lunedì, giugno 05, 2006

Prima di giudicare, è meglio conoscere: il caso D'Elia.

L'ex ministro Giovanardi prima, e l'intera CdL adesso stanno scatenando una discreta e (a mio avviso) indecente canea contro il deputato della Rosa nel Pugno Sergio D'Elia, eletto alla carica di Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati. Trent'anni fa D'Elia era un dirigente di Prima Linea: arrestato e condannato a trenta anni di carcere senza aver commesso atti di sangue, è uscito di prigione dopo dodici anni e da allora si è sempre distinto in battaglie di carattere nonviolento, in particolare tra le fila radicali. E' stato fondatore e segretario dell'associazione "Nessuno tocchi Caino", per l'abolizione della pena di morte.
Ma io penso che basti leggere qui il testo della lettera che D'Elia ha inviato al Presidente ed ai Colleghi Deputati per farsi autonomamente un'idea di quanto sia assurda la polemica montata dal Centrodestra.
Ha sbagliato tragicamente (senza uccidere o ferire nessuno, ripeto, ma assumendosi le stesse responsabilità politiche di chi lo ha fatto); ha pagato il suo debito; si è reso conto dell'errore e ha, negli ultimi lustri, operato concretamente su un piano antitetico rispetto alla sua esperienza terroristica. Non si capisce per quale motivo debba pagare a vita un errore per cui ha già abbondantemente espiato.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono gli stessi che hanno fatto eleggere Previti e che misero la Pivetti a presidente della camera.
Sono quelli che propongono un bagno personale per Vladimir Luxuria.

Fortunatamente da qualche settimana non sono più al governo...

Anonimo ha detto...

"non sono più al governo"
mah, chiedi cosa ne pensa la Menapace

p.s.
a me D'Elia sta simpatico, ha difeso i cristiani in Iran.

Anonimo ha detto...

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