martedì, giugno 07, 2011

Pidiellate

Da qui:

Pdl: "Libertà di voto" - Il Pdl [...] sul referendum nucleare [...] annuncia libertà di voto. Il vice presidente della Camera Maurizio Lupi ha spiegato che sarebbe sbagliato caricare il referendum di significato politico. E nella serata di mercoledì 1 è il presidente del Consiglio a dare la linea del partito: "Abbiamo deciso di lasciare libertà di voto agli italiani, non abbiamo posizioni preconcette. Sono argomenti su cui vogliamo sentire l'opinione degli italiani".

Ah-ha. "Non abbiamo posizioni preconcette".
Allora, sentite, fate così. Tirate fuori dalle casse di quel vostro simpatico partito i 300 e passa milioni di euro che ci avete fatto buttar via separando i referendum dalle amministrative, giusto per non far andare a votare la stessa gente di cui ora "volete sentire l'opinione".

Potete versarli in contanti o fare un bonifico. Al riguardo, "non abbiamo posizioni preconcette".

*

Da qui:

"MILANO - Il ministro della Giustizia Angelino Alfano è il segretario del Pdl.
[...]Alfano è stato nominato all'unanimità dall'Ufficio di presidenza, tenuto a palazzo Grazioli ed è la mossa con la quale il Pdl risponde alla sconfitta elettorale trovando una guida unica che viene collocata «sopra» i tre attuali coordinatori. [...]Nel partito non ci sarà più soltanto un triumvirato - Bondi (dimissionario) Verdini e La Russa che, nonostante l'esito negativo del voto amministrativo, restano al loro posto, almeno fino al congresso nazionale -, ma anche un segretario politico in aggiunta al presidente Berlusconi. Angelino Alfano era già da tempo indicato dallo stesso Cavaliere come suo possibile successore alla guida del Popolo della Libertà. E il Consiglio nazionale del Pdl che dovrà modificare lo Statuto? Sarà convocato entro il mese di giugno. Il segretario, spiegano fonti della maggioranza, avrà la prerogativa di assegnare le deleghe ai tre coordinatori. Risulterebbero quindi di fatto confermati i tre coordinatori e quindi anche il dimissionario Sandro Bondi."

Dunque, riepiloghiamo: Angiolino Alfano è stato nominato, da un organismo di un partito, in un ruolo che nel partito stesso non esiste. Ma come cazzo hanno fatto? Sulla base di cosa?
Sarebbe bello leggere quei verbali.
A valle della sua "nomina", pare, un futuro Congresso modificherà lo Statuto del Partito per prevedere il ruolo che oggi ricopre Alfano. Si suppone che, introducendo il ruolo, il Congresso definirà anche le competenze del ruolo stesso e le regole per eleggerlo. Che però sono state già applicate. Ad insaputa dello Statuto. Scajola docet: è il trionfo dell'insapienza.
Peccato che Calvino sia morto, perchè questa storia andrebbe aggiunta alla famosa trilogia che comprende "Il cavaliere inesistente", "Il visconte dimezzato" ed "Il barone rampante", e potrebbe chiamarsi "Il segretario insussistente".
Sono straordinari, costoro, davvero. Non conoscono il senso del ridicolo.
Sono assurdi anche i giornali che hanno accettato la definizione. Se accettiamo che Alfano sia segretario del PDL, da domani possiamo aspettarci anche la nomina di un Magnifico Rettore della Repubblica, o un Gran Maestro dell'Ente Locale: tanto poi a fine mese modifichiamo la Costituzione ed il Testo Unico sugli Enti Locali, che problema c'è?.

Immaginatevi ora questi creativi della politica che si mettono a far le primarie. La prima cosa che faranno, per coerenza, saranno come minimo le schede con il voto prestampato.

6 commenti:

dario ha detto...

Mah.... schede con il voto prestampato... magnifico rettore della repubblica... Se giocano con la costituzione mi incazzo, ma finche' giocano con lo statuto interno del PdL, che mi puo' interessare tanto quanto la correttezza delle previsioni meteorologiche nell'isola di Nauru, be', ci possono fare quel che vogliono.

Anche il fatto che hanno trovato il modo di lasciare ai vertici del PdL le stesse perosne e' roba che mi rode infinitamente di meno che ritrovarmi a tutt'oggi D'Alema a tirare i fili delle marionette, dopo almeno dieci secoli di strategia fallimentare della sinistra.

Cosi' come mi preoccupa molto di piu' il deputato di centrosinistra che si fa corrompere da Berlusconi, che Berlusconi stesso che lo corrompe, perche' rivela che non mi posso fidare nemmeno di quelli che voto. Da tempo ho accettato di non fidarmi Berlusconi. E infatti non lo voto.

Dal tuo post mi scaturisce disappunto l'abuso che si fa della parola "Politica" (e questo fenomeno direi che e' abbastanza bipartisan):
Il referendum non ha valore politico. Ma come? La politica non dovrebbe essere la partecipazione all'organizzazione della societa'? E che cosa diavolo c'e' di meno politico della gestione dell'acqua potabile, della possibilita' di costruire centrali nucleari e del consentire il legittimo impedimento? Se questo non e' politica....!

luposelvatico ha detto...

@dario: quel che volevo segnalare è che costoro non hanno rispetto nemmeno per le regole decise da loro medesimi, figurati per il resto...
D'Alema? Veltroni? Ho l'impressione che la realtà ormai li abbia superati e distaccati di parecchio, quel che dicono e fanno non mi sembra abbia più una grande incidenza.
I referendum sono fortemente politici: come possono non esserlo le scelte strategiche su temi come l'acqua e l'energia?
E poichè nessuno di noi è un fisico od un economista, in fondo i quattro quesiti sono riconducibili ad uno solo: "Siete certi che di costoro NON C'E' DA FIDARSI?"

dario ha detto...

Uhm, Lupo, non volevo criticare le tue parole, semplicemente la mia reazione alla loro incoerenza, proprio perche' e' loro e' di totale indifferenza. Piuttosto mi tocca di piu' l'incoerenza, se ce n'e', di chi rappresenta me.

Anch'io sostengo che la "rinascita" di sinistra (quella che, per esempio, ha fatto vincere Pisapia a Milano), non abbia molto a che vedere con la giurassica Intelligentia del PD, ma bisogna vedere se proprio quella Intelligentia lo sostiene anche lei. Io credo che a tirare i fili delle marionette alla fine ci sia ancora il baffetto.

Infine il significato politico delle referenda... Io facevo una considerazione sul significato originario della parola Politica, cioe' la partecipazione attiva alla cosa pubblica. Queste referenda, questa valenza ce l'hanno eccome, secondo me.

Per quanto riguarda invece la politica con la p minuscola, cioe che quelli di la' ce l'hanno fatto a fettine, io ce ne vedo una dose, come te. Analizzando le leggi che queste referenda si ripropongono di abrogare, si giunge alla conclusione che si tratti di leggi che questo governo ha fatto, e quindi l'eventuale decisione popolare di abrogarle e' una mossa popolare contro il governo e il partito di farabutti che lo sostiene.
Ma io non ci vedrei proprio nulla di strano se un elettore onesto di destra (sempre che ne esistano) vada a votare Si'.
Il mio capufficio qui da parte, per esempio, fascista di quelli che dicono che tutto sommato il duce era una brava persona e che si stava meglio quando si stava peggio, ha dichiarato l'intenzione di andare a votare si' al nucleare. Per ovvie ragioni non ho voluto discutere con lui su questo tema, e quindi non so quali siano le motivazioni. Ma esiste!

luposelvatico ha detto...

Non escludo affatto che le ultime mosse del governo possano creare almeno una sana irritazione nelle persone per bene, anche di destra. I 300 milioni buttati via, i tentativi di farci fessi, il dire che "non sono poi importanti"...insomma, non bisogna abusare nel trattare anche il proprio popolo come un branco di bambini, perchè prima o poi entra in gioco la suscettibilità individuale...

dario ha detto...

:-) insomma, secondo me questi referendum hanno un significato ben preciso definito dalla motivazione di ciascuno di essi. L'acqua potabile come bene comune, un no secco al nucleare e la legge uguale per tutti. Io votero' quattro si' per questi motivi, non per dire che non mi fido di Berlusconi (che e' pur vero)

dario ha detto...

Cavoli, scusa, l'ultimo messaggio sembra rispondere al tuo penultimo, ma non l'avevo ancora letto.

Io credo che il fascista qui da parte voti si' al referendum del nucleare perche' e' contrario all'energia nucleare, mica perche' Berlusconi gli ha rotto i coglioni. Tanto che sono stramaledettamente certo che alle prossime politiche votera' ancora la destra (e non certo quella di quel "comunista" di Fini).

Io del resto faro' come lui. Votero' Si' al ref. del nucleare perche' sono contrario all'energia nucleare.