giovedì, giugno 08, 2006

Prima di comunicare, pensa: la pessima intervista di Prodi

Dopo il primo attimo di sconcerto, all'avvio del nuovo governo, per la molteplicità di dichiarazioni inutili e demagogiche da parte dei nuovi ministri, in queste ultime settimane mi è sembrato che si potesse essere orgogliosi delle modalità di lavoro dell'esecutivo: poche parole, molto lavoro, l'attuazione del programma a partire dalle cose importanti (economia, bioetica, scuola, ritiro dall'Irak).
Peccato che oggi abbia letto, su Repubblica "on paper", la trascrizione dell'intervista di Prodi a Die Zeit.
Una serie di clamorosi ed inutili autogol.
Un inutile attacco a Berlusconi, con l'uso di un verbo tanto iperbolico quanto insulso ("il paese è stato schiavizzato").
Un inutile e irritante egotismo berlusconico ("In un mese ho fatto eleggere il governo, i Presidenti delle Camere, il Presidente della Repubblica"...).
Una sciocca presunzione nei confronti della Germania ("voi tedeschi, invece...").
Un'inutile ed irritante offesa ad alcuni piccoli partiti partner (per PRC e Comunisti Italiani, sentirsi definire di "folkloristici" ed "innocui " non è certo piacevole).

Insomma, una esternazione incomprensibile, inutile, irritante, sbagliata.
Presidente Prodi, la preferiamo quando lavora: la comunicazione non è proprio il suo forte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La barzelletta finale è il peggio.
Tra l'altro tecnica di matrice berlusconiana prendere vecchie barzellette modificandone i protagonisti o gli scenari con politici o fatti d'attualità.

P.S.
La barzelletta originale non era con Ronaldo ma con un uomo ed il desiderio irrealizzabile era quello di comprendere le donne...