In questo novembre strano e caldo, chi ha occhi per vedere si accorge che qualcosa sta cambiando, velocemente, sotto i propri occhi.
Tra poco è dicembre, eppure il salice nel giardino non solo ha perso pochissime foglie, ma non è neppure ingiallito.
Leggo i dati meteo della mia cittadina, e scopro che le precipitazioni nel mese di ottobre e novembre sono crollate (rispettivamente) del 70 e del 90% rispetto alla media.
So bene che non bisogna lasciarsi ingannare dalla memoria e basarsi sui dati oggettivi, ma nella mia memoria recente questi mesi sono stati i mesi tragici delle alluvioni del 1994 e del 2000, di precipitazioni abbondantemente sopra la media.
E ricordo che le gelate a novembre erano - fino all'anno scorso - cosa usuale, mentre ad oggi ancora non ho avuto il piacere di accarezzare la galaverna.
Però, dicono, tutto va bene. La realtà virtuale ci rassicura, anche se fuori il mondo cambia in modo sempre meno comprensibile. Alla TV scorrono le stesse immagini idiote di sempre. E, come direbbe il buon Gaber: "non bisogna farsi trarre in inganno dalla realtà!".
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