domenica, maggio 17, 2020

Affamato di storie (il pretesto per giustificare le ore passate a guardare serie TV:-() 1/N

Una delle cose che ha più contraddistinto la mia quarantena, tra marzo e oggi, è il consumo spropositato di serie TV (su Netflix, in primo luogo).

Un tempo le evitavo accuratamente: l'idea di dover trascorrere ore attaccato allo schermo mi terrorizzava. Ora che dispongo di molto tempo libero, sono precipitato in questa dipendenza.

E, accidenti, è una dipendenza davvero piacevole!

Considero le sceneggiature in genere avvincenti, e adatte a destare il mio stupore infantile.
(Molti pensano che io mi accontenti di poco: beh, è vero! Mi diverto con cose semplici, in fondo sono un bambinone).

La mia dipendenza dalle serie è sicuramente iniziata con Netflix, e sicuramente con questa serie:



La prima stagione mi ha letteralmente estasiato. Anzitutto ogni episodio è a se stante ed autoconclusivo, il che libera dall'ansia di dover vedere per forza il prossimo episodio anche se è tarda notte solo per "sapere come continua".

E poi, ogni storia era eccezionale.
Distopica, disturbante, "Black Mirror" racconta il nostro possibile rapporto futuro con la tecnologia rendendo plausibile il fatto che molto di quel che prefigura possa davvero accadere.
Molti degli episodi della prima serie (non chiedetemi il titolo, non lo ricordo ovviamente più) sono straordinari; geniali, coraggiosi, intelligenti. Alcuni li ho rivisti, perchè erano piccoli autentici capolavori.
Posso fare l'esempio della impiegata della assicurazioni che, con un dispositivo che registra i ricordi, porta alla luce un omicidio ormai dimenticato dalla mente di una donna di successo, non disponibile a pagarne il prezzo dopo aver fatto di tutto per cancellarlo dalla propria storia.
O del visore che i soldati devono indossare per vedere come zombie gli oppositori al regime, in modo da eliminarli senza alcun senso di colpa perchè "non sono esseri umani", quindi non si sta realmente uccidendo qualcuno che ti somiglia; salvo quando un errore del software rivela che SONO esseri umani, e allora l'orrore sembra far inceppare il meccanismo.
O la storia della ragazza che, in una società dove il like altrui vale come posizionamento sociale, cerca di andare al matrimonio dell'amica di gioventù, ora famosa, che le garantirà nuovi follower, nuovi punteggi positivi e l'accesso ad un quartiere vip; ma una serie di circostanze sfigate la faranno precipitare al punto più basso della scala sociale, anche se da lì forse comprenderà l'orrore del sistema.
Ma almeno altri due o tre episodi della prima stagione erano letteralmente sublimi.

Gli episodi delle stagioni successive li ho trovati meno visionari, più stanchi e meno memorabili.
Ma non per questo privi di interesse...



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