Sapevo benissimo (vabbè, lo capirebbe pure un cieco!!!) che il personaggio di Ken Parker, creato da Berardi e Milazzo, era ispirato a Robert Redford.
Però, qualche sera fa, in una di quelle sere in cui hai voglia di vedere un bel film e in TV - non avendo comprato SKY cinema - non c'è granchè, ho tirato fuori dall'armadio una vecchia videocassetta con un film registrato anni fa da RaiTre.
Il film in questione è (non so chi di voi l'abbia visto) "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo"(1972) di Sidney Pollack con Robert Redford (titolo originale: "Jeremiah Johnson").
E quando il film parte frusciando - caro vecchio VHS - e scorrono i titoli di testa, mi venisse un accidente!!! Quello E' Ken Parker.
C'è tutto, lì dentro, quello che ha ispirato Berardi e Milazzo.
C'è l'ex soldato biondo ed affascinante che cerca di dimenticare la guerra andando nel gelido nord. C'è il "lungo fucile", che gli viene "donato" da uno sfortunato cacciatore morto congelato nell'inverno precedente dopo un incontro con un orso che gli ha spezzato le gambe.
C'è la compagna indiana, il bambino che non parla, ci sono i personaggi che vivono in questa incredibile ed ostica porzione del mondo, tra neve infinita e paesaggi da sogno: gli avventurieri, i cacciatori, i pionieri.
C'è il tentativo di tenersi fuori dalla follia degli uomini, ma anche il furore, la vendetta, il dolore.
Se vi capita, riguardatelo. E se non vi capita, rileggetevi tutto Ken Parker, che è sempre un gran bel piacere.
Però, qualche sera fa, in una di quelle sere in cui hai voglia di vedere un bel film e in TV - non avendo comprato SKY cinema - non c'è granchè, ho tirato fuori dall'armadio una vecchia videocassetta con un film registrato anni fa da RaiTre.
Il film in questione è (non so chi di voi l'abbia visto) "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo"(1972) di Sidney Pollack con Robert Redford (titolo originale: "Jeremiah Johnson").
E quando il film parte frusciando - caro vecchio VHS - e scorrono i titoli di testa, mi venisse un accidente!!! Quello E' Ken Parker.
C'è tutto, lì dentro, quello che ha ispirato Berardi e Milazzo.
C'è l'ex soldato biondo ed affascinante che cerca di dimenticare la guerra andando nel gelido nord. C'è il "lungo fucile", che gli viene "donato" da uno sfortunato cacciatore morto congelato nell'inverno precedente dopo un incontro con un orso che gli ha spezzato le gambe.
C'è la compagna indiana, il bambino che non parla, ci sono i personaggi che vivono in questa incredibile ed ostica porzione del mondo, tra neve infinita e paesaggi da sogno: gli avventurieri, i cacciatori, i pionieri.
C'è il tentativo di tenersi fuori dalla follia degli uomini, ma anche il furore, la vendetta, il dolore.
Se vi capita, riguardatelo. E se non vi capita, rileggetevi tutto Ken Parker, che è sempre un gran bel piacere.
1 commento:
Grazie del Link!
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