(Questo nasce come commento ad un post pubblicato sul sito di Suzukimaruti, ma visto che non riuscirei a rifarlo meglio lo ripropongo più o meno in versione integrale: il tono è un po' concitato, ma rispecchia i miei sentimenti attuali sull'argomento:-))
Sono d’accordissimo con la scelta di Veltroni: finalmente un sasso gettato nella palude, una scelta netta e chiara con cui ci si deve confrontare (e il Cdx con i suoi 18 partiti improvvisamente sembra cosa d’antan, e la cosa rossa non sa più se implorare o decidere finalmente di crescere).
Voterò convinto per il PD, e tutte le obiezioni ce le guardiamo a casa nostra e ce le mediamo prima di andare in pubblico, ‘che la democrazia è anche lavorarci un po’ su, sulle idee, prima di dar fiato alle ugole, creare almeno un semilavorato prima di andare a chiedere un voto dicendo ognuno la sua.
E tutte le volte che manifesto il mio entusiasmo per questa scelta, qualcuno mi dice “si, ma come la mettiamo con la Binetti?”.
Cioè, capitemi: fuori ci sono i teodem, il papa d’assalto, i formigoni, i ferrara, i nemici della 194, i vescovi medievali, e tu mi vieni a dire (come direbbe il grande Gaber) che il problema è la posizione della Binetti nel PD?
Ma chi se ne frega! Il PD contiene la Binetti ma non è la Binetti, e forse conterrà Montezemolo ma senza essere Montezemolo, e sarebbe bello contenesse ancora Padoa Schioppa, uno dei migliori ministri in circolazione sulla faccia triste di questo paese con Bersani e Amato e la Bonino…
Con il disastro che c’è fuori, i sofisti i puristi e gli immacolati possono pure accomodarsi altrove, è come discutere sul colore degli interruttori quando non c’è più nemmeno la casa, cazzo!
Vai Walter!:-)
4 commenti:
Lupo, no.
Non sono d'accordo con te (Suzukimaruti ancora non l'ho letto, ma se dici che dite sostanzialmente la stessa cosa, allora non sono d'accordo neanche con lui).
Innanzitutto c'e' da dire (o da ribadire, visto che non sono io il primo a dirlo) che uno degli artefici di questa crisi di governo e' proprio Veltroni, che ha cominciato a "correre da solo" ben prima della fine del governo e della legislatura. Per inciso vedo altri attori piu' o meno centrali in questa situazione, che sono Mastella, ovviamente, Berlusconi (che, pero', se avesse fatto le cose pulite, sarebbe anche stato in parte giustificato dall'interesse - personale e pubblico - di spingere per un cambiamento politico che premiasse meglio la destra.... peccato che le cose pulite non le ha fatte), fino a giungere perfino al Papa, come dici tu, e come dici tu anche di una certa carta igienica stampata.... (nulla in contrario con i giornalisti che fanno politica... quello che mi disturba e' l'impegno politico basato a scardinare lo status con metodi subdoli, utilizzando a manbassa il potere mediatico delle parole sulla carta e alla tv).
Quindi, qualunque manovra di Veltroni in merito alla campagna elettorale puo' suonare con il futuro anteriore di una previsione di dietrologia, un po' sospetta.
In ogni caso, veniamo al merito della situazione contingente. Prima di tutto: siamo proprio sicuri che la molteplicita' dei partitini sia politicamente negativa? Io non ne sono sicuro. Dal mio punto di vista penso che un partitino minuscolo che dice una cosa che gli altri non dicono attira giustamente dalla propria parte gli elettori (cioe' i cittadini comuni) che fanno di quella cosa un tema importante per la propria vita politica. E la dimensione del partitino dipende (o dovrebbe dipendere) dal consenso elettorale che quel partito ha alle elezioni, ma la validita' dei principi invece e' assoluta. Un partito antiabortista (giusto per fare un esempio a caso), che nel proprio programma politico ha l'unico principio di cercare di abolire la 194, propone un valore importantissimo dal punto di vista politico. Io non lo condivido, e credo nemmeno tu, ma devi ammettere che e' un tema centrale. E l'importanza di quel partito, che dipende dall'importanza politica di quel valore, non dipende affatto dal numero di elettori che votano per quel partito, e cioe' dalla dimensione. Se solo un cittadino in tutta italia dicesse una cosa intelligente, be', io ritengo che quella cosa debba essere ascoltata da tutti gli altri cittadini italiani. Il che si traduce, paro paro, in un sistema proporzionale secco secco, senza sbarramenti o premi di sorta. Il 2 percento degli italiani la pensa cosi' e cosa'? Be', il 2 percento degli italiani dovrebbe essere rappresentata dal 2 percento dei deputati/senatori che dicono cosi' e cosa' con forza. Se invece del 2 percento fosse il 20 percento o l'80 percento non cambia niente, se non per il fatto che visto che la regola e' che la maggioranza vince, quel partito potrebbe avere piu' o meno forza politica. E qui viene il punto.
Il punto e' che se un partito rappresenta il 2% dei cittadini, quel partito dovrebbe avere un peso politico pari al 2% delle camere.
Il punto e' che non e' cosi', per un semplicissimo meccanismo. Cerchero' di spiegarlo.
Un partito piccolo che si aggiunga ad una coalizione di maggioranza gia' stabile ha un potere insignificante. Faccio un esempio. Se ci fosse il partito antiabortista che pesa il 2%, e ci fosse una coalizione di sinistra pari al 60% dell'elettorato, l'adesione del partitino alla coalizione porterebbe la maggioranza al 62%. Se prima una decisione poteva essere presa con una maggioranza del 60%, ora la stessa decisione puo' essere presa con una maggioranza piu' ampia. Ma sempre di maggioranza si tratta, quindi il potere decisionale del partitino e' nullo. Il partitino puo' anche proporre la sua legge antiabortista, ma se il resto (60%) dei suoi nuovi alleati non la vota, la legge non passa.
No, al nostro partitino invece conviene di piu' starsene sotto l'ala protettrice dell'opposizione. Diverso sarebbe il caso se il nostro partitino facesse parte di una coalizione di maggioranza che detiene il 51%, perche' allora si' che i suoi alleati (49%) devono votare la legge antiabortista, altrimenti il nostro partitino minaccia di uscire dalla maggioranza, facendola diventare, ahime', minoranza (49%). In questo caso al nostro partitino conviene rimanere nella maggioranza perche' avrebbe un potere contrattuale larghissimo, cioe' di tenere in scacco tutta la vita politica del Paese. Solo il 2 percento degli italiani sarebbe antiabortista eppure la maggioranza promuoverebbe una legge antiabortista. E questo non e' giusto, ed e' esattamente quanto e' successo con Mastella.
In sostanza quel che voglio dire e' che il sistema politico, cosi' com'e', tende a separare le forze politiche esattamente al 50%, perche' se la quota fosse piu' ampia, ai partiti piccoli della maggioranza converrebbe passare all'opposizione.
Ma qual'e' il motivo per cui cio' avviene? Il problema non e' certo da imputare alla frammentazione politica, ma al fatto che i partiti piccoli (o grossi che siano) tendono ad aggregarsi in modo da avere molto potere per fare il caldo e il freddo, e non in modo da avere interessi comuni. Il che e' disonesto.
Io non sono un legislatore ne' un teorico, e quindi non so come risolvere questa situazione, ma se il problema e' nella disonesta' dei politici allora non siamo messi troppo bene.
Comunque bisognerebbe fare in modo che i partiti grossi e piccoli non siano disonesti. E c'e' un meccanismo gia' disponibile per assicurare questo. Il programma della coalizione.
Non ha senso che Mastella smetta di appoggiare il governo se il governo lavora a stretto rigore del programma che e' stato concordato ANCHE CON MASTELLA. Se Mastella esce dalla maggioranza, significa che non appoggia piu' in governo, che sta lavorando per il programma, cioe' significa che Mastella non si identifica piu' nel programma, o, in altre parole, che Mastella sta tradendo i propri elettori. Perche' chi ha votato Mastella, non l'ha fatto per la sua bella faccia o per la sua innata simpatia, ma l'ha fatto perche' era d'accordo con il programma politico che lui proponeva. E quindi se ora propone qualcosa di diverso, be', non puo' piu' lecitamente gestire quei voti. Questo e' il punto.
E per questo e' giusto che le coalizioni siano fatte PRIMA del voto, e non DOPO.
Ora, ripeto, non sono un giurisdizionalista, e quindi non saprei come fare a costringere Mastella ad essere piu' coerente, ma e' chiaro che se c'e' un programma politico, be', quello va rispettato, perche' altrimenti succede che gli elettori non sono piu' rappresentati. Dico, non solo che le minoranze non sono rappresentate, ma non e' rappresentata nemmeno la MAGGIORANZA.
Un altro punto e' il porcellum. Abbiamo una legge elettorale che fa schifo, ma non mi venire a dire che Veltroni voleva davvero votare con una legge nuova. Ma quale legge nuova? Quella che ha cercato di concordare con Berlusconi? Ma ce lo ricordiamo cos'e' il porcellum, e soprattutto perche' e' stato fatto cosi'? E' stato fatto cosi' per favorire Berlusconi, anche se poi alla fine ha perso (sara' mica per questo che non piace piu' nemmeno a Berusconi?). E adesso vogliamo metterci d'accordo con Berlusconi per modificare la legge? E che cosa ci aspettiamo, che Berlusconi abbassi le ali e dica "E va beeeeeeneeee, facciamo tutto nella legalita' e che vinca il migliore"? Ma tu, davvero ci credi che Berlusconi accetti una cosa cosi'? Io, francamente no.
Un altro punto e' il problema del conflitto di interessi. E questo, francamente, penso che sia IL PIU' GRAVE problema dell'italia dalla fine della seconda guerra mondiale.
Il fatto che Berlusconi possegga piu' di meta' dei mezzi di informazione presenti in italia e' un colpo di stato. Per fortuna non violento, ma sempre un colpo di stato. E Berlusconi e' un dittatore. Un dittatore, perche' ha il potere che non gli e' stato conferito dal popolo, ma dalla televisione. Perche' chi vota Berlusconi non lo vota per il programma politico o per l'onesta' intellettuale, ma per la pubblicita' che Berlusconi si fa. E non mi venire a dire che gli elettori italiani non sono cosi' scemi. Guarda Obama. Sai quanto ha speso per fare 40 secondi di spot elettorale durante il superbowl? Be', lo ha fatto perche' valgono di piu', in termini di voti, 40 secondi di spot piuttosto che un programma politico valido. Il programma politico valido e' noioso, il superbowl e' divertente. E allora, gli elettori americani sono tutti scemi? No. Berlusconi? Lo stesso Da Liguori a Fede, da Striscia alle Iene. Anche Vianello/Mondaini remano per portare voti a Berlusconi. Ecco la dittatura. La distorsione dell'informazione e dello spettacolo per diventare il padrone dell'Italia. E tutto questo per fare i suoi porci interessi.
Ebbene, nessuno, dico NESSUNO, in questi due anni di legislatura, si e' preoccupato di risolvere il problema n. 1 di questa Italia.
E che fa Veltroni? Vende il conflitto di interessi in cambio di elezioni subito, nel momento a lui piu' propizio. Ora, che Berlusconi sia disonesto passi, e passi anche che lo sia Veltroni, ma che tu mi dici che gli dai ragione, be', mi sembra un po' troppo.
E poi, bisognerebbe capire che cosa stia inseguendo, Veltroni. Una maggioranza assoluta del Suo partito? Davvero spera di ottenerla? Nessun partito otterra' il 51 per cento dei voti. Quindi dovra' fare un'alleanza con qualche altra formazione politica. E quale scegliera'? Uhm... Perche' non il famigerato Partito del Popolo delle Liberta' (o come cavolo si chiama)? Cioe', perche' non facciamo una coalizione di sinistra per fare un governo di sinistra che includa anche Berlusconi e Fini? Perche' no?
Ora, che gli esperti dicano che non valgono piu' le logiche di destra/sinistra va bene, ma che tu, Lupo, mi vieni a dire che auspichi un governo che, tendenzialmente, e secondo me con buone probabilita', includa anche Berlusconi e Fini, francamente mi pare inconcepibile.
Oppure dici che sicuramente Veltroni si alleera' con qualunque formazione di sinistra per ottenere una maggioranza? Bene, e allora sai quale sarebbe l'unica differenza con la situazione appena terminata? Che l'alleanza si basera' ancora di piu' sulla convenienza personale dei politici, visto che non c'e' nemmeno un programma politico che li tenga assieme. Oppure forse pensi che Berlusconi vincera' su Veltroni, nel qual caso speri che Berlusconi accetti l'alleanza che Veltroni gli proporra', ma anche questa soluzione, concedimi, puzza come una carogna ormai gia' putrefatta... non so se puzza meno di una completa vittoria di Berlusconi.
Nessuna alleanza tra Veltroni e Berlusconi sara' onesta, perche' gli elettori che votano Veltroni lo fanno anche per contrastare la dittatura Berlusconiana. Eppure Veltroni vuole tenere aperta anche questa strada.
A meno che tu ritenga che l'egemonia dei partitini sia peggiore che quella di Berlusconi. E' un punto di vista.... non molto di sinistra, ma e' un punto di vista.
Infine mi chiedo che cosa cambierebbe, anche se Veltroni ottenesse la maggioranza assoluta del 50% piu' uno. Questo traguardo e' proponibile, forse (anche se non ne sono convinto) solo se l'intera coalizione di centrosinistra attuale, compreso Mastella, si tuffasse nel PD. Avremmo un enorme partitone che include tutta la sinistra, grande quanto l'intera sinistra, capace di vincere. Ma capace anche di governare? E che succederebbe se.... chesso'.... Bertinotti, deputato del Partito Democratico decidesse che la legge sui PACS sia di fondamentale importanza nell'economia della coalizione.... anzi no, dell'adesione al PD? Che Bertinotti uscirebbe dal Partito cosi' come Mastella e' uscito dalla coalizione, e con lui si porterebbe i cuginetti rifondaroli PD-isti, facendo diventare il grande PD un po' piu' piccolo, tanto che non avrebbe piu' la maggioranza assoluta. Potrebbe in quel caso chiedere l'aiuto di una coalizione con.... diciamo.... Storace?
Non c'e' niente da fare, comunque la metti e' una fregatura. Nel migliore dei casi si ottiene una situazione come quella della I repubblica, dove il partito piu' grosso era il PCI, ma rimaneva all'opposizione. Poi c'era la DC, che era al governo, ma chi comandava davvero era Craxi, appartenente a un misero PSI che contava solo una manciata di voti. Questo nel migliore dei casi, perche' il peggiore non puo' prescindere dal porcellum, dal conflitto di interessi e da quel mafioso di Berlusconi con tutti i suoi camerati al seguito.
Sai cosa mi disgusta di piu'? Che ci sia ancora gente che li vota, a sti stronzi. E non parlo di Berlusconi e Veltroni, ma di Mastella. Che cavolo e' li' a fare, Mastella? Io voto comunista (non PD, intendo proprio comunista!), ma cavoli, ha un senso, perche' non c'e' un altro che propone le stesse cose. Se Veltroni proponesse le stesse cose voterei Veltroni, ma non lo fa, e quindi voto comunista. Ma Mastella?!? Che senso ha votare Mastella?
Ciao
dario
'mazzate oh, Dario, non ce la farò mai a scrivere quanto scrivi tu...:-)
Provo a dirti come la penso su alcune delle cose che hai obiettato.
Sul proporzionale puro: potrei anche essere d'accordo, ma la situazione non attuale non è questa e non so quante possibilità vi siano per un ritorno al sistema proporzionale. Non sono neppure d'accordo sul fatto che sia accettabile, da un punto di vista democratico, una frammentazione come quella che tu descrivi. E' probabile che se si presentassero partitini monotematici (antiaborto, antieuro, proauto euro zero, dei tifosi della Roma) ognuno di essi si porterebbe a casa legittimamente una frazione di rappresentanza che renderebbe però impossibile qualsiasi tentativo di governabilità. Sono quindi favorevole, in caso di sistema proporzionale, ad uno sbarramento anche alto (in Francia siamo al 12,5%, se non erro) che obblighi i partiti a formulare proposte "globali" e non "particulari", ed a d aggregare su quelle un consenso il più ampio possibile ampio.
Credo appunto che una formazione responsabile debba risolvere al suo interno i problemi legati alla congruenza della propria proposta globale di governo: ambiente, lavoro, salute, scuola si tengono insieme e vanno affrontati con una visione "multidisciplinare".
Sulla scommessa del PD, io la vedo così: la sconfitta è certa, non ci sono le condizioni per una vittoria del centrosinistra nè per le "ampie alleanze", e vedo di fronte al PD una sconfitta dignitosa che consenta di fare opposizione costruttiva per tornare al governo la prossima volta su basi ben diverse da quella che hanno ucciso il governo Prodi (un buon governo, a mio avviso, nonostante la scarsa capacità di comunicare).
Lupo:
Dunque, a te non piacciono i partiti monotematici. E non ti piacciono perche' non dicono come governare, ma come ottenere una particolare cosa. Il partito antiabortista del mio esempio (e nota che e' solo un esempio) non darebbe alcuna garanzia di essere capace di fare unna legge finanziaria. E quindi sono d'accordo con te, il partito antiabortista non deve governare da solo il Paese. Ma non vedo perche' non potrebbe far parte di una coalizione che proponga l'abolizione dell'aborto come voce nel programma, sempre che questo programma venga presentato PRIMA delle elezioni. Se viene presentato invece DOPO le elezioni, allora si' che si forma quel guazzabuglio che dici tu, perche', per formare una alleanza bisognerebbe trovare un accordo tra i partiti minori coniato in base al raggiungimento della maggioranza, non all'integrazione del programma. Se esistesse anche un partito abortista, diciamo che vuole l'allargamento della 194 in modo che si possa abortire fino al 9' mese, e' chiaro che il partito abortista e il partito anti abortista non possono fare parte della stessa coalizione se la coalizione e' fatta a priori facendo ricadere dentro le formazioni che appoggiano il programma e fuori quelle che non l'appoggiano. Insomma, se nel programma della coalizione X c'e' l'allargamento a nove mesi del diritto di abortire, tale coalizione potrebbe vantarsi del due percento del partito abortista, ma sicuramente il partito antiabortista non si alleera' mai con la coalizione X. Se invece l'accordo non e' programmatico, cioe' si vota e poi si fanno le alleanze, e in base alle alleanze si fa un programma politico, allora, se la coalizione X non riesce a governare perche' non raggiunge il 50%, dovra' inglobare anche il partito antiabortista, e dovra' quindi contenere nel programma sia l'abolizione del diritto di aborto sia l'allargameto del diritto di aborto. E' chiaro che tale coalizione, se coerente, non realizzera' ne' l'una ne' l'altra legge.
Se la coalizione X invece facesse accordi con entrambi i partiti prima delle elezioni, il suo programma sarebbe disonesto, ma non solo, anche i cittadini vedrebbero chiaramente che e' disonesto nel senso che i cittadini abortisti non lo voterebbero perche' propone l'abolizione dell'aborto, i cittadini antiabortisti non lo voterebbero perche' proporrebbe anche l'allargamento dell'aborto. Ecco, gli unici che lo voterebbero sarebbero quelli che vogliono che la coalizione X di fatto non governi, e cioe' si darebbe piu' potere all'opposizione.
Riguardo la "scommessa del PD", be', caro Lupo, io penso che Veltroni e i suoi compagni di merende possono fare la scommessa che vogliono, e se la vogliono fare, la facciano. L'importante e' che non facciano la stessa scommessa gli elettori del PD. In altre parole, io credo che Veltroni dovrebbe fare quello che i suoi elettori aspirano a fare. Siccome gli elettori del PD non credo che vogliano quello che dici tu: "una sconfitta certa", quello che puo' fare Veltroni e' uscire dal PD e formare il "PD.2", ripartendo da zero, proponendo un programma come piace a lui e aspettando una "sconfitta certa" alle elezioni.
Il vero PD, quello di sinistra, che vuole governare con alleanze con altre forze di sinistra deve poter continuare a correre e voler governare con alleanze di sinistra. Questo e' quello che hanno voluto l'altra volta gli elettori del PD (PDS o Margherita).
Per quanto riguarda il governo Prodi, io credoche sia stato il miglior governo possibile. Date le condizioni direi il miglior governo del dopoguerra. Se e' caduto e' stato on per scarsa capacita' di comunicare, ma per giochi sotterranei che sono stati giocati dal Papa, da Mastella, da Berlusconi e da Veltroni. E questo non e' molto edificante per nessuno di quelli citati, tantomeno per Veltroni.
Io non lo votero'. L'avrei votato se avesse detto chiaramente che avrebbe cercato di governare in una coalizione di centrosinistra. Mi sarei tappato un po' il naso, ma l'avrei votato perche' l'alternativa e' far governare Berlusconi e gli altri fascisti della sua coalizione. Io sono antifascista, soo contro la mafia, sono contro il liberismo sfrenato. Sono per un governo che dia un occhio il piu' ampio possibile alla solidarieta'. E' per questo che non votero Veltroni.
ciao
dario
Ciao, Marco. Grazie per il passaggio e per il commento. No, non fare il lettore silente, dai! Non e' che tutti quelli che commentano hanno "qualcosa d'intelligente da scrivere".
Certo spero che non tutti facciano un comizio come il Dario qui sopra perche' non ce la farei a starci dietro.
Riguardo ai contenuti del mio blog, trovi un riassunto del primo anno qui.
A presto,
Posta un commento