Ecco, solo poche settimane dopo lo sgomento pieno di parole che fece del terremoto in Abruzzo un pretesto per stringersi in un falso e velenoso "volemose bene", confondendo vittime e indiretti carnefici; e solo alcuni giorni dopo aver appreso che saremmo morti in tanti, tantissimi per la pandemia, siamo ora sconvolti dall'uragano Lario, che scopre con parole allarmate che razza di uomo si è tenuta al fianco per anni (ma fino ad ora, ha vissuto con un sosia? con una controfigura?), peraltro con un livello di condivisione di spazi e tempi infinitamente inferiore a quello di una famiglia normale (il che ha probabilmente diluito il dolore).
E così bocche e cervelli si affollano di nuovo di tutto il possibile pur di non lasciare spazio alle cose importanti: l'interrogarsi sulla vita e sul senso di essa, l'interrogarsi su se stessi e sulla propria strada.
Anche l'occasione della crisi (che coloro che furono incapaci di prevederla dichiarano ormai conclusa e superata senza conseguenze) rischia di essere perduta: i meno consapevoli ne usciranno più poveri e più ignoranti, meno liberi e meno riconosciuti.
Mentre scivoliamo nel gruppo dei paesi "non più pienamente liberi" rispetto alla libertà di stampa, quel che la maggioranza silenziosa chiede non è più verità, più attenzione: ma un maggior livello di erogazione della droga mediatica, per dimenticare tutto, per sempre, ed evitare la fatica di esistere.
E così bocche e cervelli si affollano di nuovo di tutto il possibile pur di non lasciare spazio alle cose importanti: l'interrogarsi sulla vita e sul senso di essa, l'interrogarsi su se stessi e sulla propria strada.
Anche l'occasione della crisi (che coloro che furono incapaci di prevederla dichiarano ormai conclusa e superata senza conseguenze) rischia di essere perduta: i meno consapevoli ne usciranno più poveri e più ignoranti, meno liberi e meno riconosciuti.
Mentre scivoliamo nel gruppo dei paesi "non più pienamente liberi" rispetto alla libertà di stampa, quel che la maggioranza silenziosa chiede non è più verità, più attenzione: ma un maggior livello di erogazione della droga mediatica, per dimenticare tutto, per sempre, ed evitare la fatica di esistere.
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