venerdì, gennaio 25, 2008

Una pessima giornata

La caduta di un governo prima della sua naturale conclusione è sempre un pessimo evento per un paese: questo rimane vero anche se questo paese è ormai ridotto ad uno stadio pieno di ultras, e capita di vedere pietose immagini di gente che festeggia con spumante, sputi, peti, rutti e lazzi, manco fosse caduta una dittatura, manco fossimo in un reality.

Un governo che stava governando (ma non sapeva comunicarlo) è stato abbattuto da un piccolo gruppo di sicari rancorosi, uno dei quali legge e insozza una bellissima poesia di Neruda nel momento in cui dovrebbe invece giustificare la costruzione di un impero di clientele e sostiene di fatto la tesi - complimenti - che la politica sia davvero la merda che la gente teme sia diventata.
E viene applaudito, VERGOGNA, quando attacca la magistratura, usando il richiamo ancestrale alla famiglia (ma sembra che il suo concetto al proposito assomigli a quello che esprime Denzel Washington in "American Gangster").

Un presidente di regione condannato per favoreggiamento di mafiosi festeggia la sentenza a cannoli, riceve applausi e ispira messe riparatorie.

Il rappresentante di una lobby fastidiosa ed ipocrita esprime giudizi da espulsione immediata sulle leggi dello Stato, con la scusa della libertà di espressione: e nel contempo, da tutti i media, ossessivamente, la stessa lobby si lamenta di essere vittima di censure.

Tornerà ora, di nuovo, il miliardario sorridente, con le sue pacche sulla spalle e le sue boutade, con il codazzo di yesmen proni e pronti a fare nuove "porcherie" come quelle che hanno prodotto questa situazione.

E le iene ridono, soddisfatte, guardando il disastro.

2 commenti:

dario ha detto...

Ben detto, Lupo. "VERGOGNA" e' il titolo del mio post sull'argomento
(qui o qui)

ciao
darix

Andrea Rendi ha detto...

Che peccato. :-(