Io spero davvero che lo "scetticismo del Viminale" riguardo alla scomparsa in mare dei 73 fratelli migranti abbia solide basi, e non sia solo un modo per chiudere la questione senza affrontarla.
Ma se davvero quei fratelli si sono persi nel mare, come sembra, nel tremendo viaggio verso la speranza, è giusto fermarsi e piangerli, almeno loro, come simbolo di tutti coloro che ogni giorno scompaiono nel silenzio e nell'indifferenza di un mondo che "non può fermarsi", nemmeno a pensare a cosa sta accadendo.
Il 10 agosto, nella vicina e civile Slovacchia, sono morti venti minatori in un incidente. Venti morti sul lavoro in un colpo solo, eppure anche questa notizia non ha guadagnato le prime pagine estive dei nostri quotidiani, troppo piene di esodi biblici, allarmi rossi per il caldo e ferventi attese per l'uscita della sestina vincente al Superenalotto.
Sono solo due casi, quelli che cito. Ma ogni giorno uomini e donne, in ogni parte del mondo, muoiono non per fatalità, ma per effetto dell'ingiustizia, della guerra, della sopraffazione, dello sfruttamento, del disprezzo per l'uomo.
Apparentemente non possiamo farci granchè, ma pensarci è già un buon punto di partenza.
Da domani il lupo prenderà la via dei boschi, da qualche parte ad est in Europa, ed il blog resterà chiuso per un paio di settimane.
Ci si rilegge a settembre.
Ma se davvero quei fratelli si sono persi nel mare, come sembra, nel tremendo viaggio verso la speranza, è giusto fermarsi e piangerli, almeno loro, come simbolo di tutti coloro che ogni giorno scompaiono nel silenzio e nell'indifferenza di un mondo che "non può fermarsi", nemmeno a pensare a cosa sta accadendo.
Il 10 agosto, nella vicina e civile Slovacchia, sono morti venti minatori in un incidente. Venti morti sul lavoro in un colpo solo, eppure anche questa notizia non ha guadagnato le prime pagine estive dei nostri quotidiani, troppo piene di esodi biblici, allarmi rossi per il caldo e ferventi attese per l'uscita della sestina vincente al Superenalotto.
Sono solo due casi, quelli che cito. Ma ogni giorno uomini e donne, in ogni parte del mondo, muoiono non per fatalità, ma per effetto dell'ingiustizia, della guerra, della sopraffazione, dello sfruttamento, del disprezzo per l'uomo.
Apparentemente non possiamo farci granchè, ma pensarci è già un buon punto di partenza.
Da domani il lupo prenderà la via dei boschi, da qualche parte ad est in Europa, ed il blog resterà chiuso per un paio di settimane.
Ci si rilegge a settembre.
6 commenti:
Caro Lupo , è vero, sembra sempre poco e inutile quello che facciamo e invece è già un buon punto di partenza ricordare il loro dramma, piangerli, parlarne, nei blog , su twitter, a casa , al lavoro, dove ci pare.
Il minimo che possiamo e dobbiamo fare è non chiudere gli occhi, è GRIDARE in ogni occasione possibile tutta la rabbia ed indignazione per l'olocausto che si sta compiendo, come 70 anni fa, sotto gli occhi di tutti, senza ripetere gli errori del passato: tutti sapevano allora, tutti sanno oggi, ma è più comodo parlare d'altro, cambiare argomento, the show must go on ...
Ne riparliamo a settembre.
Ti abbraccio con affetto e ti auguro incantevoli passeggiate nei boschi dell'EST...
Caro Marco, grazie a nome di quelle persone senza volto e senza voce. E poi...buon viaggio. Visitare l'est sarebbe un mio sogno! Ciao .-))
Caro Lupo,
che dire di più dei commenti che mi hanno preceduto??
Un abbraccio aspettiamo il tuo rientro per leggerti, intanto felice est!!
ciao Lupo e grazie per la tua attenzione costante sulle donne e gli uomini che non trovano spazio sui nostri mezzi di informazione
respira aria buona, marina
Ciao Lupo. Buone vacanze! Aspettiamo il tuo ritorno e il tuo racconto.
Un bacione
attendiamo Lupo che torna...baci!
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