Dal New York Times:
"By the end of the day Sunday, authorities reported turnout in Chechnya
at 99.59 percent, with 99.82 percent of voters backing Mr. Putin. Mr.
Zyuganov, the runner-up, won 0.04 percent. How it was accomplished is
illustrative of the types of abuse that have angered the street
protesters who oppose Mr. Putin."
In Cecenia, per le presidenziali russe ha votato il 99,59 degli elettori: il 99,82% di essi si è espresso per Putin, lo 0,04% per Zyuganov.
Si, è vero, c'è stato un seggio dove Putin ha preso 1482 voti quando gli elettori erano 1389 (il 107%: si segnalano telefonate di congratulazioni dall'amico B.), ma in generale gli osservatori dicono che le elezioni sono state regolari.
Dove le prima (1991-1996) e la seconda guerra cecena (1999-2006), scatenate da Eltsin e Putin, hanno provocato tra i 100.000 ed i 250.000 morti tra la popolazione (che è nel totale di 1.250.000 persone).
E poi dicono che il delitto non paga.
Povera Anna Politkovskaja: è stato davvero tutto inutile.
1 commento:
Messa così e devastante, ma... quel che non si ottiene nel breve nel medio o nel lungo magari sì. E se no, visto com'è andata la rivoluzione francese tanto valeva restare a braccia conserte, invece si è continuato, nonostante tutto e nonostante noi.
ch.
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