martedì, novembre 29, 2005
Bruttezze nazionali
Il nuovo logo della nazionale italiana di calcio è veramente un obbrobrio. Ne parla diffusamente qui, sul sito di grafica Socialdesignzine, lo storico di araldica e vessillologia Alessandro Martinelli.
giovedì, novembre 24, 2005
Per una Chiesa moderna/1
Si vogliono qui avanzare alcune proposte pratiche per rendere la Chiesa Cattolica più adatta alla realtà odierna (e, diciamocelo, meno invadente rispetto alla nostra vita quotidiana).
Forse è proprio solo un problema di vicinanza, ma io - che ho un sacco di problemi quotidiani, primo fra tutti quello di limitare tutti i mesi il rosso in banca - sono abbastanza infastidito dal continuo strombazzare dei nostri confinanti vaticani su ogni argomento possibile ed immaginabile. Essendo io convintamente ateo, sto iniziando a detestare la Chiesa Cattolica quasi più di quanto non sopporti certi imam dalla sciocchezza facile.
Insomma, il rischio di una crescita dell'anticlericalismo, paventato in questi giorni, diventerà certezza se ogni mattina un vescovo continuerà a dirci qual è l'unico modo giusto per fornicare, innamorarsi, cucinare l'impepata di cozze e lavarsi i denti.
Sul fornicare, poi...sulla famiglia, poi...insomma, farsi dire le cose da gente che NON NE SA NULLA...è proprio il massimo.
Veniamo comunque alla prima proposta pratica: la Chiesa Itinerante. L'idea è quella che, da alcune migliaia di anni, a buona parte della popolazione mondiale è negato il privilegio di convivenza ravvicinata con il Pontefice e la sua corte.
Questa, ne converrete, è una cosa alquanto ingiusta. Si aggiunga che - come dicevamo - l'ingerenza cattolica nel nostro paese sta producendo effetti di saturazione e reazione allergica, mentre altri popoli del mondo - poverini - non riescono invece, per ragioni di distanza, a udire bene il messaggio di Santa Madre Chiesa.
La proposta è quindi di rendere stato itinerante la Città del Vaticano con i suoi abitanti (dal Primo all'ultimo). Non è un problema trovare, nel mondo, uno spazio a tempo di 0,44 kmq per circa mille persone. Poichè è doveroso rispettare i tempi lunghi della Chiesa, si può proporre, per il prossimo millennio, uno spazio nella periferia di Washington (acquistato o preso in affitto dalla Chiesa USA, se ha conservato qualche spicciolo dopo i rimborsi miliardari in seguito ai processi per pedofilia).
La sintonia con i locali neocon garantirà di certo una piacevole permanenza in loco.
Per la sede successiva (anni 3005-4004) ci si può pensare con calma, ma l'Africa mi sembra una sede adatta per stimolare un corretto ritorno alle origini (Alex Zanotelli potrà sicuramente consigliare qualche sito adatto).
Forse è proprio solo un problema di vicinanza, ma io - che ho un sacco di problemi quotidiani, primo fra tutti quello di limitare tutti i mesi il rosso in banca - sono abbastanza infastidito dal continuo strombazzare dei nostri confinanti vaticani su ogni argomento possibile ed immaginabile. Essendo io convintamente ateo, sto iniziando a detestare la Chiesa Cattolica quasi più di quanto non sopporti certi imam dalla sciocchezza facile.
Insomma, il rischio di una crescita dell'anticlericalismo, paventato in questi giorni, diventerà certezza se ogni mattina un vescovo continuerà a dirci qual è l'unico modo giusto per fornicare, innamorarsi, cucinare l'impepata di cozze e lavarsi i denti.
Sul fornicare, poi...sulla famiglia, poi...insomma, farsi dire le cose da gente che NON NE SA NULLA...è proprio il massimo.
Veniamo comunque alla prima proposta pratica: la Chiesa Itinerante. L'idea è quella che, da alcune migliaia di anni, a buona parte della popolazione mondiale è negato il privilegio di convivenza ravvicinata con il Pontefice e la sua corte.
Questa, ne converrete, è una cosa alquanto ingiusta. Si aggiunga che - come dicevamo - l'ingerenza cattolica nel nostro paese sta producendo effetti di saturazione e reazione allergica, mentre altri popoli del mondo - poverini - non riescono invece, per ragioni di distanza, a udire bene il messaggio di Santa Madre Chiesa.
La proposta è quindi di rendere stato itinerante la Città del Vaticano con i suoi abitanti (dal Primo all'ultimo). Non è un problema trovare, nel mondo, uno spazio a tempo di 0,44 kmq per circa mille persone. Poichè è doveroso rispettare i tempi lunghi della Chiesa, si può proporre, per il prossimo millennio, uno spazio nella periferia di Washington (acquistato o preso in affitto dalla Chiesa USA, se ha conservato qualche spicciolo dopo i rimborsi miliardari in seguito ai processi per pedofilia).
La sintonia con i locali neocon garantirà di certo una piacevole permanenza in loco.
Per la sede successiva (anni 3005-4004) ci si può pensare con calma, ma l'Africa mi sembra una sede adatta per stimolare un corretto ritorno alle origini (Alex Zanotelli potrà sicuramente consigliare qualche sito adatto).
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mercoledì, novembre 23, 2005
Aborto/1
Luca Sofri, sul suo blog, cita un pezzo di Guia Soncini sul "Foglio".
Che, sull'argomento, è mille volte più lucido del post che potrei (e vorrei) scrivere io.
Poi, insomma, sull'aborto noi uomini in genere diciamo troppe stupidaggini: è meglio ascoltare, leggere, e pensare intensamente, prima di aggiungerne altre.
Che, sull'argomento, è mille volte più lucido del post che potrei (e vorrei) scrivere io.
Poi, insomma, sull'aborto noi uomini in genere diciamo troppe stupidaggini: è meglio ascoltare, leggere, e pensare intensamente, prima di aggiungerne altre.
Falluja/2: i "distrazionisti"
"Ancora? Cioè,le bombe che bruciano i corpi ma non i vestiti…. il caporale che al telefono pare…il collega che ha intravisto forse… la Sgrena che al mercato avrebbe…il fosforo che diventa napalm..l’iraq che diventa Vietnam…Luttazzi che diventa un comico…"
Commenti come questi (su Macchianera, ad una vignetta di Mauro Biani) obbligano moralmente a parlare di Falluja. Quello che è successo dopo la messa in onda del servizio di RaiNews (il dibattito che ne è sorto) ha secondo me aspetti autenticamente surreali.
E' come se un tizio venisse investito. Ed un servizio televisivo dicesse "E' stata una jeep, ecco le prove!". Ed un amico dell'investitore dicesse all'autore del servizio: "Una Jeep? ma sei stupido? era una Porsche Cayenne Turbo 2.8. Sei proprio cretino. Se non riconosci il modello, come ti permetti di parlare dell'incidente? Non sei autorizzato. Fai propaganda. Dici cazzate." Ed intanto l'investito muore, mentre si dibatte dell'aspetto tecnico.
Ora - lo ripeto - chi se ne fotte se il fosforo è un gas o un condimento. Chi se ne frega se l'hanno usato o no. Chi se ne frega se era permesso o no dalle convenzioni internazionali o dal trattato di Pancalieri.
Il tema è un altro. Che Falluja è stata assediata, nel novembre 2004, per dare la caccia ai nemici. E che tutti quelli che non sono riusciti a scappare, e tutti quelli che non erano guerriglieri (cioè persone normali, innocenti, come me e voi, o forse anche di più visto che sono stati occupati da una forza straniera) sono stati massacrati.
Come fece Saddam con i curdi qualche anno prima.
Le forze occupanti si sono comportate, alla fine, come i "cattivi" che volevano cacciare.
E su questo punto, gli strafottenti-spiritosi-sarcastici esperti di armamenti, chissà perchè, diventano stranamente silenziosi.
Commenti come questi (su Macchianera, ad una vignetta di Mauro Biani) obbligano moralmente a parlare di Falluja. Quello che è successo dopo la messa in onda del servizio di RaiNews (il dibattito che ne è sorto) ha secondo me aspetti autenticamente surreali.
E' come se un tizio venisse investito. Ed un servizio televisivo dicesse "E' stata una jeep, ecco le prove!". Ed un amico dell'investitore dicesse all'autore del servizio: "Una Jeep? ma sei stupido? era una Porsche Cayenne Turbo 2.8. Sei proprio cretino. Se non riconosci il modello, come ti permetti di parlare dell'incidente? Non sei autorizzato. Fai propaganda. Dici cazzate." Ed intanto l'investito muore, mentre si dibatte dell'aspetto tecnico.
Ora - lo ripeto - chi se ne fotte se il fosforo è un gas o un condimento. Chi se ne frega se l'hanno usato o no. Chi se ne frega se era permesso o no dalle convenzioni internazionali o dal trattato di Pancalieri.
Il tema è un altro. Che Falluja è stata assediata, nel novembre 2004, per dare la caccia ai nemici. E che tutti quelli che non sono riusciti a scappare, e tutti quelli che non erano guerriglieri (cioè persone normali, innocenti, come me e voi, o forse anche di più visto che sono stati occupati da una forza straniera) sono stati massacrati.
Come fece Saddam con i curdi qualche anno prima.
Le forze occupanti si sono comportate, alla fine, come i "cattivi" che volevano cacciare.
E su questo punto, gli strafottenti-spiritosi-sarcastici esperti di armamenti, chissà perchè, diventano stranamente silenziosi.
martedì, novembre 22, 2005
Mondi possibili
Sharon abbandona il Likud: il partito, ostaggio dell'estrema destra nazionalista, è un peso che non consente di portare avanti il processo di pace.
SPD e CDU iniziano da oggi, in Germania, a governare insieme con il cancellierato di Angela Merkel.
E qui, qualcuno dice che l'avversario "sventola le bandiere del terrorismo ed è per l'eliminazione - se non fisica - morale dell'avversario."
Come dire: la luna, il dito che la indica, ed uno stupido TUTTO INTERO.
SPD e CDU iniziano da oggi, in Germania, a governare insieme con il cancellierato di Angela Merkel.
E qui, qualcuno dice che l'avversario "sventola le bandiere del terrorismo ed è per l'eliminazione - se non fisica - morale dell'avversario."
Come dire: la luna, il dito che la indica, ed uno stupido TUTTO INTERO.
lunedì, novembre 21, 2005
Libertà di opinione
Se hanno arrestato Irving, anche Calderoli dovrebbe iniziare a preoccuparsi...:-)
Un padre coscienzioso
Giancarlo Fisichella, beccato alle 4,30 di mattina dalla Stradale mentre correva a 150 all'ora su una strada con il limite a 60. Patente ritirata. Giustificazione: "correvo a casa perchè la tata aveva chiamato me e mia moglie per dirci che nostro figlio aveva la febbre alta: stava già un po' male quando siamo andati via".
Bravo, papi. Quando un figlio sta male, anch'io vado dagli amici a bere fino all'alba: è il senso della famiglia. Se uscivi alle 2 (e già c'era da vergognarsi), potevi andare ai 30 all'ora.
Ma no, ma chi se ne fotte, c'è la tata!
Sono solo le 4, dispiace lasciare gli amici così presto per un pargolo rompiballe.
E quando ti beccano, hai pure il coraggio di tirar fuori quella scusa: "il figlio malato"...
Ragazzi, se questi sono campioni, siamo davvero a posto.
Bravo, papi. Quando un figlio sta male, anch'io vado dagli amici a bere fino all'alba: è il senso della famiglia. Se uscivi alle 2 (e già c'era da vergognarsi), potevi andare ai 30 all'ora.
Ma no, ma chi se ne fotte, c'è la tata!
Sono solo le 4, dispiace lasciare gli amici così presto per un pargolo rompiballe.
E quando ti beccano, hai pure il coraggio di tirar fuori quella scusa: "il figlio malato"...
Ragazzi, se questi sono campioni, siamo davvero a posto.
venerdì, novembre 18, 2005
Mafia/2
"La mafia ci fa schifo", è il nuovo slogan del Presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro.
L'UDC siciliana (il partito del Presidente Cuffaro) vede cinque esponenti arrestati e dieci indagati per gravi reati di mafia. Ieri mattina, a Palermo, si è aperto il processo (udienza preliminare) contro il boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano e 75 fedelissimi picciotti.
La Regione Sicilia, che figura tra le 37 parti lese indicate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, NON si è costituita parte civile.
Già, la mafia gli fa così schifo che non la vogliono nè vedere nè toccare.
L'UDC siciliana (il partito del Presidente Cuffaro) vede cinque esponenti arrestati e dieci indagati per gravi reati di mafia. Ieri mattina, a Palermo, si è aperto il processo (udienza preliminare) contro il boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano e 75 fedelissimi picciotti.
La Regione Sicilia, che figura tra le 37 parti lese indicate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, NON si è costituita parte civile.
Già, la mafia gli fa così schifo che non la vogliono nè vedere nè toccare.
Mafia/1
La legge "Rognoni - La Torre" permette, da vent'anni, di colpire la mafia in modo efficace, sul piano economico, con la confisca dei beni derivati dalle attività illecite.
I beni confiscati (immobili, terreni) vengono quindi "restituiti" alla società civile (e diventano strutture ed opportunità di lavoro per cooperative ed attività "sane").
Oggi, un disegno di legge(*), che sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento, prevede (tra altre cose) la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", del provvedimento di confisca.
L'associazione "Libera" e i familiari delle vittime della mafia hanno lanciato un appello per chiedere al Parlamento un ripensamento di questa norma: mi sembra cosa buona e giusta, e doverosa per un futuro di speranza, leggere l'appello e sottoscriverlo qui.
(*) comma 1, lettera "m", art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali”
I beni confiscati (immobili, terreni) vengono quindi "restituiti" alla società civile (e diventano strutture ed opportunità di lavoro per cooperative ed attività "sane").
Oggi, un disegno di legge(*), che sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento, prevede (tra altre cose) la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", del provvedimento di confisca.
L'associazione "Libera" e i familiari delle vittime della mafia hanno lanciato un appello per chiedere al Parlamento un ripensamento di questa norma: mi sembra cosa buona e giusta, e doverosa per un futuro di speranza, leggere l'appello e sottoscriverlo qui.
(*) comma 1, lettera "m", art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante “Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali”
giovedì, novembre 17, 2005
Angela Merkel
L'immagine di Angela Merkel è tratta da Wikipedia
Leggo su "Repubblica" di oggi una bella intervista ad Angela Merkel. Non è "bella" perchè io condivida il programma della CDU, ma perchè ci son dentro affermazioni di buon senso che da noi - da tempo - non abbiamo più nemmeno la speranza di udire.
Gli intervistatori (tre giornalisti di "De Zeit" ) le pongono, tra le altre, una domanda bellissima: "Il suo rapporto con Schroeder è cambiato: dall'animosa ostilità della sera delle elezioni al reciproco rispetto di oggi: ne è felice?".
Pensate ad un giornalista che, in Italia, possa interrogare così il nostro Presidente del Consiglio. Chiedere se è felice dei buoni rapporti con il suo avversario...
Comunque, Angela Merkel risponde: "E' un bene." E' un bene: capite? "E' un segno del ritorno alla normalità politica. Un segno che accettiamo la realtà. La conclusione dei negoziati è riuscita al meglio."
E subito dopo le chiedono: "Ha sottovalutato i socialdemocratici, li riteneva peggiori di voi o meno competenti?".
E lei: "Non ho mai pensato che non fossero competenti." Ragazzi, qui siamo su Marte. L'intervista prosegue con toni estremamente pacati e interessanti, e vi consiglio di leggerla, se potete: fa bene al cuore.
Ora, non cito questa intervista perchè auspico che un'esperienza come la Grosse Koalition tedesca possa avverarsi anche qui. Purtroppo, non penso che la Casa della Libertà assomigli alla CDU o alla SPD: in questo momento assomiglia di più ad un esercito di occupazione che, prima di lasciare il paese da cui deve andarsene, sta "avvelenando i pozzi" come dice Eugenio Scalfari. La legge elettorale ne è un fulgido esempio: come ha analizzato Zagrebelsky, avrà effetti perversi in termini di premi di maggioranza. Mi sembra sia fatta apposta per rendere ingovernabile il Paese.
Tremonti, qualche giorno fa, ha proposto anche da noi, in un'intervista, uno scenario possibile di Grosse Koalition.
A me, è sembrata una proposta con enormi zone d'ombra, decisamente poco limpida, da parte di chi - lo ripeto - continua a confrontarsi con la parte avversa prevalentemente con dileggi, sfottò ed aggressività.
Chissà se, tra qualche anno, assomiglieremo alla Germania, tornando ad un approccio "alto" alla politica. Per ora, l'orizzonte è deprimente. Ci sarà da ricostruire quasi tutto, quando l'"esercito di occupazione" se ne sarà andato. E ammesso che troveremo la forza per cacciarlo.
Leggo su "Repubblica" di oggi una bella intervista ad Angela Merkel. Non è "bella" perchè io condivida il programma della CDU, ma perchè ci son dentro affermazioni di buon senso che da noi - da tempo - non abbiamo più nemmeno la speranza di udire.
Gli intervistatori (tre giornalisti di "De Zeit" ) le pongono, tra le altre, una domanda bellissima: "Il suo rapporto con Schroeder è cambiato: dall'animosa ostilità della sera delle elezioni al reciproco rispetto di oggi: ne è felice?".
Pensate ad un giornalista che, in Italia, possa interrogare così il nostro Presidente del Consiglio. Chiedere se è felice dei buoni rapporti con il suo avversario...
Comunque, Angela Merkel risponde: "E' un bene." E' un bene: capite? "E' un segno del ritorno alla normalità politica. Un segno che accettiamo la realtà. La conclusione dei negoziati è riuscita al meglio."
E subito dopo le chiedono: "Ha sottovalutato i socialdemocratici, li riteneva peggiori di voi o meno competenti?".
E lei: "Non ho mai pensato che non fossero competenti." Ragazzi, qui siamo su Marte. L'intervista prosegue con toni estremamente pacati e interessanti, e vi consiglio di leggerla, se potete: fa bene al cuore.
Ora, non cito questa intervista perchè auspico che un'esperienza come la Grosse Koalition tedesca possa avverarsi anche qui. Purtroppo, non penso che la Casa della Libertà assomigli alla CDU o alla SPD: in questo momento assomiglia di più ad un esercito di occupazione che, prima di lasciare il paese da cui deve andarsene, sta "avvelenando i pozzi" come dice Eugenio Scalfari. La legge elettorale ne è un fulgido esempio: come ha analizzato Zagrebelsky, avrà effetti perversi in termini di premi di maggioranza. Mi sembra sia fatta apposta per rendere ingovernabile il Paese.
Tremonti, qualche giorno fa, ha proposto anche da noi, in un'intervista, uno scenario possibile di Grosse Koalition.
A me, è sembrata una proposta con enormi zone d'ombra, decisamente poco limpida, da parte di chi - lo ripeto - continua a confrontarsi con la parte avversa prevalentemente con dileggi, sfottò ed aggressività.
Chissà se, tra qualche anno, assomiglieremo alla Germania, tornando ad un approccio "alto" alla politica. Per ora, l'orizzonte è deprimente. Ci sarà da ricostruire quasi tutto, quando l'"esercito di occupazione" se ne sarà andato. E ammesso che troveremo la forza per cacciarlo.
Devoluscion
Notevole ampliamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri, riduzione delle prerogative del Presidente della Repubblica. Il primo può chiedere al secondo di far sciogliere le Camere: nomina e revoca i ministri. Il potere di legiferare in modo esclusivo su Sanità ed Istruzione passa alle Regioni.
Questa riforma sarebbe preoccupante anche se fossimo in un paese normale.
Ma non è normale, un paese dove la classe dirigente non ha misura, usa il dileggio, lo sfottò e l'aggressività non solo contro la parte avversa ma anche contro i cittadini.
Dove si dicono cose irresponsabili (la casa per tutti) e poi si correggono con affermazioni sconcertanti (la casa a tutti gli sfrattati), ovviamente tacciando la stampa di essere menzognera.
Dove si decide di dare elemosine a pioggia, parlo dei mille euro per i figli nati nel 2005, (e forse non solo ai primogeniti, e forse anche a quelli nati nel 2006), a ricchi, quasipoveri e poveri (i primi ci si faranno una cena, i secondi manco ci pagano il nido per due mesi, i terzi lasciamo perdere), e si taglia una cifra sette volte superiore per i servizi.
Qui le cose non funzionano; ma se proviamo a dirlo, ricominciamo ad essere bersagli di dileggio, sfottò ed aggressioni che - come al solito - hanno il solo scopo di alzare la nebbia e non affrontare la realtà.
Questa riforma sarebbe preoccupante anche se fossimo in un paese normale.
Ma non è normale, un paese dove la classe dirigente non ha misura, usa il dileggio, lo sfottò e l'aggressività non solo contro la parte avversa ma anche contro i cittadini.
Dove si dicono cose irresponsabili (la casa per tutti) e poi si correggono con affermazioni sconcertanti (la casa a tutti gli sfrattati), ovviamente tacciando la stampa di essere menzognera.
Dove si decide di dare elemosine a pioggia, parlo dei mille euro per i figli nati nel 2005, (e forse non solo ai primogeniti, e forse anche a quelli nati nel 2006), a ricchi, quasipoveri e poveri (i primi ci si faranno una cena, i secondi manco ci pagano il nido per due mesi, i terzi lasciamo perdere), e si taglia una cifra sette volte superiore per i servizi.
Qui le cose non funzionano; ma se proviamo a dirlo, ricominciamo ad essere bersagli di dileggio, sfottò ed aggressioni che - come al solito - hanno il solo scopo di alzare la nebbia e non affrontare la realtà.
mercoledì, novembre 16, 2005
TAV
Cinquantamila, tanti e pacifici, a dire no alla TAV.
Anche in questo caso, tutto quello che leggo in questi giorni non mi risulta convincente.
Amianto e uranio: per l'Università di Siena sono un pericolo reale, per l'ARPA Piemonte no.
Passaggio delle merci da gomma a rotaia: i NOTAV citano uno studio della Commissione Interministeriale che indica in un misero 1% la quota di merci che scenderanno dai TIR per "salire" sulla nuova linea, mentre i PROTAV "di sinistra" dicono che è assurdo rifiutare una concreta opportunità di trasferire le merci su rotaia.
Comunque, capisco benissimo l'opposizione di chi si vedrà piazzare megacantieri sul territorio per 15 anni senza ricavarne nessun beneficio particolare.
Tutte le volte che esco di casa e scendo dalle colline, vedo lo scempio della linea TAV Torino- Novara. Per far risparmiare dieci minuti a poche decine di migliaia di passeggeri l'anno, si è pesantemente inciso sul territorio in cui vivono centinaia di migliaia di persone. Un muro altissimo ha cancellato la vista dell'orizzonte, dalla pianura. Terrificanti svincoli appaiono d'improvviso in mezzo alla campagna. Un inutile orrore. Disgustoso. E fondamentalmente inutile per quasi tutti.
Anche in questo caso, tutto quello che leggo in questi giorni non mi risulta convincente.
Amianto e uranio: per l'Università di Siena sono un pericolo reale, per l'ARPA Piemonte no.
Passaggio delle merci da gomma a rotaia: i NOTAV citano uno studio della Commissione Interministeriale che indica in un misero 1% la quota di merci che scenderanno dai TIR per "salire" sulla nuova linea, mentre i PROTAV "di sinistra" dicono che è assurdo rifiutare una concreta opportunità di trasferire le merci su rotaia.
Comunque, capisco benissimo l'opposizione di chi si vedrà piazzare megacantieri sul territorio per 15 anni senza ricavarne nessun beneficio particolare.
Tutte le volte che esco di casa e scendo dalle colline, vedo lo scempio della linea TAV Torino- Novara. Per far risparmiare dieci minuti a poche decine di migliaia di passeggeri l'anno, si è pesantemente inciso sul territorio in cui vivono centinaia di migliaia di persone. Un muro altissimo ha cancellato la vista dell'orizzonte, dalla pianura. Terrificanti svincoli appaiono d'improvviso in mezzo alla campagna. Un inutile orrore. Disgustoso. E fondamentalmente inutile per quasi tutti.
martedì, novembre 15, 2005
Falluja
E' un inizio pericoloso, lo so, per un blogger che non vuole la rissa. Ho letto molto, in questi giorni, dopo aver letto il servizio sul sito di Rainews e - soprattutto - dopo aver visto le foto. Ho letto parole di indignazione, ma anche minimizzazioni, e accuse a Rainews di aver fatto pura propaganda.Chi ha assunto quest'ultima posizione dice in sostanza che "il fosforo bianco non ha gli effetti che si dicono, non si lancia con gli elicotteri, serve per illuminare gli "obiettivi" e non per uccidere i civili". Ho letto raffinate disquisizioni di esperti di armi (posso dire "armi chimiche" o vengo insultato come Fassino da Christian Rocca? Nel dubbio mi astengo). Ho letto da qualche parte (non ricordo dove) la smentita americana: terrificante esercizio di equilibrismo verbale (ma giudicate voi, appena ritrovo il link).
Ma, secondo me, questi sono dettagli del tutto secondari. Se parliamo di questo perdiamo di vista la cosa principale. Quegli esseri umani, o quel che ne resta. Possiamo astrarcene, fare i tecnici o gli osservatori. O guardare quelle foto, guardarle ancora, inorridire, provare una pena profonda e chiederci perchè. Perchè è accaduto. E COSA è accaduto.
Ecco, io mi fermo qui, a queste due domande. Il resto non lo voglio neanche sentire.
Ma, secondo me, questi sono dettagli del tutto secondari. Se parliamo di questo perdiamo di vista la cosa principale. Quegli esseri umani, o quel che ne resta. Possiamo astrarcene, fare i tecnici o gli osservatori. O guardare quelle foto, guardarle ancora, inorridire, provare una pena profonda e chiederci perchè. Perchè è accaduto. E COSA è accaduto.
Ecco, io mi fermo qui, a queste due domande. Il resto non lo voglio neanche sentire.
No aggressiveness
Mi impegno pubblicamente: voglio fare un blog interessante senza fare un blog aggressivo.
Esprimere idee senza esprimere dileggio, odio o sarcasmo verso chi non le condivide. Se dobbiamo confliggere, rispettiamoci. Se non riusciamo, ignoriamoci: tanto non ne verrebbe fuori nulla di buono, nevvero?
Esprimere idee senza esprimere dileggio, odio o sarcasmo verso chi non le condivide. Se dobbiamo confliggere, rispettiamoci. Se non riusciamo, ignoriamoci: tanto non ne verrebbe fuori nulla di buono, nevvero?
lunedì, novembre 14, 2005
Ohhhh ancora un altro blog?...:-(
...non se ne sente il bisogno, eh?
Esistono blog su tutto e sul contrario di tutto, tenuti da persone che sanno scrivere benissimo e su argomenti che conoscono benissimo.
Perchè leggersi pure questo?
Beh, è una domanda a cui anch'io cercherò di dare una risposta, prima o poi.
Per il momento, benvenuti.
Esistono blog su tutto e sul contrario di tutto, tenuti da persone che sanno scrivere benissimo e su argomenti che conoscono benissimo.
Perchè leggersi pure questo?
Beh, è una domanda a cui anch'io cercherò di dare una risposta, prima o poi.
Per il momento, benvenuti.
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