Precisazione: difficilmente leggerete qui, d'ora in poi, post che trattino l'argomento del giorno (il conflitto tra Israele ed Hezbollah sul territorio libanese). Non riesco ad informarmi ad un livello sufficiente, e quindi evito di pronunciarmi. Posso esprimere solo orrore, ma è merce ormai consunta e troppo diffusa.
La Regione Piemonte pianifica - come fa ogni santo anno, indipendentemente dal colore di chi la governa - di abbattere qualche migliaio di caprioli, la cui popolazione è diventata numericamente insostenibile rispetto alle risorse del territorio, e subito si scatena un'ondata di commozione impressionante (altro che le vittime civili delle guerre! Questo sì che è un crimine intollerabile!)
Tutti piangono per Bambi, o inventano soluzioni demenziali (il trasporto di migliaia di capi in Calabria! In fondo è un modo appena più crudele di una fucilata, per ucciderli...).
Gli stessi uomini e donne che distruggerebbero senza esitare un bosco secolare per avere una strada che li porti in cinque minuti da casa all'ipermercato più vicino, si struggono per i caprioli come se fossero amici, parenti, animali di casa con cui condividono il letto e il sofà.
Perchè è bello provare emozioni semplici: un animaletto umanizzato da Walt Disney è l'oggetto giusto delle nostre attenzioni, che non ci sentiamo di rivolgere agli sfigati del mondo neppure quando ci inciampiamo sopra nell'androne di casa.
Che la popolazione di caprioli tenda ad incrementarsi del 35% all'anno in assenza di predatori, e che i caprioli abbiano la naturale tendenza a devastare il sottobosco cibandosi dei germogli degli alberi che riescono a raggiungere, sono informazioni ed aridi dati che non influenzano la commozione.
Che il peso sul territorio di una simile popolazione di ungulati sia insostenibile, non interessa: "Giù le mani da Bambi!", è l'urlo del popolo, rappresentato ad alti livelli da personaggi che dovrebbero aver ben altro da fare (il Commissario UE Frattini, il Ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, il Governatore della Calabria Loiero, il critico Sgarbi..) che inserirsi distrattamente in una polemichetta estiva e senza fondamento.
In ogni anno compreso tra il 2001 ed il 2005, la Regione Piemonte ha autorizzato l'abbattimento di un numero di caprioli compreso tra 2500 e 3500.Gli abbattimenti effettivi sono stati l'80% in media, quindi è assolutamente normale che la quota prevista per quest'anno sia leggermente superiore: i caprioli non hanno saputo che erano in soprannumero e non si sono volontariamente spostati in un altro habitat, quindi è necessario adeguare il numero di abbattimenti.
Che sono un numero normale, a parte lo sbandamento matematico di qualche blogger che riesce a fare un post del genere senza vergognarsi, che parla di 600.000 caprioli che verranno uccisi in Piemonte in due settimane!!!! (600.000 caprioli uccisi? si suppone che, vista la mattanza, ce ne siano almeno dieci volte tanto...un capriolo e mezzo per ogni piemontese!!! Ma dove li avremo nascosti? Sotto i letti?)
Il numero di abbattimenti annui di caprioli, in tutta Italia, assomma a circa 50.000, rispetto ad una popolazione totale stimata di capi tra 250.000 e 400.000 unità (popolazione che resta stabile GRAZIE agli abbattimenti programmati).
Spaventoso? Beh, prima di commuoverci leggiamo questo documento ufficiale, risalente a gennaio 2006, del Ministero delle Attività Produttive.
A pagina 30, uno scopre che in Italia si macellano, ogni anno, circa QUATTROMILIONI E DUECENTOMILA CAPI tra vitelli, vacche e vitelloni (dato aggiornato al 2004).
E stiamo parlando solo di CARNE BOVINA, che costituisce il 27,5 % del nostro consumo di carne.
Ogni anno ci mangiamo a testa, sempre secondo i dati ufficiali, più di 87 kg di carne, di cui 24 di carne bovina. E non parliamo del pesce, porello...
Ora, supponendo che tutte le anime belle che piangono per la sorte dei "bambi" siano perfettamente consapevoli di queste cifre (e mi auguro che lo siano, neh...), io mi aspetto che in Italia la percentuale di vegetariani, in seguito a questo dibattito, schizzi immediatamente e coerentemente alle stelle.
Secondo voi, come andrà a finire?
Comunque, se Pecoraro Scanio, Frattini, Loiero e Sgarbi dispongono di un giardino di casa abbastanza capiente, inizino pure a raccogliere caprioli in giro per il paese...
Ah, giusto per finire.
I caprioli sono ungulati come i cervi e i cinghiali, i camosci e i mufloni.
Beh, per fare un esempio, il piano di abbattimento dei cinghiali in Piemonte (stagione venatoria 2005-2006) riguarda...guarda un po'!, 4000 capi, come per i caprioli! Perchè i cinghiali non se li fila nessuno? Solo perchè sono brutti e pelosi? (Qui altri dati).
Allora trattasi di anime belle ed anche un po' razziste...
Ah, se volete già iniziare a piangere in anticipo per "l'orribile massacro" che si svolgerà in Piemonte nella stagione venatoria 2006-2007 qui c'è il dettaglio, fresco fresco di pubblicazione...
Io, intanto, esprimo la mia assoluta solidarietà a tutti i tecnici , agli esperti faunistici ed agli amministratori piemontesi che in questi giorni sono sottoposti, peggio dei caprioli, al fuoco incrociato della stupidità e dell'ignoranza.
UPDATE: gironzolando per la rete, e leggendo centinaia di post indignati per l'orrido massacro, scopro che il razzismo delle anime belle non è solo "procaprioli" alla faccia delle altre specie, ma anche "etnico": tutti a spasimare per i 600 caprioli della provincia di Alessandria (da cui, si comprende, è partito il tam tam mediatico), e a disinteressarsi degli altri 3400 caprioli piemontesi e degli altri 49.600 italiani destinati alla stessa fine. Mah...non ho parole.
UPDATE2: c'era un articolo del Corriere che sottolineava già quanto detto nel primo update; ma è curioso notare che, dei 50.000 caprioli che verranno abbattuti quest'anno, ben 10.000 si trovano nella Provincia di Bolzano (ed è una cifra, consentitemi, molto più impressionante dei 600 alessandrini...)
Il direttore dell'Associazione cacciatori dell'Alto Adige, Heinrich Aikenthaler, dice che «da vent'anni la cifra degli abbattimenti da noi è più o meno sempre la stessa e nessuno si è mai sognato di contestarla anche perché tutto viene eseguito in modo scientifico, attraverso una commissione mista, equilibrata, non di soli cacciatori».
Il tipo non mi è particolarmente simpatico nè per ruolo nè per tono, ma non vedo perchè non dovrei credergli.
5 commenti:
ottimo post!
coem già segnalato altrove, Bambi era un cervo e non un capriolo
Si, lo so... il riferimento a Bambi è ahimè quello più frequente sulla stampa di questi giorni. Ciò induce ad un'altra considerazione buffa: neppure dell'abbattimento dei cervi interessa nulla a nessuno!!!:-)))
Finalmente qualcuno che scrive cose intelligenti!
La commozione che provo di fronte all'abbattimento dei caprioli rappresenta il residuo di una sensibilità verso il mondo e ciò che lo anima da cui gli umani pare si vadano sempre più alleggerendo. Ciò che invece essi prediligono è sostituirsi prontamente ai predatori naturali, già decimati, per motivi su cui avremo il buon gusto di non indagare, in epoche passate...
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