Comitato Provinciale di Torino
MOZIONE SUL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
PRESO ATTO
che nel nostro Paese sono in essere vibrate e diffuse proteste concernenti le leggi e i decreti che il governo Berlusconi ha avviato nel proposito di riformare la pubblica istruzione in ogni ordine e grado;
RICORDANDO
che fu precisa intenzione dei partigiani che, nella nuova Italia scaturita dall’impegno e dagli sforzi di un’intera popolazione costati un ventennio di costrizioni fasciste e cinque anni di drammatiche sconfitte, il diritto ad un’istruzione libera e pubblica fosse garantito a tutti i cittadini come basilare strumento di emancipazione civile e sociale, capace di produrre cultura, benessere e democrazia, e come miglior antidoto all’insorgere di ignoranze, odii, discriminazioni e guerre;
CONSTATANDO
che, a causa dell’inadeguatezza di diverse generazioni di dirigenze politiche, da ormai troppi anni il Sistema Italia, pur ricco di innumerevoli risorse naturalistiche e culturali, nonché di formidabili capacità creative e di un incomparabile stile di vita, sta incredibilmente segnando il passo e che, per contro, solo il convinto e rinnovato impulso alla ricerca e alla conoscenza può offrirci di cogliere l’indispensabile opportunità di rilancio;
DICHIARANDO
che i tagli all’istruzione e alla ricerca, l’accorpamento e la soppressione dei plessi scolastici, le riduzioni di organico, la rimozione del tempo pieno, il ripristino del maestro unico, la privatizzazione delle università, financo l’introduzione di classi differenziate e la proposta di reintroduzione del grembiule obbligatorio, sono misure che, complicandone l’accesso, da un lato rendono più difficile la conoscenza e la pratica delle libertà e della democrazia mentre, dall’altro, si dimostrano particolarmente nefaste per il rilancio della nostra cultura e della nostra economia
E CHIEDE CON DETERMINAZIONE
al governo il ritiro dei provvedimenti, al Presidente della Repubblica l’attuazione di tutte le procedure per il blocco dell’iter amministrativo delle stesse, e agli organi interni dell’associazione la massima diffusione e attuazione di questa presa di posizione.
che nel nostro Paese sono in essere vibrate e diffuse proteste concernenti le leggi e i decreti che il governo Berlusconi ha avviato nel proposito di riformare la pubblica istruzione in ogni ordine e grado;
RICORDANDO
che fu precisa intenzione dei partigiani che, nella nuova Italia scaturita dall’impegno e dagli sforzi di un’intera popolazione costati un ventennio di costrizioni fasciste e cinque anni di drammatiche sconfitte, il diritto ad un’istruzione libera e pubblica fosse garantito a tutti i cittadini come basilare strumento di emancipazione civile e sociale, capace di produrre cultura, benessere e democrazia, e come miglior antidoto all’insorgere di ignoranze, odii, discriminazioni e guerre;
CONSTATANDO
che, a causa dell’inadeguatezza di diverse generazioni di dirigenze politiche, da ormai troppi anni il Sistema Italia, pur ricco di innumerevoli risorse naturalistiche e culturali, nonché di formidabili capacità creative e di un incomparabile stile di vita, sta incredibilmente segnando il passo e che, per contro, solo il convinto e rinnovato impulso alla ricerca e alla conoscenza può offrirci di cogliere l’indispensabile opportunità di rilancio;
DICHIARANDO
che i tagli all’istruzione e alla ricerca, l’accorpamento e la soppressione dei plessi scolastici, le riduzioni di organico, la rimozione del tempo pieno, il ripristino del maestro unico, la privatizzazione delle università, financo l’introduzione di classi differenziate e la proposta di reintroduzione del grembiule obbligatorio, sono misure che, complicandone l’accesso, da un lato rendono più difficile la conoscenza e la pratica delle libertà e della democrazia mentre, dall’altro, si dimostrano particolarmente nefaste per il rilancio della nostra cultura e della nostra economia
IL CONSIGLIO NAZIONALE DELL’ANPI
RIUNITO A CERVIA IL 15 E 16 NOVEMBRE 2008
ESPRIME
pieno sostegno e solidarietà agli studenti, ai genitori, ai lavoratori docenti e non docenti, e ai pubblici amministratori impegnati a fondo nella lotta contro i tentativi di riforma GelminiRIUNITO A CERVIA IL 15 E 16 NOVEMBRE 2008
ESPRIME
E CHIEDE CON DETERMINAZIONE
al governo il ritiro dei provvedimenti, al Presidente della Repubblica l’attuazione di tutte le procedure per il blocco dell’iter amministrativo delle stesse, e agli organi interni dell’associazione la massima diffusione e attuazione di questa presa di posizione.
2 commenti:
grazie ANPI, grazie Lupo.
nei prossimi giorni porterò questo testo a scuola, perchè i miei ragazzini smidollati e s-culturati avvertono intorno a loro gli echi e i fremiti di quello che sta succedendo, e - piano piano - iniziano a riflettere, a voler dire la loro.
Sono piccoletti, però, di 3a media e, più ancora dei fratelli maggiori impegnati nelle superiori o all'università, suscitano una tenerezza infinita, loro così maldestri e fuori luogo, fanno venire voglia di tenergli compagnia, di indicare, di sostenere, di proteggere.
Intanto saranno i primi, quest'anno, dati in pasto alla nuova "serietà" arcigna dei voti in decimi: sembra poca cosa, ma si è già visto come le innovazioni abbiano risvegliato le meschine voglie di vendetta degli insegnanti più indegni, i frustrati e nostalgici.
Ma le indicazioni ministeriali prescrivono anche la nuova "educazione civica", a cominciare dal testo costituzionale!
Così saranno in grado di apprezzare in tutto il suo valore la solidarietà dei partigiani alle loro timide argomentazioni, la serietà e la passione civile di questi adulti e anziani che si schierano al loro fianco.
Paola n.
Dai primi di settembre che mi sono iscritta all'ANPI la tessera non mi è ancora arrivata. Tu che dici: mi devo preoccupare?
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