E pensare che questo è l'esponente di punta della nuova Lega, quello intelligente e col bel faccino di quelli che hanno studiato...
Si vede che la vicinanza con Borghezio, di cui non disdegna mai la compagnia, sta incominciando a mostrare i suoi effetti irreversibili: come diceva Gaber,
"Le cose buone non fanno epidemia, è un fatto biologico, niente da fare.
Io c'avevo un fratello, gracile poverino ma geniale, intelligente, e io gli stavo vicino, come dire... ora anch'io: BSSS, BSSS, BSSS.
Niente! L'intelligenza non si attacca... la scarlattina sì!
Secondo me certe persone che si aggregano, invece, c'hanno come incorporato una specie di distillatore che, FFFTTT, FFFTTT, FFFTTT, filtra, elimina tutto il buono attraverso un tubicino di scappamento, POH-POH, via il buono, POH-POH-POH, poi filtra il resto, distilla, e lascia passare... FFFTTT, FFFTTT, la merda pura! È capita?"
Di che parlo? Nel video qui sotto, il nostro presidente (un borghezio piccolo piccolo) sostiene:
«In Piemonte dev’essere fatta un’attenta valutazione che porti in futuro la Regione a finanziare le borse di studio dei piemontesi. Ritengo sbagliato che ogni regione non si faccia carico delle borse di studio dei propri cittadini».
Minchia, amico mio, ti è andato proprio in segatura il cervello.
"I propri cittadini" son quelli che ti vivono in casa, ti pagano le tasse e ti creano ricchezza, non quelli che son nati qui e poi sono andati in Argentina due secoli fa.
Se un piemontese di valore va a studiare a Pisa o ad Harvard o a Berlino, risiede lì, lì paga affitto e tasse e trasporti e tutto il resto, e magari si merita una borsa di studio, a nessun cretino di governatore passa per la testa di dirgli "ennò, sei bravo ma sei un mandrogno(1), fatteli mandare da Cota, i soldi per studiare, sennò torna al tuo paese!"
Perchè poi, mio bel piccolo borghezio, se sei coerente e applichi questa idea deficiente devi mandare un fax a tutte le università d'Italia, d'Europa e del Mondo, affinchè tutti applichino lo stesso principio negando le borse di studio agli studenti piemontesi meritevoli.
La verità è che tra "studenti", "meritevoli", "cittadini" e "piemontesi", un cervello leghista (così piccolo che quando due pensieri s'incrociano uno deve far retromarcia) va in confusione: quattro concetti da gestire in una sola volta, tutti insieme, sono una mission impossible.
Si vede che la vicinanza con Borghezio, di cui non disdegna mai la compagnia, sta incominciando a mostrare i suoi effetti irreversibili: come diceva Gaber,
"Le cose buone non fanno epidemia, è un fatto biologico, niente da fare.
Io c'avevo un fratello, gracile poverino ma geniale, intelligente, e io gli stavo vicino, come dire... ora anch'io: BSSS, BSSS, BSSS.
Niente! L'intelligenza non si attacca... la scarlattina sì!
Secondo me certe persone che si aggregano, invece, c'hanno come incorporato una specie di distillatore che, FFFTTT, FFFTTT, FFFTTT, filtra, elimina tutto il buono attraverso un tubicino di scappamento, POH-POH, via il buono, POH-POH-POH, poi filtra il resto, distilla, e lascia passare... FFFTTT, FFFTTT, la merda pura! È capita?"
Di che parlo? Nel video qui sotto, il nostro presidente (un borghezio piccolo piccolo) sostiene:
«In Piemonte dev’essere fatta un’attenta valutazione che porti in futuro la Regione a finanziare le borse di studio dei piemontesi. Ritengo sbagliato che ogni regione non si faccia carico delle borse di studio dei propri cittadini».
Minchia, amico mio, ti è andato proprio in segatura il cervello.
"I propri cittadini" son quelli che ti vivono in casa, ti pagano le tasse e ti creano ricchezza, non quelli che son nati qui e poi sono andati in Argentina due secoli fa.
Se un piemontese di valore va a studiare a Pisa o ad Harvard o a Berlino, risiede lì, lì paga affitto e tasse e trasporti e tutto il resto, e magari si merita una borsa di studio, a nessun cretino di governatore passa per la testa di dirgli "ennò, sei bravo ma sei un mandrogno(1), fatteli mandare da Cota, i soldi per studiare, sennò torna al tuo paese!"
Perchè poi, mio bel piccolo borghezio, se sei coerente e applichi questa idea deficiente devi mandare un fax a tutte le università d'Italia, d'Europa e del Mondo, affinchè tutti applichino lo stesso principio negando le borse di studio agli studenti piemontesi meritevoli.
La verità è che tra "studenti", "meritevoli", "cittadini" e "piemontesi", un cervello leghista (così piccolo che quando due pensieri s'incrociano uno deve far retromarcia) va in confusione: quattro concetti da gestire in una sola volta, tutti insieme, sono una mission impossible.
UPDATE (di qualche giorno dopo)
(1) Termine piemontese per "Nativo dell'Alessandrino":-)
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