Comunali 2004: tre liste nel nostro comunello, vince la lista storica con 425 voti, noi secondi a 416, terza lista a 180. Io entro in Consiglio come terzo consigliere di minoranza in ordine di preferenze.
Comunali 2009: questa volta curiamo tutto per bene. Un porta a porta metodico, un bel programma, la diffusione di un'immagine di squadra con persone preparate e competenti. I candidati presenti e conosciuti nelle frazioni più importanti.
In più, stavolta ci sono solo due liste, e siamo quasi sicuri di farcela.
Risultato: perdiamo di nuovo, i 9 voti di distacco diventano 208 (437 a 645) e - dannata sfiga - vengo di nuovo rieletto come consigliere di minoranza confermando di fatto le preferenze del 2004. Che è la cosa peggiore che possa capitare, perdere due volte di fila ed essere pure eletto...grrr...
E dopo la batosta e la catarsi collettiva al bar, torno a casa mia (nel comunello di fianco a quello in cui mi sono candidato) per godermi almeno la vittoria della locale lista di centrosinistra...che invece, sotto i miei occhi, perde minuto dopo minuto, nel seggio 2, i 77 voti di vantaggio accumulati nel seggio 1...e finisce per perdere per 13 voti (557 a 570) a favore di una lista filoPDL (i cui supporter, tanto per dare l'idea dei personaggi, festeggiano scorrazzando a manetta per il paese con i quad...).
Insomma, due sconfitte in una sera sola son proprio difficili da digerire.
E il tutto senza nemmeno leggere i bollettini di guerra che arrivano dal resto del paese.
Un'analisi della sconfitta? Perdio, non chiedetela ad uno capace di perdere due volte di fila, e la seconda in modo assai più netto della prima:-)))
PS: questo blog è molto felice che sia andata in Europa Debora Serracchiani , con 144.000 preferenze!!!
3 commenti:
E bravo Lupo!!
...perdi ma sei eletto..
ma in che futuro millennio si tornerà a vincere???...
Certo che voi di sinistra siete ben strani!!:-))
Un abbraccio e, visto che ti tocca, continua a "Consigliare" bene!!
besos
Ecco ma visto che si parla di numeri così piccoli, cioè praticamente di persone che si conoscono almeno di vista tra elettori ed eletti, si riesce a capire cos'è che fa decidere per una lista o per l'altra? Cioè un conto è votare un simbolo come alle politiche, un conto è votare uno che abita vicino a te e di cui conosci la storia.
Scusa per questa curiosità da cittadina.
Complimenti in ogni caso, Lupo!
Purtroppo non è così, cara Arte: le percezioni che uno ha non tengono mai conto del fatto che le persone che ti sono intorno e ti dicono entusiaste che ti voteranno sono sempre una minima frazione di quelle che votano...se fossimo riusciti a capire, avremmo potuto (forse) far qualcosa per evitare di perdere...o forse no:-)
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