Auguri a questo paese un po' stanco ed un po' isterico: ne ha bisogno.
Auguri a quelli che non stanno bene, e si affidano con fiducia alla sanità pubblica (senza nessun bisogno di andare fino a Cleveland).
Auguri a quelli che sono senza soldi, e scoprono che - smontando pezzo a pezzo tutti i falsi bisogni a cui siamo quasi tutti incatenati - forse si può trovare una via alla felicità (o almeno alla serenità) anche col portafoglio vuoto.
Auguri a quelli che stanno pensando intensamente ai propri amici, ai propri cari, e sfruttano questo periodo per rinforzare i legami spruzzandoci sopra dosi consistenti di affetto, di amicizia e di calore.
Auguri a quelli che passeggiano per le strade delle città respirando veleni senza nessuna possibilità di difesa, soprattutto gli anziani ed i bambini.
Auguri a quelli che stanno in montagna e non vedono più la neve cadere, nell'inverno caldissimo e strano che stiamo vivendo.
Auguri a quelli che sono cortesi, che riescono a mantenersi gentili anche in questi tempi di barbarie, a quelli che danno una mano agli altri nelle case e nei luoghi di cura, a quelli che stanno in piazza al freddo con i banchetti per qualsiasi motivo.
Auguri a quelli che costruiscono, con le mani e con le parole, un mondo in cui sia ancora possibile stupirsi come bambini.
Auguri a quelli che sorridono, che si emozionano, che muoiono in pace e lontano dai riflettori.
Auguri.
2 commenti:
Auguri a te, e grazie per il bel post di oggi.
Auguri Lupus. Felice 2007 - stavo per scrivere 1997... come sono indietro! Il tempo mi sta scappando e io non riesco più a stargli dietro! Mi chiedo come farò quando diventerò nonna (cioè il prossimo maggio). Spero che avrò ancora un po' di tempo anche per internet, non vorrei mai perdere gli amici incontrati durante questo virtuale vagabondare.
Ciao, un abbraccio.
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