), una forte diffidenza, una scarsa vocazione all'ascolto.
Purtroppo la capacità di affrontare questioni complesse con il tempo e la calma necessarie sembra essere virtù sempre più rara, così come il rispetto preliminare verso l'interlocutore sconosciuto.
E' assai normale invece un atteggiamento che sostiene che "tutto è semplice, facile, ovvio, se non capita è solo questione di volontà".
Le leggi, le norme, le regole sono ormai vissute con estremo fastidio anche da persone che hanno un forte senso della legalità: è indubbiamente un elemento su cui riflettere.
Le leggi sono viste, sempre più, come un pretesto che la "casta" usa per non agire, per nascondersi, per mantenere i privilegi: purtroppo, questo spesso è qualcosa che accade davvero.
Io non so davvero come faremo a recuperare le virtù necessarie per la convivenza civile: la pazienza, il rispetto e la fiducia, che sono le basi di una democrazia rappresentativa.
Occorrerà uno sforzo gigantesco, immane, infinito, assolutamente controcorrente.
Ma - sembra essere una costante della mia vita, in questi ultimi tempi - non possiamo non tentarlo.
2 commenti:
In bocca.. al Lupo..
Mi fa piacere sapere che una persona come te abbia un ruolo importante in una comunità.
Pazienza, rispetto, fiducia. Parole che ahimè non vanno più di moda. Ma non bisogna per questo arrendersi.
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