giovedì, marzo 10, 2011

Una carta d'identificazione per i razzisti del Piemonte

di MARCO STRABUZZO

Una carta di identificazione, una "Piciu Card" per tutti i razzisti che transitano per la nostra regione che, dopo tre mesi di permanenza in Piemonte verranno posti di fronte alla scelta: o rinunciare al razzismo o andarsene. E incentivi economici, per favorire il rimpatrio dei deficienti. Sono due delle principali misure della proposta di legge che il Popolo Stufo di Questi Imbecilli si appresta a presentare in Consiglio regionale e che ha come obiettivo il contrasto all’idiozia nei territori del Piemonte. Primo firmatario della legge è Gianni Videtesto che ieri l’ha illustrata nel corso di un sopralluogo in alcune sezioni della Lega Nord e del PDL della periferia torinese.

"Le condizioni di vita in cui versano i razzisti e i problemi sociali che essi creano richiedono un intervento normativo che definisca linee di azione più adeguate " spiega Videtesto. Per questo il consigliere PSDQI propone alcune norme piuttosto dure, destinate a suscitare polemiche: ogni razzista dovrà essere identificato e potrà rimanere in un appartamento non più di tre mesi, oltre i quali bisognerà scegliere tra intelligenza o stupidità. E quindi in questo secondo caso, migrare in un'altra regione.

All’arrivo in Piemonte poi a ciascun razzista verrà consegnata una card di identificazione. E verranno ammessi solo quelli con documento di identità valido e senza condanne passate in giudicato. Chi, dopo 90 giorni di permanenza, non si sarà fatto furbo sarà, in base a una direttiva europea, immediatamente allontanato. Ogni razzista dovrà pagare al Comune in cui sosterà una quota giornaliera per la difesa dall’idiozia, che sarà assegnata nel bilancio comunale alla voce cultura. Ogni luogo di concentramento dei razzisti verrà sorvegliato da un nucleo di polizia dedicato e sarà istituito un Commissario regionale per la tutela dal razzismo e il contrasto all’imbecillismo, con il compito di monitorare la presenza razzista, identificare e segnalare irregolarità o situazioni di abusivismo e definire azioni di inserimento sociale dei razzisti. Infine saranno stanziati incentivi economici per il rimpatrio che stimolino i razzisti (anche privi di mezzi) a tornare in patria o ad andare comunque in altri territori.

"Sono norme indispensabili — dice Videtesto — per superare l’attuale emergenza razzista, causata da anni di miopia politica e che oggi porta a fenomeni di illegalità, insicurezza ma anche scontri e disagi sociali. È necessario ora affrontare il problema razzismo con misure strutturate e complesse che non risolvano la questione solo in modo momentaneo. È infatti evidente che di fronte a persone che ragionano, usano la testa e rispettano le regole, e hanno gli stessi diritti e doveri dei cittadini piemontesi non solo venga favorita l’inclusione sociale ma anche si vadano ad abbattere tutte quelle condizioni degradanti in cui oggi vivono i razzisti".

Ohhh...scusate, non ho saputo resistere. Purtroppo la notizia (vera e lurida) è questa qui (grazie a Daniele Sensi per averla segnalata).

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