giovedì, marzo 31, 2011

Povera gente


Lo spettacolo di Paolo Rossi e della Compagnia di Teatro Popolare è tratto da "El nost Milan" di Carlo Bertolazzi.

Riporto alcune note tratte dal sito rivoltaonline.it
"...Carlo Bertolazzi nasce a Rivolta d'Adda, in una casa sita in fondo alla via che oggi porta il suo nome, nel 1870. Giornalista e critico teatrale del "Guerin Meschino" e del quotidiano "Sera", di estrazione borghese, per un certo periodo esercita l'attività forense, per dedicarsi in seguito a quella notarile. Bertolazzi è autore di numerose commedie dialettali di stampo verista, nelle quali anticipa un modo moderno di fare teatro e pone l'accento, insistendovi, su temi sociali di ampio respiro. L'ambientazione nel mondo dei meno abbienti della Milano di fine Ottocento ha quale conseguenza logica la scelta linguistica del vernacolo milanese. Sarà proprio nel teatro in dialetto che Bertolazzi darà il meglio di sè, mentre i successivi tentativi in lingua risulteranno sbiaditi e di maniera. Domina nei suoi drammi la coralità ed epicità della rappresentazione, nella quale si inseriscono varie vicende individuali: in questo senso e per questo motivo Strehler ed il Piccolo Teatro ne sono gli interpreti più attenti. Il suo esordio come autore avviene con il dramma "Mamma Teresa" nel 1888; segue "La trilogia di Gilda" l'anno dopo e "La lezione per domani" del 1890. La sua opera più importante, “El nost Milan", divisa in due parti ("La povera gent" e "I sciori"), ha le sue prime rappresentazioni rispettivamente nel 1893 e nel 1895. Conosciuta ancor'oggi in tutto il mondo teatrale, questa commedia viene rappresentata dal Piccolo Teatro di Milano nel 1955, nel 1963 e nel 1980. Di queste rappresentazioni, Giorgio Strehler scrive: «Un tentativo di ridare voce alla cultura e al sentimento di una città».
(...)
Muore a Milano nel 1916."

La storia è ambientata a Milano tra barboni e malavitosi, e parlata in un milanese imbastardito a sufficienza per farlo comprendere (d'altra parte, dice Rossi, "Milanesi ghe n'è pù, si son sposati tutti con i cinesi: e i cinesi son gli unici a parlare il milanese, ormai. Ci sono cinesi in sala? Qualcuno? No? Bene, allora nessuno contesterà il milanese che parleremo durante lo spettacolo...":-))
Non mancano i riferimenti all'attualità, sufficientemente lievi da risultare simpatici e non invasivi rispetto allo spettacolo-canovaccio.
Molta improvvisazione, come è usuale in Rossi, ma anche solido mestiere.
Poi c'è questa grande attrice (e autrice dello spettacolo, ed inventrice di questo grammelot milanese spagnoleggiante) che si chiama Carolina De La Calle Casanova, bravissima, strepitosa ed inquietante nella parte di Marylin, una povera donna sciatta, che ha perso un marito ed un occhio ed ora è succube del malavitoso El Togasso: parla solo dialetto, dice "Porco Digheeeelll" ogni due per tre, confessa la sua ignoranza e semplicità da barbona ma ogni tanto si lascia andare a considerazioni sulla vita di una profondità sconvolgente...

Alla fine, applausi a scena aperta a tutta la compagnia!
A maggio lo spettacolo verrà riproposto al Piccolo di Milano, dove lo rappresentò Strehler negli anni '50...

Povera Gente

teatro carignano, TORINO

dal 22/03/2011 al 03/04/2011

testo e drammaturgia Carolina De La Calle Casanova
con Paolo Rossi
e
Carolina De La Calle Casanova, Paolo Faroni, Marco Ripoldi, Valentina Scuderi,
musiche dal vivo Emanuele dell’Aquila
scenografie realizzate da Gian Luca Albertin, Chiara Arsini e Olivia Fercioni – Accademia di Belle Arti di Brera
regia Paolo Rossi

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