venerdì, marzo 19, 2010

La freccia azzurra e Scarafoni

Leggo qui che 2500 pidiellini piemontesi andranno domani al grande raduno nazionale promosso dal nostro Grande Perseguitato Politico.
(Qui sopra la rappresentanza piemontese del partito, assieme ad un ex picchiatore fascista che assomiglia incredibilmente ad un Ministro della Repubblica.)
La notizia non è questa (chissenefrega), ma il fatto che i due treni con cui partiranno i militanti verranno ribattezzati "freccia azzurra".
E qui mi sento di darvi un consiglio, signori miei.
Perchè "La freccia azzurra" è il titolo di una filastrocca di Rodari , da cui Enzo D'Alò trasse nel 1997 uno splendido film di animazione con lo stesso titolo.

Questa è la trama del film (leggermente diversa dalla filastrocca):

La befana si è ammalata proprio durante le feste di fine anno e non potrà, per la prima volta, consegnare i giocattoli ai bambini. Si affida alle cure del suo vecchio segretario, Scarafoni, che in realtà sta avvelenando la vecchina per poter mettere in atto il suo piano malvagio: arricchirsi, vendendo i giocattoli ai soli bambini ricchi, lasciando i bambini poveri a mani vuote. Ma i giocattoli non approvano questo tipo di comportamento e decidono improvvisamente di ribellarsi e di mettersi in viaggio da soli per trovare i propri destinatari e quindi auto-consegnarsi, impedendo al segretario di continuare il suo commercio.

Allora, cari pidiellini, sentite a me: visto lo scopo per cui li usate, 'sti treni, chiamateli SCARAFONI: mi sembra un nome assai più azzeccato:-)

2 commenti:

Artemisia ha detto...

Molto carino il film.

marina ha detto...

giù le mani dalla Freccia Azzurra di Rodari!
marina