Tecnici?
Delle merde, siete.
Che vi colpisca il dolore, la sfortuna, tutto il peggio che vi si possa augurare.
A voi ed ai vostri amici speculatori, banchieri, sfruttatori.
Che il disprezzo che dimostrate verso chi è più debole vi si ritorca contro, e vi travolga come uno tsunami.
Che il nostro odio possa farvi tutto il male che vi meritate, e anche di più.
“Scandaloso e
indecente. Non troviamo termini migliori per descrivere l'ennesimo taglio
all'assistenza delle persone disabili. Con il dimezzamento della copertura
finanziaria per i permessi per l'assistenza dei genitori disabili si colpiscono
ancora una volta i più deboli”. Lo sostiene Nina Daita, responsabile
dell'Ufficio disabilità della Cgil nazionale a proposito della norma contenuta
nella Legge di stabilità che modifica la precedente legislazione (legge 104 del
1992, la legge quadro sulla disabilità).
“Siamo di fronte ad un arrogante
atto di discriminazione che creerà ulteriori disparità tra i cittadini – spiega
Daita – siamo sempre noi a pagare e ora , dopo gli interventi sulla
riabilitazione e sugli ausili per l'autonomia, ora il governo passa direttamente
al taglio della parte delle retribuzione che riguarda i permessi per
l'assistenza”. La disabilità viene colpita in tanti modi e non è un caso,
ricorda Nina Daita, che l'occupazione delle persone disabili sia scesa del
38%.
“Di fronte a questo provvedimento
– conclude – la Cgil esprime tutta la sua indignazione e ci tiene a sottolineare
che a fare le spese di questa inqualificabile decisione politica saranno le
famiglie e in particolare soprattutto le donne”.
STRETTA ASSISTENZA
DISABILI -
Stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per
la cura di parenti affetti da handicap.
La retribuzione per i giorni di
permesso (tre al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per
le patologie del dipendente stesso della P.A o per l'assistenza ai figli o al
coniuge.
Sono esclusi dal pagamento intero
quindi i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori
disabili.