Di Grigorij Jakovlevič Perel’man abbiamo già parlato qui.
E' stato l'unico matematico al mondo a dimostrare un complesso problema di topologia, la cosiddetta Congettura di Poincarè.
Ma questo probabilmente sarebbe rimasto un merito circoscritto ai matematici e sconosciuto ai più, se Perel'man non avesse deciso di rifiutare il premio di un milione di dollari previsto per la risoluzione del problema con questa motivazione:
"Per me è del tutto irrilevante. Se la soluzione è quella giusta, non c'è bisogno di alcun altro riconoscimento."
Ora, si riporta qui, Perel'man sembra aver rilasciato una intervista "al quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, a cui ha annunciato le sue chiare e lucidissime intenzioni: «voglio scoprire come fece Gesù a camminare sulle acque»."
Scrive S.P:
"A quanto si legge nell’intervista, Perelman incontrò questo avvenimento (l’evangelica camminata sull’acqua) da giovane e sin da piccolo fu sopraffatto dal fascino della cosa. «E poi – ha dichiarato – se la leggenda ha resistito fino ai giorni nostri, vuol dire che non mi sbagliai a esserne così impressionato, e che vale la pena studiare matematicamente il modo in cui fu possibile quel fenomeno». Attualmente, alcuni animali possono realmente camminare sull’acqua. Distribuendo il peso in una maniera che la tensione superficiale non si spezzi, ci sarà sufficiente resistenza da impedire di affondare sotto la superficie – un effetto sfruttato da alcuni insetti (come le Gerridae) e alcuni ragni. Questi animali hanno una struttura corporale ottimizzata e un distribuzione dei pesi adattata all’acqua proprio per questo scopo. Il Basiliscus può inoltre correre su delle brevi distanze sulla superficie dell’acqua usando un meccanismo differente. Riguardo alle origini del racconto biblico, in altre culture sono narrati episodi simili. Ad esempio, nell’antica mitologia egizia il dio Horus camminò sull’acqua, mentre in quella greca Orione, cacciatore di giganti e figlio di Poseidone, compì la stessa impresa. E le tradizioni indù, buddiste e greche presentano storie in cui dei personaggi camminano sull’acqua. Noi comunque rivolgiamo un sentito in bocca al lupo a Grigorij." (16/05/2011 S.P. – CodiCS)
Noi abbiamo bisogno di tanti Perel'man, in questo mondo.
La sua scelta di occuparsi di un tema del genere va accolta in modo completamente scevro da qualsiasi ironia. Di fronte al suo cervello, ed alla portata (immensa e dimostrata) dei suoi risultati, non possiamo assolutamente permettercelo.
I pazzi, quelli di cui sorridere, oggi sono altri.
Sono quelli che hanno smesso di sognare, e ci raccontano che "non ci si può fare nulla, il mondo è sempre stato così ingiusto!"
Quelli che allargano le braccia, e dicono "Oh, ci attaccano gli speculatori...oh, dobbiamo conquistare la fiducia dei mercati...oh, dobbiamo rilanciare la crescita...oh, dobbiamo fare le riforme, anticipare la manovra, decidere, fare, muoversi...il momento è difficile...il rischio è alto...il paese è in bilico...dobbiamo agire TUTTI INSIEME, superare le divisioni, essere responsabili..."
E basta, su. Smettetela.
Che palle. Continuate a sostenere che sto mondo non si può cambiare, e contemporaneamente dite che siamo nei guai, e sempre contemporaneamente dite che "è doloroso, lo sappiamo, ma bisogna che VOI facciate sacrifici...a cosa serve che rinunciamo noi alla ricchezza ed ai privilegi? siamo pochi, anzi sempre di meno, e non facciamo volume..."
Mica vi chiediamo di fare quello che fa Grigorij: ma usate almeno un treppercento di quel cervello che avete in testa, diobonino.
Abbiamo un signore con i capelli di plastica, che sembra il nonno di Big Jim, che dice che non c'è affatto da preoccuparsi: e tutti gli intelligentoni che rappresentano le opposizioni e le parti sociali che invece dicono che tutto va a ramengo.
E, per evitare di andare a ramengo, bisogna che si vada a ramengo comunque tagliando servizi, welfare, scuole, ospedali, trasporti, vendendo pezzi di stato, privatizzando: ma bisogna farlo subito, perchè E' IMPORTANTE andare subito a ramengo così adesso, piuttosto che cosà tra qualche mese.
E si candidano a governare per andare a ramengo subito.
Che noia. Che totale mancanza di fantasia, di immaginazione, di intelligenza. Se il Rinascimento fosse stato fatto da gente così, avrebbe prodotto al massimo l'invenzione della fotocopiatrice.
Se il Risorgimento avesse avuto motivazioni così forti, nel paese oggi ci sarebbero 723 granducatini.
Che razza di classe dirigente siete, capace di dirigere la nave solo quando va tutto bene?
Oggi, l'unica cosa che sapete fare è blindare il treno su cui siamo tutti, e che corre a gran velocità verso Cassandra Crossing (dopo esservi accertati, ovviamente, che i vostri vagoni siano stati staccati in tempo...)
Invece dovreste fermarlo, il treno. E farci scendere. E darci tempo e risorse per ragionare, per inventare. Per ripensare i significati delle parole "ricchezza" e "felicità", perchè fino ad oggi non è che le abbiamo coniugate granchè bene.
Dobbiamo creare ricchezza, sì, ma una ricchezza diversa dalle menate che voi intendete per "crescita": valanghe di nuove merci inutili ed energivore che vengono ad occupare ogni spazio della nostra vita. Dobbiamo creare salute, speranza di vita per tutti: e dentro quella vita, contenuti che nascano dall'interazione tra la cultura ed i talenti individuali.
Dobbiamo creare tempo libero, che non sia tetro tempo di insicurezza e povertà: e dentro questo tempo lasciare che le idee inizino di nuovo a germogliare. E creino risorse nuove: energetiche, filosofiche, materiali e morali, a sostituire quel che abbiamo consumato in modo abnorme e che non lasceremo ai nostri figli e nipoti.
Tirate fuori 'sti soldi di merda che avete nascosto dentro i caveau, investito nelle azioni, buttato nei SUV, nelle vacanze esotiche, nella case blindate, nell'esclusività, nel "lusso che è un diritto" (come recita una delle vostre idiote pubblicità), nella vostra alterità spocchiosa.
Buttateli per le strade, a pioggia: se anche un solo frammento di questa inutile ricchezza finisse in mano ad un Grigorij Perel'man, per tentare di capire come si possa camminare sulle acque, sarebbe impiegato mille volte meglio, per la collettività, di tutti i vostri averi messi insieme.
Darebbe la speranza, finalmente, che il mondo abbia smesso di essere in mano a mucchi di cervelli mummificati dalla più arida avidità.
PEREL'MAN FOR PRESIDENT!
E' stato l'unico matematico al mondo a dimostrare un complesso problema di topologia, la cosiddetta Congettura di Poincarè.
Ma questo probabilmente sarebbe rimasto un merito circoscritto ai matematici e sconosciuto ai più, se Perel'man non avesse deciso di rifiutare il premio di un milione di dollari previsto per la risoluzione del problema con questa motivazione:
"Per me è del tutto irrilevante. Se la soluzione è quella giusta, non c'è bisogno di alcun altro riconoscimento."
Ora, si riporta qui, Perel'man sembra aver rilasciato una intervista "al quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, a cui ha annunciato le sue chiare e lucidissime intenzioni: «voglio scoprire come fece Gesù a camminare sulle acque»."
Scrive S.P:
"A quanto si legge nell’intervista, Perelman incontrò questo avvenimento (l’evangelica camminata sull’acqua) da giovane e sin da piccolo fu sopraffatto dal fascino della cosa. «E poi – ha dichiarato – se la leggenda ha resistito fino ai giorni nostri, vuol dire che non mi sbagliai a esserne così impressionato, e che vale la pena studiare matematicamente il modo in cui fu possibile quel fenomeno». Attualmente, alcuni animali possono realmente camminare sull’acqua. Distribuendo il peso in una maniera che la tensione superficiale non si spezzi, ci sarà sufficiente resistenza da impedire di affondare sotto la superficie – un effetto sfruttato da alcuni insetti (come le Gerridae) e alcuni ragni. Questi animali hanno una struttura corporale ottimizzata e un distribuzione dei pesi adattata all’acqua proprio per questo scopo. Il Basiliscus può inoltre correre su delle brevi distanze sulla superficie dell’acqua usando un meccanismo differente. Riguardo alle origini del racconto biblico, in altre culture sono narrati episodi simili. Ad esempio, nell’antica mitologia egizia il dio Horus camminò sull’acqua, mentre in quella greca Orione, cacciatore di giganti e figlio di Poseidone, compì la stessa impresa. E le tradizioni indù, buddiste e greche presentano storie in cui dei personaggi camminano sull’acqua. Noi comunque rivolgiamo un sentito in bocca al lupo a Grigorij." (16/05/2011 S.P. – CodiCS)
Noi abbiamo bisogno di tanti Perel'man, in questo mondo.
La sua scelta di occuparsi di un tema del genere va accolta in modo completamente scevro da qualsiasi ironia. Di fronte al suo cervello, ed alla portata (immensa e dimostrata) dei suoi risultati, non possiamo assolutamente permettercelo.
I pazzi, quelli di cui sorridere, oggi sono altri.
Sono quelli che hanno smesso di sognare, e ci raccontano che "non ci si può fare nulla, il mondo è sempre stato così ingiusto!"
Quelli che allargano le braccia, e dicono "Oh, ci attaccano gli speculatori...oh, dobbiamo conquistare la fiducia dei mercati...oh, dobbiamo rilanciare la crescita...oh, dobbiamo fare le riforme, anticipare la manovra, decidere, fare, muoversi...il momento è difficile...il rischio è alto...il paese è in bilico...dobbiamo agire TUTTI INSIEME, superare le divisioni, essere responsabili..."
E basta, su. Smettetela.
Che palle. Continuate a sostenere che sto mondo non si può cambiare, e contemporaneamente dite che siamo nei guai, e sempre contemporaneamente dite che "è doloroso, lo sappiamo, ma bisogna che VOI facciate sacrifici...a cosa serve che rinunciamo noi alla ricchezza ed ai privilegi? siamo pochi, anzi sempre di meno, e non facciamo volume..."
Mica vi chiediamo di fare quello che fa Grigorij: ma usate almeno un treppercento di quel cervello che avete in testa, diobonino.
Abbiamo un signore con i capelli di plastica, che sembra il nonno di Big Jim, che dice che non c'è affatto da preoccuparsi: e tutti gli intelligentoni che rappresentano le opposizioni e le parti sociali che invece dicono che tutto va a ramengo.
E, per evitare di andare a ramengo, bisogna che si vada a ramengo comunque tagliando servizi, welfare, scuole, ospedali, trasporti, vendendo pezzi di stato, privatizzando: ma bisogna farlo subito, perchè E' IMPORTANTE andare subito a ramengo così adesso, piuttosto che cosà tra qualche mese.
E si candidano a governare per andare a ramengo subito.
Che noia. Che totale mancanza di fantasia, di immaginazione, di intelligenza. Se il Rinascimento fosse stato fatto da gente così, avrebbe prodotto al massimo l'invenzione della fotocopiatrice.
Se il Risorgimento avesse avuto motivazioni così forti, nel paese oggi ci sarebbero 723 granducatini.
Che razza di classe dirigente siete, capace di dirigere la nave solo quando va tutto bene?
Oggi, l'unica cosa che sapete fare è blindare il treno su cui siamo tutti, e che corre a gran velocità verso Cassandra Crossing (dopo esservi accertati, ovviamente, che i vostri vagoni siano stati staccati in tempo...)
Invece dovreste fermarlo, il treno. E farci scendere. E darci tempo e risorse per ragionare, per inventare. Per ripensare i significati delle parole "ricchezza" e "felicità", perchè fino ad oggi non è che le abbiamo coniugate granchè bene.
Dobbiamo creare ricchezza, sì, ma una ricchezza diversa dalle menate che voi intendete per "crescita": valanghe di nuove merci inutili ed energivore che vengono ad occupare ogni spazio della nostra vita. Dobbiamo creare salute, speranza di vita per tutti: e dentro quella vita, contenuti che nascano dall'interazione tra la cultura ed i talenti individuali.
Dobbiamo creare tempo libero, che non sia tetro tempo di insicurezza e povertà: e dentro questo tempo lasciare che le idee inizino di nuovo a germogliare. E creino risorse nuove: energetiche, filosofiche, materiali e morali, a sostituire quel che abbiamo consumato in modo abnorme e che non lasceremo ai nostri figli e nipoti.
Tirate fuori 'sti soldi di merda che avete nascosto dentro i caveau, investito nelle azioni, buttato nei SUV, nelle vacanze esotiche, nella case blindate, nell'esclusività, nel "lusso che è un diritto" (come recita una delle vostre idiote pubblicità), nella vostra alterità spocchiosa.
Buttateli per le strade, a pioggia: se anche un solo frammento di questa inutile ricchezza finisse in mano ad un Grigorij Perel'man, per tentare di capire come si possa camminare sulle acque, sarebbe impiegato mille volte meglio, per la collettività, di tutti i vostri averi messi insieme.
Darebbe la speranza, finalmente, che il mondo abbia smesso di essere in mano a mucchi di cervelli mummificati dalla più arida avidità.
PEREL'MAN FOR PRESIDENT!
3 commenti:
Da applausi, e non lo dico certo per piaggeria, come sai benissimo :)
Mah, Lupo...
Camminare sull'acqua e' impossibile. E' per questo che il mito l'hanno attribuito sempre a divinita' o pseudo tali, che in genere hanno la caratteristica insolita di riuscire a fare le cose impossibili. Il fatto e' che son tutte bufale. Le divinita' non esistono, e quindi non fanno cose impossibili per davvero.
Ora, accanto a quei menefreghisti che dicono "e' impossibile" ci sono gli illusi che dicono "cazzo, sara' anche impossibile, ma noi dobbiamo farlo lo stesso". Entrambi non riusciranno a superare il fiume.
Il fatto e' che non e' impossibile superare il fiume camminando sopra le acque. Basta per esempio costruirci un ponte, e allora anche l'ultimo pirla, non solo la divinita', e' in grado di superarlo. E a noi piacciono di piu' gli ultimi pirla che le divinita' millantate, no? E allora dobbiamo costruire i ponti.
Che non e' impossibile, ma e' difficile, molto difficile. Non ci basta l'ultimo pirla per farlo. Ma quanto meno un ingegnere con le palle e una impresa opportuna ne e' in grado. Non ci vuole nessuna divinita'. Solo l'ingegnere e l'impresa. E tanti ultimi pirla che diano loro fiducia.
Il mondo inevitabilmente affonda come i piedi dell'ultimo pirla che tenta di camminare sulle acque. Bisogna costruirci un ponte. Cioe' bisogna costruire qualcosa che ci consenta di superare le leggi fisiche (la gravita', ad esempio). Come un ponte, e ci sostenga mentre attraversiamo il ponte.
Il mondo affonda perche' l'economia, e quindi il capitalismo mondiale, e quindi i potenti che la guidano, non si fanno problemi alcuni per l'umanita', per arricchirsi ulteriormente. E questa e' una legge naturale. Gli ultimi pirla si dividono grossomodo in due categorie. Quelli che dicono "Se anch'io fossi cosi' (come i potenti) farei anch'io cosi'". Questi se sono bravi diventeranno a loro volta potenti e quindi il sistema non cambia. Se invece, come e' probabile, non lo sono, non diventeranno potenti e continueranno a essere tra gli ultimi pirla, e comunque il sistema non cambia. E quelli che dicono "Se io fossi potente, sarei piu' generoso e dividerei la mia ricchezza con gli ultimi pirla di cui non mi dimentico". Questi invece non riusciranno mai a essere potenti, e quindi il sistema non cambia.
L'unico modo di cambiare il sistema e' di fare che sia la politica a governare, e non l'economia. Perche' compito della politica e' proteggere i deboli, compito dell'economia e' fare soldi, quei soldi che si accaparreranno i soliti potenti.
Il problema principale e' che questa cosa non la capisce nemmeno la sinistra, altro che il nonno di Big Jim.
Ci sto!
Ehi, ma hai scritto un libro! Ecco cosa facevi zitto zitto!
Come si fa ad averlo?
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