martedì, febbraio 06, 2007

Hello Bert!

Ieri sera sono andato al cinema a vedere una commediola americana ("Una notte al museo", con Ben Stiller): divertente!.
Nei titoli di testa, tra gli attori principali era citato Dick Van Dyke.
Appena ho letto questo nome, il mio vecchio e asfittico motore di ricerca interiore ha iniziato a frullare, ed ha tirato fuori dagli armadi della memoria qualche link nebuloso: "Mary Poppins", Bert, gli spazzacamini.
Non è possibile, mi son detto, non può essere lui; ormai sarà morto da un bel pezzo.
Ed invece eccolo lì: proprio lui, il vecchio Bert (ora ha ottantadue anni), con una nuvola di vaporosi capelli bianchi e due occhi azzurri che la tecnologia di un tempo non faceva risaltare.
Ed allora, via al flusso di ricordi.
Io "Mary Poppins" l'avrò visto almeno venti volte, grazie ai figli che lo adoravano, e credo di conoscerlo letteralmente a memoria come pochi altri film (tra questi "Blues Brothers" e "Frankenstein junior").
E lo trovo un film straordinario.
Bert e Mary Poppins sono due straordinari esempi di disadattati felici.
Bert è il classico figlio che nessuna madre vorrebbe avere: vive di espedienti e svolge i lavori meno apprezzati dalla morale inglese dell'epoca (l'one man band, il pittore da strada, lo spazzacamino), a continuo rischio di persecuzione da parte dell'autorità...eppure è felice, dannatamente felice, e la sua libertà risulta molto più affascinante della solida, noiosa ricchezza del padre banchiere.
Non parliamo di Mary Poppins: strega, ribelle ed insubordinata all'autorità, si accompagna abitualmente con personaggi come Bert, conducendo anche i piccoli a lei affidati sulla "cattiva strada", ed ignora il potere costituito.
"Mary Poppins", a ben guardare, è un concentrato di sovversione: invita a lasciarsi andare, a credere alle cose incredibili, a osare, a non preoccuparsi del giudizio degli altri, a dare più importanza alle persone che alle istituzioni, a donare invece che pensare al profitto...
Certo, alla fine i due sovversivi scompaiono, e lasciano il posto all'idea che "la buona borghesia può essere più felice, se solo ogni tanto si lascia un po' andare...", ma questo non toglie nulla al valore del film, ed al suo guardare con simpatia a chi non si adegua al conformismo imperante.
(L'immagine del film Mary Poppins è tratta da Wikipedia)

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