Io amo il Belgio.
Amo le Ardenne, con le sue rampe su cui si spaccano le gambe i ciclisti della Liegi-Bastogne-Liegi.
Amo Bruges/Brugge. Amo il suo canale, amo il quartiere delle beghine.
Amo Liegi, ed il terrificante panorama degli altoforni affacciati sulla Meuse: uno dei più brutti lungofiume d'Europa, senza ombra di dubbio. Negli ultimi decenni è molto migliorato, ma conserva sempre quell'aspetto da zona mineraria/carbonifera a cui ispirarsi per ricordare la Londra di fine ottocento: un cielo di angosciante polvere marrone su un'acqua color ferro, come ce l'aveva anche Bilbao negli anni Ottanta. Amo i 366 scalini che portano nella parte alta della città, che quando agonizzi a metà ti chiedi come diavolo fanno a vivere lì quelli che abitano a metà della scalinata e devono portarsi a piedi la spesa ed i materiali. Amo quell'orribile copertura di plexigas che stanno facendo sulla stazione del TGV.
Amo la cioccolata belga e le frites. Il formaggio Blu delle Ardenne.
Amo i fumetti della scuola belga, da cui arrivano Uderzo ed Hergex, Asterix e Tin Tin...
Amo i tetti di ardesia e le case di arenaria.
Amo i castelli.
Amo i tribunali che condannano i leader xenofobi fiamminghi.
Amo il fatto che in un'ora sei in Germania, in Olanda, in Lussemburgo ed in Francia.
Amo il Belgio.
Perchè mi fa dimenticare l'Italia.
Perchè mi fa dimenticare l'Italia.
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