giovedì, agosto 23, 2012
martedì, agosto 21, 2012
Godersi i propri veleni
Poichè giustizia l'è morta, ed è probabilmente impensabile ormai porre rimedio ai danni provocati da decenni di imprenditoria criminale ed avvelenatrice, credo nel valore innovativo di un semplice disegno di legge:
"Chiunque promuova, diriga o gestisca una attività industriale manifestamente inquinante, ha l'obbligo di residenza nel territorio in cui tale attività è operativa."
Credo che se Ferrante e Riva vivessero obbligatoriamente nel quartiere Tamburi di Taranto, così come se lo Stato avesse a suo tempo obbligato Schmidheiny e De Cartier a vivere a Casale Monferrato, ci sarebbero motivazioni assai più forti ad evitare di inquinare: la vita ed i figli propri, si sa, valgono molto più di quelli degli altri.
giovedì, agosto 02, 2012
La scomparsa del lavoro
Martedì 31 luglio 2012 l'ISTAT diffonde il seguente comunicato stampa:
Occupati e disoccupati (dati provvisori)
A giugno 2012 gli occupati sono 22.970 mila, in calo dello 0,1%
rispetto a maggio (-29 mila unità). Il calo riguarda in particolare le
donne. Rispetto a giugno 2011 il numero di occupati mostra una lieve
crescita (11 mila unità).
Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in diminuzione nel confronto
congiunturale di 0,1 punti percentuali e stabile in termini
tendenziali.
Il numero dei disoccupati, pari a 2.792 mila, cresce del 2,7%
rispetto a maggio (73 mila unità). Tale aumento riguarda sia gli uomini
sia le donne. Su base annua la crescita è pari al 37,5% (761 mila
unità).
Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8%, in aumento di 0,3
punti percentuali rispetto a maggio e di 2,7 punti rispetto all'anno
precedente. A tale proposito si segnala la revisione dei dati relativi
ai precedenti tre mesi, dovuta ad un aggiornamento del modello di
destagionalizzazione.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero l'incidenza dei
disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 34,3%,
in calo di 1,0 punti percentuali rispetto a maggio. I giovani
disoccupati rappresentano il 10,1% della popolazione di questa fascia di
età.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,4% (-52 mila
unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona
al 36,1%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini
congiunturali e di 1,8 punti su base annua.
Nell'ultimo anno, dunque, i disoccupati in Italia sono cresciuti di SETTECENTOSESSANTUNOMILA unità, il 37,5 % in termini percentuali, e sono arrivati a DUE MILIONI SETTECENTONOVANTADUEMILA.
Non so a voi, ma a me sembrano cifre spaventose.
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