giovedì, novembre 30, 2006

La silente rivolta degli oggetti tecnologici


Ha iniziato l'iPod video di mia figlia, qualche settimana fa. Nel bel mezzo della riproduzione di un mp3, è apparsa la terrificante icona dell'iPod triste. Poi un raccapricciante rumore di grattugiata metallica, e addio disco fisso (dopo neppure un anno di garanzia). L'abbiamo rimesso nella sua scatoletta nera con tutti gli accessori, quasi un feretro, e l'invio verso il centro assistenza è parso un rito funebre: non sappiamo quando e se tornerà guarito, o se finirà in un cestino sostituito da un clone identico.
Poi è arrivato il momento di uno dei notebook di casa: il cursore del puntamento si è piazzato in angolino in basso a sinistra del video, lampeggia come un invasato e non c'è più verso di domarlo nè col mouse nè col "pirulino doloroso" che campeggia in mezzo alla tastiera. Anche esso (il notebook) è stato etichettato, catalogato e occultato nel retro del negozio di un centro assistenza.
A questo punto, è stata la volta dei rilevatori delle fughe di metano a casa. L'etichettina indica che andrebbero sostituiti ogni 5 anni, e visto che li abbiamo messi nel 2000 siamo un po' in ritardo. Non so se volessero farsi notare, ma ad un tratto e per diversi giorni hanno iniziato ad impazzire ed inviare segnali falsi all'elettrovalvola che stacca la fornitura di gas - col risultato di tornare a casa e trovarla gelida, con la caldaia in blocco.
Appena ho telefonato all'elettricista per chiedere di smettere di venire a sostituirli, i maligni hanno smesso di malfunzionare; il che mi convince che hanno un'anima, e neppure troppo candida. Perchè sapevano che, se avessero continuato, avrei staccato il collegamento con l'elettrovalvola.
Mancava ancora qualcosa all'appello, ma non si è fatto attendere.
Il sistema di allarme a zone ha smesso di inserirsi, d'un tratto, segnalando un circuito aperto su una tapparella. Naturalmente il controllo visivo non ha rivelato nulla, ed anche in questo caso ho dovuto chiamare l'assistenza ed escludere la zona impazzita.

E devo dire che questa idea di escludere progressivamente tutti gli ammenicoli tecnologici (e fallaci) che controllano la casa ed erogano servizi mi piace. E' una progressiva liberazione da una sorta di moderna schiavitù.
Forse non sarò costretto, un giorno, a guardare con preoccupazione il telecomando del cancello chiedendomi quando deciderà anche lui di impedirmi di rientrare a casa mia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

L'icona dell'I-Pod triste non la conoscevo...
Ma non è che ti sono atterrati gli ufo sul tetto di casa???? :)

luposelvatico ha detto...

Vorrei andare sul tetto a verificare questa ipotesi, in effetti, ma ho paura di essere aggredito dalla parabola satellitare...:-)

Anonimo ha detto...

Quella mozzica!

Anonimo ha detto...

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