Mi ero ripromesso di prendermi qualche giorno di ferie per vedermi 3-4 film al giorno al Torino Film Festival, ed invece il festival è arrivato di nascosto e mi ha preso alla sprovvista. :-)
Così ho vissuto solo un paio di eventi, sigh...
Ieri sera "Stake Land", che è un film horror americano del 2010 (vinse il Premio del Pubblico al Festival della Fantascienza di Trieste nel 2011).
Per essere un film di vampiri e zombie, ha una trama solida, una costruzione da road movie ed un massiccio repertorio di citazioni: "Il signore degli Anelli" (per la fuga nei boschi e sulle creste delle colline, ed anche perchè il ragazzo con l'arco ricorda molto Legolas), "The road", "Harry Potter" (il cattivissimo del film è Voldemort sputato!!), "Into the Wild" (per il camper abbandonato nel nulla), "Star Wars" (per l'insegnamento della Forza ed il passaggio dei poteri tra "cavalieri")...
Zombie e vampiri ci sono e sono brutti, crudeli e schifosi come sempre.
I vampiri si combattono come ai bei tempi: un bel paletto di frassino nel cuore, con la punta strofinata nell'aglio.
La brutta notizia è che di fronte ad una croce non fanno nemmeno più una piega.
Forse è dovuto al fatto che, in questa America del futuro devastata dal vampirismo e tornata indietro di quarant'anni (niente comunicazioni avanzate, smartphone, pc...cartine come ai vecchi tempi, radio... per sapere qualcosa vanno bene persino i vecchi giornali), oltre ai mostri ed ai buoni rimasti, a controllare una parte del territorio c'è una confraternita cristiana, che per ottusità e crudeltà fa a gara con i vampiri.
A parte che ammazzano con estrema facilità chi non adora il loro fottuto dio, hanno anche il brutto vezzo di gettare vampiri dagli elicotteri sulle città che non controllano loro, tanto per dire.
Notevole il personaggio del Mister, il cacciatore di vampiri: silente, tenebroso, potente, ma anche vecchio e pronto a confessare la sua vulnerabilità e la sua paura (infatti è seducentissimo).
Nota particolare: il film ha un bel lieto fine, solare e sorridente, che fa rinascere la speranza.
E poi. stasera, omaggio all'immenso Maestro della animazione italiana, Bruno Bozzetto, che ha ricevuto il premio ad una carriera stupenda. Riverito, tra gli altri, anche da Piero Angela (in virtù di una collaborazione di lunga data per Quark), presente in sala.
Preceduto da alcuni cortissimi ormai da culto (Europa-Italia, tra gli altri), è stato quindi proiettato il capolavoro "Allegro non troppo" in edizione restaurata.
Che meraviglia!! Che fantasia, che genio, che potenza espressiva...anche se è stato realizzato nel 1976 con mezzi non paragonabili a quelli dell'animazione hollywoodiana, il film colpisce ancora oggi per la sua bellezza e la sua poesia (ed anche per il surreale e demenziale "on stage" con un Nichetti già stralunatissimo).
Lo sapevate che il figlio di John Lasseter, boss della Disney e della Pixar, ha fatto la tesi di laurea in cinematografia su questo film? Tanto per dire che personaggio sia il nostro, e che considerazione abbiano di lui quelli che ne capiscono...